I banchi dell’opposizione in Consiglio comunale
di Luca Patrassi
I consiglieri comunali di opposizione hanno inviato una diffida al prefetto chiedendo di intervenire sulla questione del Consiglio comunale “simil aperto” sulla sanitaria, una posizione quasi compatta da parte delle minoranze con l’esclusione della parte sanitaria del centrosinistra (la civica Elisabetta Garbati e il dem Maurizio Del Gobbo, entrambi medici ospedalieri) e del gruppo misto. Si legge nell’atto: «Nella mattinata di oggi, dopo l’ennesimo strappo istituzionale avvenuto durante la riunione di capigruppo di ieri pomeriggio, siamo stati costretti ad interessare il prefetto di Macerata affinché valuti la correttezza e legittimità della convocazione del Consiglio comunale del quattro ottobre».
La richiesta: «Esprimiamo – come costantemente manifestato nelle opportune sedi istituzionali – la ferma volontà che il Consiglio si tenga nella forma aperta inizialmente concordata da tutte le forze politiche della città in modo tale da ascoltare e dare voce alle Associazioni, Enti e privati cittadini che giornalmente operano e si confrontano con le problematiche dell’apparato sanitario del territorio. Purtroppo, a totale sfregio di ogni norma contenuta nel regolamento dell’assise e nell’assoluta mancanza di rispetto dell’indipendenza e delle competenze del Consiglio comunale, l’Amministrazione ha supinamente accettato i diktat della Regione mettendo di fatto il bavaglio ai cittadini e calpestando lo stesso spirito democratico di un Consiglio comunale aperto e tornando così indietro sui suoi passi».
C’è anche una contestazione formale: «Ad oggi, infatti, la seduta del 4 ottobre è priva finanche di un ordine del giorno da discutere (circostanza che stonerebbe anche in una qualsiasi assemblea di condominio), limitandosi ad una mera passerella politica regionale sul tema sanità, il contrario di quanto inizialmente richiesto e deciso dal Consiglio comunale di Macerata e dagli stessi cittadini che numerosi avevano già manifestato la volontà di intervenire».
L’attacco finale alla giunta Parcaroli: «L’ennesimo schiaffo alle regole ed all’istituzione del Consiglio, non il primo, ma sicuramente il più grave, che manifesta ancora di più la grossolanità di questa amministrazione nel gestire la cosa pubblica». Questo singolare Consiglio aperto a porte chiuse è in programma venerdì alle 15 alla Domus San Giuliano.
«Consiglio comunale sulla sanità: avete impedito gli interventi esterni, almeno cambiate l’orario»
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Ma a che serve tutto questo inutile ciarlare che comunque non cambierebbe una virgola. Sono anni che assistiamo ad un peggioramento che si credeva impossibile dopo l’Armata Ceriscioli. Hanno promesso mari e monti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Spostare tutta l’iniquità (mancanza di equità, ingiustizia) e l’inconcludenza al limite della banalità da Ancona a Macerata serve a qualcosa? Conosciamo tutti la situazione e lasciamoli discutere tra loro che almeno si capiscono.
Se lo fanno a un piano terra forse si può considerarlo aperto se è a porte chiuse ma a finestre aperte, però rimane comunque di un’apertura un po’ scomoda.