di Luca Patrassi
Il tempo di scrivere che un medico è stato assunto ed ecco arrivare una determina con all’oggetto la presa d’atto delle dimissioni dello stesso medico. Il fenomeno non è inedito, alla Ast di Macerata e probabilmente anche altrove, ma sta assumendo contorni imbarazzanti con dottori che escono di scena a nemmeno un mese dall’assunzione “segnalata” con tanto di comunicato ufficiale e relative dichiarazioni di amministratori vari che sottolineano l’azione condotta per il potenziamento degli organici. L’ultimo caso riguarda una pediatra, “entrata” e uscita” appunto nell’arco di un mese scarso. Non è certo colpa della Ast e nemmeno della Regione evidentemente, i medici specialisti sono pochi e quei pochi scelgono le strutture che reputano più attrattive.
Si evidenzia che c’è una emergenza nella copertura dei turni di lavoro in alcuni reparti (Pronto soccorso e Pediatria tra gli altri) che per ora nelle Marche si risolve chiamando a costi altissimi i medici delle cooperative lasciando intatti servizi territoriali molto diffusi nel territorio nonostante registrino pochi utenti. Oltre alla Pediatra l’albo pretorio evidenzia le dimissioni della dottoressa Meri Verdecchia nel ruolo di assistenza primaria, l’ex continuità assistenziale di Civitanova e dei tecnici di laboratorio biomedico Lorenzo Aldo Leone e Lorena Zecca.
Infine c’è un intervento del Servizio sanitario della Regione Marche che annuncia l’ennesimo ricorso a bandi per la ricerca di medici: «L’Azienda sanitaria territoriale di Macerata – si legge nella nota – continua senza sosta a porre in atto tutte le procedure necessarie al reperimento dei medici di Medicina generale per coprire le numerose carenze assistenziali presenti nel proprio territorio di riferimento. E’ appena uscito all’albo pretorio l’ennesimo avviso pubblico per il conferimento di incarichi provvisori nell’assistenza primaria con attività a ciclo di scelta, che interessa i tre distretti di Macerata, Civitanova e Camerino e riguarda molti Comuni. Numerosi sono stati i tentativi dell’Ast maceratese di far fronte all’esigenza di garantire l’assistenza primaria ai propri cittadini, a cominciare dalla pubblicazione nel Bur Marche delle carenze rilevate per l’anno 2024, che però sono andate deserte. In seguito anche a recessi volontari e anticipati dal servizio di alcuni medici di famiglia, l’azienda ha richiesto ai convenzionati in servizio la possibilità di applicare l’ampliamento del massimale individuale di scelta. In considerazione del fatto che non tutti i medici dell’Ast hanno consentito all’aumento di massimale, perché la normativa lo prevede solo su base volontaria, non è un obbligo, la Direzione strategica ha disposto anche un interpello della graduatoria aziendale per l’affidamento di incarichi provvisori e di sostituzione per il ruolo unico di assistenza primaria, che però ha registrato soltanto due accettazioni. Sul fronte della popolazione pediatrica, invece, l’Azienda sanitaria ha richiesto alla Ast di Ancona la pubblicazione di una carenza straordinaria di Pediatria di libera scelta, con vincolo di doppio ambulatorio da ubicarsi sia nel Comune di Montefano che in quello di Recanati, territori del Distretto di Civitanova Marche in cui si è creata la carenza assistenziale».
Le buone notizie: due donazioni per l’unità di Oncologia dell’ospedale di Civitanova, diretta dal dottor Giovanni Benedetti. I benefattori sono l’associazione l’associazione Diet Moving e Andrea Amaolo che si inseriscono nel solco di una tradizione plurisecolare che vede i maceratesi firmare azioni benefiche rivolte alle strutture ospedaliere pubbliche.
I medici si spostano dove hanno più guadagno,come tutti,e il governo cosa fa?Niente.
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Saltalaquagliamartini a chiacchiera e’ facile, hai assunto un incarico troppo difficile per te!!!
Che il sistema sanitario pubblico in tutta ITALIA sia in difficoltà e da tempo è un dato di fatto, poi bisognerebbe conoscere le motivazioni delle dimissioni lampo dall’incarico direttamente dalla dottoressa per fare delle valutazioni, faccio un altro esempio che non può essere equiparato sicuramente a questo: in ospedali della PUGLIA si sono verificati diversi e recenti episodi di violenza contro medici ed infermieri da parte di utenti che hanno avuto come conseguenza le dimissioni di due medici esasperati da questi inaccettabili comportamenti.