La consigliera Sabrina De Padova
La consigliera comunale del gruppo misto, ex lista Parcaroli, Sabrina De Padova, torna a farsi sentire e ad attaccare l’amministrazione comunale e i partiti di maggioranza. «Finalmente – scrive De Padova – qualche altro consigliere di maggioranza maceratese, dopo quasi 4 anni, si è reso conto, come ho sempre sostenuto e per questo ho ritenuto opportuno migrare nel gruppo misto, che i partiti a Macerata seguono delle direttive, senza confronti tra i consiglieri, e spesso non tenendo neanche conto del bene dei cittadini, della salute dei cittadini, e dei soldi che spesso vengono sperperati. Vorrei sottolineare che i partiti sono formati da consiglieri e pertanto da persone, che se solo volessero potrebbero cambiare il loro modo di agire. Ricordo che siamo stati votati per fare fede a un mandato e non per attenerci agli ordini. Analizzando la situazione sembra che a Macerata si vive in un tempo che si è fermato a ottobre del 2020, quando i Maceratesi hanno voluto mettere alla prova l’amministrazione attuale, affinchè ci fossero degli effettivi cambiamenti, nei più diversi aspetti: culturali, eventi, più rigidità sulla sicurezza, maggiore fermezza, purtroppo, è emersa solo una continuità».
Il fronte dei cantieri aperti: «Uno dei cambiamenti nella città di Macerata sono i cantieri. Vorrei rendere noto che i finanziamenti del Pnrr vengono affidati ai comuni che devono mettersi ‘alla pari’ con le altre città, quindi a Macerata sono stati dati diversi finanziamenti per migliorarsi. Molti cittadini però si chiedono dove sono finiti il centro fiere e la agognata piscina, tanto criticata a Carancini, per i tempi biblici, il sottopassaggio pedonale di corso Cavour, l’ospedale, tutti lavori promessi che alcuni dovrebbero già essere terminati da diverso tempo, ma a cui sono stati attribuiti ulteriori finanziamenti comunali, e altri lavori dovrebbero almeno iniziare. Purtroppo diverse decisioni importanti vengono rimandate da anni da parte del primo cittadino, e si vive in una situazione di ‘stallo politico’».
I nodi da sciogliere secondo De Padova: «Si evitano e si rimandano all’infinito decisioni importanti, che hanno purtroppo un costo notevole per le tasche dei cittadini, come l’acqua pubblica, la gestione delle discariche .Inoltre diverse decisioni politiche subiscono ‘un cambio repentino da parte di diversi partiti di maggioranza’ come Fdi, Fi e Udc che prima fanno dichiarazioni sulla stampa locale e poi, quando è il momento di votare in consiglio comunale e di mettere in pratica, cambiano immediatamente decisione, a volte per richiami da parte dei vertici politici o forse per paura di perdere i privilegi. Allora ci si chiede quale sia la coerenza politica. Com’è possibile che si possa tornare indietro sui propri passi? Diversi sono gli esempi, la decisione che riguarda l’opportunità di rivedere, per dimezzamento degli utili dell’Apm come risulta dal sito ufficiale, la carica dirigenziale del presidente dell’Apm, il trasferimento della chirurgia tiroidea da Macerata a Civitanova, non salvaguardando la salute dei nostri cittadini maceratesi, gli stessi cittadini che hanno creduto in noi e ci hanno votato. Si vive un malessere politico a più livelli. Alcuni segnali si possono scorgere in diversi episodi: dall’assessora al bilancio che si è presentata come candidata a consigliera comunale a Recanati, a diversi consiglieri comunali che si sono spostati da un partito di maggioranza ad un altro, un consigliere comunale che per ben 2 volte ha cambiato gruppo politico, poiché non è riuscito a sostenere la mancata considerazione delle sue opinioni e del consiglio di ‘tacere’ da parte dei suoi alleati. E che dire del comportamento del primo cittadino che durante l’ interrogazione su come vengono sperperati i soldi dell’Associazione Sferisterio, nostri soldi, non ammetteva le colpe e affermava ripetutamente che non si era evidenziata alcuna perdita, nonostante la pubblicazione del bilancio dell’associazione dello Sferisterio risaliva al mese di aprile, e l’interrogazione è stata da me presentata il 29 maggio. Come risulta dal bilancio il Comune di Macerata ha contribuito nel 2023 con 810.000 euro per contributo per gestione dell’Arena Sferisterio e per contributo straordinario di 100.000 euro e una perdita dell’associazione Sferisterio di 224.875 euro. Si difende l’indifendibile e si chiede alla sottoscritta di ’ evitare di presentare interrogazioni pretestuose e inopportune, perché allarmo i cittadini’. Ma i cittadini vanno informati, è loro dovere sapere cosa si sta realmente facendo nei palazzi del comune di Macerata».
