Silvia Pinzi
di Francesca Marsili
Due mandati alle spalle che definisce «faticosi, ma anche densi di soddisfazioni»: Silvia Pinzi tenta il tris e si ricandida a sindaco del piccolo borgo di Serrapetrona. Una corsa in solitaria, nessun altro avversario; ora la sfida è raggiungere il quorum del 40% richiesto per l’unica lista. La sindaca uscente spiega i motivi che dopo dieci anni di amministrazione l’hanno spinta a correre per il terzo mandato.
«Una decisone ragionata – premette – in primis c’è il dovere morale verso chi in questi dieci anni di amministrazione ha creduto nella nostra la nostra visione di Serrapetrona. Oltre alla voglia di poter dare ancora molto al mio paese, e soprattutto portare a termine i progetti che sono già in cantiere».
Dieci anni di amministrazione nel suo bagaglio: «Un tempo lunghissimo e faticoso – dice – soprattutto considerando due eventi devastanti come il sisma e la pandemia. Sono state esperienze che mi hanno fatto crescere e che mai avrei pensato di dover fronteggiare. Un vero e proprio banco di prova, anche per fugare ogni dubbio in coloro che nutrivano perplessità su di una sindaco donna, giovane per giunta – ammette -. Credo che in questo decennio ho dimostrato, assieme alla mia squadra, che con caparbietà, competenze e serietà, ma soprattutto apertura verso l’intero territorio, di saper fronteggiare le diverse problematiche che si sono presentate, talvolta drammatiche».
Con lei, 47 anni, funzionario amministrativo Ente locale, una squadra rinnovata per oltre la metà rispetto alla maggioranza uscente composta per lo più da giovani, molti dei quali allo loro prima esperienza amministrativa, che «di loro spontanea volontà – sottolinea Pinzi – hanno deciso di impegnarsi fattivamente per il proprio comune. Rappresentano tutto ciò di cui la nostra comunità è costituita e in certo qual modo anche un contraddittorio, perché nella nostra idea del governare c’è soprattutto quella in cui il Comune debba essere il collante di tutte le varie realtà, ascoltare, senza far rimanere indietro nessuno. Un valore aggiunto quindi, persone che offrono altri punti di vista per una nuova amministrazione che diversamente rischierebbe di appiattirsi. I presupposti per fare bene – afferma – ci sono tutti». Con questi auspici Silvia Pinzi entra nel concreto del suo programma per i prossimi cinque anni che definisce “un disegno aperto alla città”. «Intendiamo proseguire l’opera intrapresa con l’utilizzo dei vari fondi intercettati. In primo luogo l’ambizioso progetto per la realizzazione del polo museale diffuso, l’unico del territorio, per la valorizzazione della collezione Recchi. Ci sono poi le grandi sfide che abbiamo già iniziato a combattere in questi dieci anni: dallo spopolamento del territorio al mantenimento dei servizi essenziali. Sfide – prosegue – che fino ad ora siamo riusciti a vincere e che vorremmo implementare. Solo così il paese potrà avere le forza attrattiva anche per i giovani che vorranno vivere qui, anche mettendo mano al nuovo piano regolatore. Il nostro obiettivo è che le linee programmatiche che andremo a presentare possano trovare condivisione sul territorio non solo per far ritrovare la coesione della comunità, ma anche per favorire nuovi investimenti produttivi. E poi servono collegamenti, trasporti più facili».
Grande importanza anche alla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche: «primo tra tutti il lago di Caccamo, adatto alla canoa, senza trascurare le nostre eccellenze enogastronomiche: la Vernaccia e il Serrapetrona Doc. Proprio su questo ultimo punto abbiamo progetti ambiziosi per dare – conclude – con il partenariato del ministero dell’Agricoltura, visibilità a questo vitigno autoctono, uno dei quattro della nostra regione.
Ecco i dieci candidati della lista “I valori del territorio” a sostegno della candidata sindaco Silvia Pinzi: Maria Beatrice Amici Abbati, 62 anni, funzionario tecnico della Provincia; Michele Borri, 35 anni, dipendente azienda trasporto pubblico; Elisa Botta, 41 anni, impiegata aziendale back-office amministrativo-commerciale; Riccardo Damiani, 19 anni, operaio; Enea Fefè, 52 anni, insegnate discipline letterarie nei Licei di Camerino; Sandro Girolami, 54 anni, direttore filiale istituto di credito bancario; Francesco Luchetti, 43 anni, imprenditore agricolo; Paola Severini, 38 anni, assicuratrice; Daniela Vitali, 35 anni, impiegata referente ufficio Bandi e gare di appalto azienda settore Ict; Elena Zeppa, 20 anni, studentessa universitaria facoltà di Fisica.
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