La lista di Massimiliano Micucci
Sono due i candidati sindaco che si contenderanno le chiavi del Comune di Camporotondo di Fiastrone: l’uscente Massimiliano Micucci e lo sfidante, attuale presidente dell’Unione montana dei Monti Azzurri dal lontano 2005 e consigliere di maggioranza nel Comune di Belforte del Chienti (fino al prossimo giugno, quando andrà al voto) Giampiero Feliciotti.
Ma neanche il tempo di presentare le rispettive candidature che già tra i due la situazione si fa effervescente proprio sui motivi che hanno spinto Feliciotti a candidarsi nel Comune che fa parte dell’Unione montana: «Avevo chiesto a Micucci un posto nell’unica sua lista, ma non mi è stato concesso per la mia “personalità troppo ingombrante” – aveva affermato solo poche ore fa Feliciotti (leggi l’articolo) – ma a me serviva solo un titolo di consigliere per assecondare il volere dei 15 sindaci, che attraverso una sottoscrizione unanime hanno voluto modificare lo statuto per aprire alla possibilità di un terzo mandato da presidente nell’Unione Montana per il particolare momento dell’ente e dei suoi progetti». Scadrà infatti il prossimo giugno il suo mandato da presidente dell’Unione montana.
Massimiliano Micucci
La risposta di Micucci non si è fatta attendere e punta dritto verso quanto dichiarato da Feliciotti: ovvero essere per lui una figura “ingombrante” e di non essere stato accettato nel gruppo del sindaco uscente. «Confermo che ci sono stati contatti con Feliciotti, ma il gruppo di lavoro ha preferito inserire uomini e donne del paese che rappresentino e vivano la comunità, figure con la volontà di mettersi a disposizione per il bene comune, senza nessun secondo fine», premette Micucci.
Che scomoda Kennedy per sintetizzare il suo pensiero: «Cari concittadini, non chiedetevi cosa può fare per Voi lo Stato, ma cosa possiamo fare insieme per il Paese. Intendiamo continuare il nostro percorso amministrativo, improntato all’impegno civile e alla determinazione a lavorare per la comunità in cui viviamo, affinché il nobile esercizio di amministrare la cosa pubblica possa tradursi in sano e civile sviluppo della nostra comunità e in modo più ampio del nostro territorio».
Con tono solenne, in netto contrasto con quello più rigido di Feliciotti, Micucci, 49 anni, ingegnere, abbandona presto il campo della polemica e si rivolge ai suoi elettori. «Siamo in un momento storico delicato e difficile, a livello locale, ma ancor più nazionale e internazionale: giorno per giorno viviamo scenari che mettono a dura prova la nostra comunità, per questo siamo ancor più convinti che fare politica significhi impegnarsi in prima persona, per migliorare la qualità della vita di tutti noi e perseguire l’obiettivo comune di curare e salvaguardare gli interessi dell’intera comunità. Con lo slogan che contraddistingue la nostra lista “Sviluppo e partecipazione”, intendiamo rinnovare la richiesta di impegno e collaborazione a tutti voi, per aiutarci a perseguire gli obiettivi fondamentali del nostro programma».
Questi i principali temi che il sindaco uscente mette sul piatto: ricostruzione post sisma, sviluppo socio economico del territorio, tutela e presidio del territorio e contrasto allo spopolamento. «Il nostro gruppo – prosegue Micucci – è composto da candidati con precedenti esperienze politiche e da nuove figure, che hanno abbracciato questo progetto nel segno della collaborazione, della trasparenza e della condivisione dell’azione amministrativa con la cittadinanza. La squadra, unitamente animata dalla volontà di lavorare insieme per il bene del paese, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, per curare e sviluppare i punti del nostro programma elettorale».
Questi i 10 candidati della lista “Sviluppo e partecipazione”: Ivano Cappellacci, 59 anni, impiegato; Micaela Gamberoni, 56 anni, farmacista; Gian Luca Fattinnanzi, 55 anni, dipendente; Silvio Leoni, 55 anni, artigiano; Marco Belli, 52 anni, avvocato; Leonardo Rosselli, 39 anni, architetto; Eleonora Vita, 36 anni, cuoca; Lorenzo Filoni, 28 anni, tecnico veterinario; Ilaria Ripari, 28 anni, infermiera; Fatima Zahra Hakkam, impiegata e studentessa.
(Fra. Mar.)
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