Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Tre partite in due giorni per il sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli. Partite però complesse, destinate a non chiudersi in tempi brevi. Oggi è andata in scena l’assemblea dell’Ata, l’ambito territoriale dei rifiuti che dovrebbe occuparsi delle politiche legate alla gestione dei rifiuti e all’approvazione delle tariffe per il servizio di smaltimento.
Come accade oramai da una decina di anni, non si fa un solo passo in avanti sul fronte della individuazione della nuova discarica di appoggio al Cosmari, passaggio obbligato visto che il sito di Cingoli viaggia spedito verso l’esaurimento ed anche ammesso – e non concesso prima delle elezioni – che il Comune dia il via libera alla realizzazione di una nuova vasca, i rifiuti maceratesi dovranno comunque emigrare oltre le frontiere della provincia con un aggravio dei costi pesante.
Oggi appunto l’assemblea Ata ha preso atto dei conti presentati dal Cosmari per il servizio e ha ratificato l’aumento della Tari, mediamente del 9%. Il tutto mentre appunto si continua a rinviare la definizione del lavoro di individuazione dei nuovi siti idonei a ospitare la discarica: Parcaroli aveva ricevuto in “eredità” dall’ex presidente della Provincia Pettinari un piano che prevedeva “appena” cento siti idonei. Con gli anni si è riusciti, encomiabile lo sforzo sostenuto dai sindaci, a ridurre a trenta i siti idonei ed ora l’obiettivo è arrivare a indicare il nuovo sito entro la fine dell’anno, evitando accuratamente di decidere a ridosso delle elezioni per evitare contraccolpi elettorali.
Detto dei rifiuti, le cose non vanno meglio per l’Aato 3 che domani alle 11 torna a riunire l’assemblea dei soci con il “solito” ordine del giorno nel tentativo di arrivare a trovare una via di uscita pubblica per evitare la gara che porterebbe all’affidamento a un privato della gestione del servizio idrico. Tra i punti all’ordine del giorno la relazione tecnica del direttore Principi sulla proposta (alternativa a quella del gruppo guidato da Parcaroli) presentata dalla cordata guidata dal sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e da quello di Pieve Torina Alessandro Gentilucci.
C’è anche, nel fronte “avverso”, chi fa notare come a presentare la proposta di gestione siano i rappresentanti di un Comune (Civitanova) che ha una dispersione idrica superiore al 45% e di un altro (Pieve Torina) per il quale opera una società di gestione il cui ex amministratore ha presentato una denuncia ai carabinieri per lo smarrimento delle scritture contabili come evidenziato nella relazione al bilancio 2022 dall’attuale amministratore. Domani ci sarà anche un presidio dei sindacati che chiedono decisioni rapide capaci di garantire la gestione pubblica del servizio idrico.
Infine nel pomeriggio di domani è in cartellone anche la riunione dell’assemblea dei soci dell’associazione Sferisterio che dovrà approvare il bilancio consuntivo del 2023 che – come informalmente noto – si è chiuso con un disavanzo di 200mila euro. Un bis non richiesto del passivo del 2022. Sul versante lirica c’è la fondata speranza che qualcuno spieghi i motivi del disavanzo.
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9 questo anno, altri 9 il prossimo...
Questi vogliono privatizzare pure l acqua,ma che cavolo e rimasta l aria e poi hanno privatizzato tutto.Vengono pagati con soldi pubblici per privatizzare tutto.
Diminuire le tariffe idriche !!!
Ci sono cave dismesse,ergo basta riempire ma così é troppo facile, aumentare le tariffe questo si che é più facile!
Quelli che tutelano i cittadini
Più che altro le spine fanno male ai cittadini
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Che brava questa amministrazione. Finalmente hanno preso una decisione unanime: aumento della TARI!
A ZAPPARE LA TERRA DOVETE ANDARE! ANZI NEMMENO QUELLO DATO CHE VOLETE ABBATTERE GLI ALBERI A GO GO!
IMBARAZZANTI….
…il signore che si crede più intelligente di tutti e l’altro sponsorizzato cosa ne pensano?…sai perché noi ignoranti chiediamo lumi anche se per loro è più importante la ruota una lampada accesa….
Aspetto il commento del Bartoloni.