“Gloria” per Sferisterio Live
e pubblico da record per Tozzi: 
 «E’ la mia prima volta qui, bellissimo»

MACERATA - Notte da big internazionale per il cantautore torinese nella tappa in arena del suo tour di addio alle scene. Acclamato dai suoi fan nel percorso musicale tra i suoi successi senza tempo, ha anche presentato due inediti tra cui Vento d'aprile, dedicata ad una bambina morta per una malattia e legata ad una raccolta fondi a favore della ricerca

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Umberto Tozzi allo Sferisterio

di Marco Ribechi (foto Massimo Zanconi)

Umberto Tozzi acclamato allo Sferisterio, pienone straordinario e applausi a non finire. È stata una notte da big internazionale quella che ha accolto il cantautore torinese nel suo tour di addio alle scene. «E’ la mia prima volta qui – ha detto – ed è bellissimo».

tozzi_sferisterio-12-325x217All’arrivo di colui che è a tutti gli effetti uno dei musicisti italiani più famosi al mondo, almeno da quello che dicono le vendite, Macerata ha risposto presente, dando forse una nuova definizione all’idea di “tutto esaurito” in arena. Raramente infatti il tempio della lirica è sembrato tanto colmo, come ad esempio è accaduto per i Simply Red lo scorso anno oppure per Ben Harper nelle estati precedenti. Ma la fama di Tozzi evidentemente è saldamente consolidata nei cuori dei fan e i suoi successi senza tempo continuano ancora ad emozionare anche a distanza di anni.

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Lo Sferisterio gremito

Infatti, se si pensa ad Umberto Tozzi, è inevitabile non andare con la mente a Gloria, il pezzo della continua estate, capace tra un cornetto Algida e un giro di Jukebox di vendere decine di milioni di copie raggiungendo un successo planetario probabilmente ancora insuperato. Già celebre in Italia Gloria raggiunse l’apice della fama grazie alla traduzione in inglese di Laura Branigan che la consegnò alla storia. Il pezzo solo negli anni dal ’79 all’84 vendette quasi 30 milioni di copie diventando il più grande successo italiano di sempre in un’epoca in cui la musica si doveva ancora comprare e non scaricare con Spotify. In seguito è stata inserita in film, serie tv, video giochi oltrepassando i limiti del tempo e diventando molto di più di un fenomeno di massa.
tozzi_sferisterio-9-325x217Ecco perciò che Tozzi e Gloria hanno praticamente accompagnato le estati delle ultime tre generazioni di italiani nei falò, nelle notti di divertimento o nei nuovi amori nati sul bagnasciuga. C’è quindi un legame sentimentale che unisce il pubblico a Tozzi, un legame che va oltre la musica presentata e che si è chiaramente respirato anche allo Sferisterio per tutta la durata dello spettacolo.
Un concerto che uno dopo l’altro ha snocciolato oltre 50 anni di carriera vissuta sempre in maniera onesta, produttiva e senza la ricerca di scorciatoie improbabili. Anche per questo Tozzi è riuscito a conservare per tanti anni l’ammirazione del suo pubblico che già con un’ora di anticipo ha iniziato a riempire gli spalti.
IMG-20240828-WA0072-325x217Con un’orchestra di 20 musicisti, tra cui fiati, coriste e violini, lo show inizia subito alla grande con un’intro rock che spiana la strada a Notte Rosa, il primo pezzo subito acclamato. Per mantenere alta la carica Tozzi propone in scaletta uno dei brani che lo hanno proiettato nel mondo delle celebrità: è Ti Amo che vinse Sanremo nel ’77 vendendo in pochi anni oltre 8 milioni di copie. Si prosegue con Gli altri siamo noi, Si può dare di più, Immensamente, Qualcosa Qualcuno e Lei. Tutti successi che praticamente ogni italiano nato alla fine del millennio conosce suo malgrado a memoria. Brani lasciati nel cassetto in questi ultimi decenni dominati da rap e hip hop ma che, appena fatti riemergere, riescono subito a farsi prepotentemente strada nel petto di ognuno. Non manca la vena rock che è lo sfondo in cui si sono mosse tutte le composizioni di Tozzi. Si prosegue con Eva, Gente di mare, Io camminerò. È incredibile rendersi conto quanti sono i brani di Tozzi che hanno accompagnato, mese dopo mese, anno dopo anno, la vita del Paese scandendo con la musica gli avvenimenti personali e collettivi di un cinquantennio.

Presentate anche due canzoni inedite che con molta probabilità usciranno alla fine dell’anno in un nuovo lavoro. Sono Torna a sognare e Vento d’aprile, quest’ultima dedicata a una bambina la cui vita morta per una dolorosa malattia. «Per vari motivi le sono stato accanto in quei momenti – spiega l’artista – e ho capito quanto sia importante rendere possibile il trapianto del midollo osseo. Diventare donatori può davvero salvare la vita a molti bambini e spero che in futuro la scienza ottenga questo successo». La conclusione dello spettacolo è da qui in poi un crescendo continuo.
tozzi_sferisterio-10-325x217Stella Stai scuote Macerata e fa venir voglia di ballare al pubblico che infatti si alza in piedi con il brano successivo, la celeberrima Tu. Ovviamente il concerto sa di memorabilia ma riesce comunque a far riemergere quello spirito festaiolo pieno di allegria tutta italiana di cui si è persa traccia nel finale degli anni ’90, quando le speranze degli italiani erano ancora reali e non annegate in una politica tetra e grigia. Per questo l’inno plurigenerazionale che chiude l’appuntamento, l’attesissima Gloria già decantata sopra, sa di grido liberatorio, sa di ottimismo ritrovato e di eterna primavera. Gloria è l’apoteosi della carriera di Tozzi e anche del concerto dello Sferisterio, il pubblico vuole di più ma l’artista, ormai 72enne, ha già detto e dato tutto quello che poteva. Resta spazio agli inchini, agli applausi prolungati di un pubblico soddisfatto che però non se ne vuole ancora andare.
Sarà un successo duro da superare per gli altri ospiti della rassegna Sferisterio Live che proseguirà già domani con Gigi D’Alessio e il 30 con Fiorella Mannoia.

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Alcuni dei componenti dell’orchestra

 

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L’assessore Riccardo Sacchi

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