«Spesso mi chiedo – conclude De Padova – qual è il ruolo dei consiglieri in quest’era che io definisco l’era dei ‘così fan tutti ‘. Mio malgrado, forse perché insegnando in una scuola media, tutti i giorni ricordo ai miei carissimi alunni che loro sono il nostro futuro e ‘Niente deve obbligarli a ragionare come vogliono gli altri’, le decisioni devono prenderle da soli. Forse la politica maceratese non comprende che prima o poi i nodi vengono al pettine, quando i bilanci sono pubblicati e resi finalmente pubblici, non possono continuare a mentire. Si auspica che chi gestisce male le associazioni non avendo le competenze per farlo, dovrebbe essere sostituito, in diverse figure mancano le competenze e risultano inadeguate, purtroppo ci sono i famigerati patti che vanno rispettati. Con la speranza che l’ultimo anno che ci rimane per cercare realmente di migliorare la nostra città, e far ritornare i cittadini a credere nel valore vero della politica, e che tendano a diminuire i numeri del partito dell’astensionismo, venga manifestata maggiore coerenza da parte di tutti».
C'è solo da sperare che i maceratesi tra un anno ne abbiano avuto abbastanza e decidano di conseguenza. C'è anche da sperare che un qualsiasi candidato avverso a questo Parcaroli così palesemente inadeguato, sia stavolta veramente credibile e all'altezza dei problemi della città. Grazie alla signora De Padova per la sua onestà intellettuale.
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Gentile consigliere Sabrine De Padova, sta forse parlando di Corridonia? Perché la delusione che lei prova (e che la provano ormai parecchi maceratesi che hanno scelto l’attuale maggioranza, votata dopo la delusione data dal centrosinistra) è la stessa che molti miei concittadini di Corridonia stanno provando, dopo la delusione dell’amministrazione del centrosinistra, insieme allo scrivente, per la nuova amministrazione di centrodestra (con pochi voti) e di civici (con molti voti), che navigano a vista su fantasticherie che considerano utili e vere, ma che non rispondono ai desideri dei cittadini. Che nulla sanno di ciò che avviene nelle varie consorterie di potere. Era tutto scritto nel programma elettorale? Però, perché si scelgono alcune cose e non altre lo stesso importanti?
E sì, perché il vecchio vizio della politica della Prima Repubblica continua imperterrito ancora oggi. Deludendo i molti, che non andranno più a votare per sindaci che percepiscono prebende di migliaia di euro (la solita idea di una Sinistra teorica che vorrebbe farci credere che pagando molto di più i sindaci e gli amministratori, questi poi diventino poi più intelligenti, efficienti e meno ladri).
Consiglierei la De Padova di seguire la pista dei “consiglieri esterni” che ronzano nelle discrete stanze comunali, nella logge, nelle parrocchie e nei ristoranti. Le amministrazioni comunali mettono in moto sostanziosi movimenti di denaro (pubblico e privato). E quando c’è il miele arrivano api laboriose e mosche. Magari, se ancora non si fanno certi lavori, come Lei denuncia, è solo perché ancora non si è raggiunto l’accordo tra coloro che manovrano in amministrazione e i soliti potentati esterni, presenti dappertutto.
Ad esempio, che senso avrebbe aumentare il flusso automobilistico sul ponte del Chienti, per poi strozzarlo all’incrocio di Piediripa, se nei paraggi non dovesse sorgere quel capolavoro di cemento del nuovo Centro Commerciale, che farà la pelle al CorridoMnia? Il quale a sua volta è sorto sulle ceneri di un’area artigianale (se ben ricordo) stabilita dalle precedenti amministrazioni, mentre ancora prima era un’area lasciata “verde” per problemi di esondazione del Chienti. Magari è stato un bene per Corridonia, che da area di produzione artigianale quel terreno sia diventato area di consumo consumistico, richiamando una enorme clientela e posti di lavoro. Certo, mentre contemporaneamente ha fatto la pelle a Corridonia capoluogo.