Piscine, scatta la revisione dei prezzi
Un aumento da circa 200mila euro.
Marchiori: «I lavori avanzano»

MACERATA - Sono finite anche le somme che in ogni appalto vengono messe da parte alla voce imprevisti ed anche quelle legate ai ribassi d’asta: il Comune si è rivolto al Ministero come da norma

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Lo stato attuale dei lavori per le piscine alle ex Casermette

di Luca Patrassi

Macerata è probabilmente una delle poche città italiane dove alla parola piscina non si associa immediatamente l’idea di una struttura dove fare attività sportiva o riabilitazione ma un’opera fantasma. Annunciata oramai da una ventina di anni con ora addirittura il centrosinistra (che ha una quota di responsabilità che supera di molto la maggioranza assoluta) che accusa il centrodestra di ritardi. Il centrodestra in effetti il polo natatorio lo ha iniziato (proseguendo il piano b dell’amministrazione Carancini alle ex Casermette)  ma la fine dei lavori si fa un pochettino desiderare al punto che esponenti dell’opposizione si sentono in dovere di chiedere lumi in Consiglio comunale dopo che nel decennio precedente del cantiere non si era vista nemmeno l’ombra, giusto la rete di recinzione.

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In ogni caso ha suscitato curiosità, nei giorni scorsi, la pubblicazione all’albo pretorio di una determina del dirigente dei Servizi tecnici del Comune con la quale si autorizza l’aggiornamento prezzi per l’appalto legato appunto alla realizzazione degli impianti sportivi nell’area ex Saram di via Roma. Lavoro importante da 7.5 milioni di euro, importante anche la revisione dei prezzi legata anche  all’aumento dei materiali: circa duecentomila euro. Che i costi siano aumentati in maniera significativa in questi ultimi anni lo conferma anche un altro elemento indicato nelle determina: sono finite anche le somme che in ogni appalto vengono messe da parte alla voce imprevisti ed anche quelle legate ai ribassi d’asta e così il Comune si è rivolto al Ministero delle infrastrutture per l’accesso al fondo.

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Nell’era delle amministrazioni di centrosinistra l’allora consigliere di opposizione Riccardo Sacchi non perdeva occasione per far notare i costi sostenuti a vuoto per le piscine a Fontescodella senza che si fosse mosso un solo mattone, ora i lavori sono partiti, è vero, ma i costi crescono e non si vede la fine che era stata annunciata qualche tempo fa. Siamo arrivati alla liquidazione del quarto stato di avanzamento dei lavori di un cantiere che inizia ad avere qualche anno di anzianità sulle spalle.

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L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori comunque professa ottimismo: «Sono procedure assolutamente normali e regolate dalle norme. L’aspetto positivo del tutto è che siamo arrivati a liquidare il quarto sal e l’impresa ha già pronto il quinto stato di avanzamento dei lavori, segnale evidente che i lavori avanzano». L’ulteriore slittamento era stato indicato la scorsa estate (leggi l’articolo): «Le piscine saranno pronte per l’inizio del 2025» aveva assicurato Marchiori che vede ancona la luce in fondo al tunnel (e non è quella del vicino sottopasso ferroviario di via Roma).

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