Nazionale italiana sorde, Iran e Pakistan:
le sfide della coach Alessandra Campedelli.
«Il volley per emancipare le donne»

MACERATA - Ospite di Musicultura, l'allenatrice trentina ha raccontato le sue esperienze tra sport, sociale e diritti delle donne sul palco dello Sferisterio durante la prima serata finale e ieri pomeriggio in piazza Cesare Battisti durante un evento voluto dal gruppo Fisiomed. Enrico Falistocco ha consegnato palloni e barrette energetiche partecipando così al crowdfunding da lei avviato a favore della nazionale pakistana di pallavolo

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Alessandra Campedelli durante l’intervista alla Controra

C’è chi l’inclusione nello sport la predica e chi la pratica con determinazione, sul campo e con ottimi risultati. Appartiene senz’altro al secondo gruppo Alessandra Campedelli, allenatrice trentina di volley, ieri ospite della Controra di Musicultura in piazza Cesare Battisti a Macerata, durante un evento fortemente voluto da Enrico Falistocco ad del Gruppo Fisiomed e la sera prima sul palco dello Sferisterio durante la prima serata finale.

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I saluti dell’assessore Riccardo Sacchi

Dopo i saluti dell’assessore del Comune di Macerata Riccardo Sacchi, Intervistata da Alessandra Pierini,  Campedelli ha ripercorso la sua carriera sportiva iniziata con l’hockey su prato che, oltre a portarla in giro per il mondo, le ha fatto scoprire quei valori dello sport che sono diventati guida di tutto ciò che ha fatto in seguito.
Poi l’esperienza e i successi ottenuti alla guida nella Nazionale italiana sorde: «Con loro ho scoperto la potenza del linguaggio non verbale» ha spiegato. E la “chiamata” di Julio Velasco per allenare la nazionale iraniana: «Credevo veramente che fosse un passo voluto per cambiare le cose e mettere un nuovo tassello nella situazione delle donne. In realtà poi mi sono accorta che così non era». Gli allenamenti coperte dalla testa ai piedi, le difficoltà comunicative e la battaglia perché tutte le giocatrici avessero la possibilità di imparare l’inglese e conquistassero un po’ di libertà.

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L’intervento di Enrico Falistocco, ad di Gruppo Fisiomed

Quest’anno ancora una grande sfida, quella di avviare la nazionale di volley femminile in Pakistan: «Sono arrivata e mi sono accorta che il campo era fatiscente e avevo dieci palloni in tutto. La povertà è estrema e non sempre c’è riso per tutti. Nel mese del ramadan ci siamo allenate dalle 10 di sera alle 2 di notte perché le atlete potessero bere. Abbiamo calcolato che ad ogni allenamento perdono circa 3 chili».
E’ così che Alessandra Campedelli, da allenatrice è diventata molto di più: sostiene con forza i diritti delle donne e lo fa attraverso lo sport. L’ultima impresa è un crowdfunding a favore della nazionale pakistana appunto a cui ieri hanno contribuito anche il Gruppo associati Fisiomed che ha donato palloni e barrette energetiche e la Cbf Balducci che ha consegnato palloni per mano del direttore sportivo Maurizio Storani.

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Presente Maurizio Storani, direttore tecnico della Cbf Balducci

Alla storia di Alessandra si lega la speranza per tante ragazze che vedono, nel volley, l’opportunità di emanciparsi. Significativa la storia di Rabia, giocatrice del Pakistan, destinata a un matrimonio in tenerissima età come tutte le sue sorelle se non avesse giocato a pallavolo. La sua scelta è di farlo indossando chador e una maschera sul viso: «In queste situazioni la performance passa in secondo piano e l’allenatrice deve rivedere in continuazione il suo modo di allenare».

Pur avendo affrontato direttamente situazioni tanto estreme, Alessandra Campedelli non trascura la situazione in Italia: «Purtroppo ci sono ancora atlete donne che credono di aver bisogno di un allenatore maschio per essere motivate. La motivazione devi trovarla dentro te stessa, nessuno può dartela. E purtroppo le donne che allenano sono troppo poche». Lei da parte sua ha senz’altro fatto a pieno la sua parte: «Per il futuro vorrei una opportunità in Italia, intanto continueremo a lavorare anche in Pakistan ma partendo dalle bambine, dagli oratori e degli orfanotrofi per creare una cultura della pallavolo».

Redazione Cm (foto Massimo Zanconi)

 

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Alessandra Campedelli sul palco dello Sferisterio

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