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Ippodromo, c’è Maurizio Croceri alla finestra:
un progetto di rilancio per il Martini

CORRIDONIA - E' stato l'ex vicesindaco Manuele Pierantoni a svelare l'identità dell'imprenditore, patron del gruppo Eli, che avrebbe avanzato la richiesta di realizzare un partenariato pubblico-privato per il rilancio della struttura. La sindaca Giampaoli frena: «L'interessamento c'è stato, ma non c'è nessun progetto concreto: se arriverà lo valuteremo». Ma sul voto della mozione presentata dalle opposizioni la maggioranza si spacca

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L’ippodromo Martini di Corridonia

di Marco Pagliariccio

Ci sarebbe Maurizio Croceri alla testa di una cordata che vorrebbe investire in maniera importante sull’ippodromo Martini di Corridonia. Dopo mesi di sussurri e smentite, alla fine a fare il nome, svelando il retroscena, è stato nella tarda serata di ieri il capogruppo di Pensare Corridonia Manuele Pierantoni, durante il dibattito sulla mozione presentata dalle opposizioni che mirava a impegnare l’amministrazione comunale a rivitalizzare la struttura di via Fonte Orsola.

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Secondo la ricostruzione effettuata dall’ex vicesindaco dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti, l’imprenditore di origine corridoniana ma ormai trapiantato a Civitanova, dove ha trovato il successo alla testa del gruppo Eli, avrebbe scritto al Comune due lettere tra ottobre e dicembre 2023 con l’intenzione di sondare la disponibilità della giunta Giampaoli a un eventuale progetto pubblico-privato per dare nuovo slancio alla struttura. La questione era stata sollevata tempo fa dal coordinatore comunale di Forza Italia, partito che sostiene la maggioranza, Andrea Manciola, che era stato fortemente polemico in occasione della notizia del rinnovo della convenzione per la gestione dell’impianto con il Comitato Corse proprio per il fatto che alla porta c’era una cordata pronta ad investire sul Martini. I rumors vorrebbero anche la Sistema Cavallo, impresa che gestisce l’ippodromo di Livorno, coinvolta nell’operazione al fianco della Croceri Farm, l’azienda agricola controllata dall’imprenditore corridoniano, con l’obiettivo con l’obiettivo (almeno teorico) di rilanciarlo sia dal punto di vista strettamente sportivo, puntando forte su tutte le attività legate al cavallo mettendo da parte calcio e atletica, che come contenitore culturale e di eventi. Ma chiaramente con il rinnovo della gestione fino al 2030 affidata al Comitato Corse di spazio di manovra non è che ne resti poi molto.

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La sindaca Giuliana Giampoli

«Quello era un atto cui eravamo vincolati, c’era stato un avviso pubblico e gli ex amministratori come Pierantoni e Andreozzi lo sanno bene – ha spiegato il sindaco Giuliana Giampaoli – volevamo mettere un punto e chiudere questo passaggio che era rimasto in sospeso da tempo. Detto questo, c’è stato un interessamento da parte di un privato per poter sviluppare un progetto, ma al momento nessun progetto concreto ci è stato presentato. Ad ogni modo nulla vieta al privato di fare una sua proposta, che nel caso esamineremo e terremo da conto: non è detto che, anche se c’è una convenzione in atto, non si possano esaminare altre opportunità che intervengono in corso d’opera».

Pierantoni aveva eccepito il fatto che l’amministrazione in realtà non avesse nemmeno risposto alle missive, smentito però da Matteo Ceschini: «La risposta è del 20 gennaio – ha evidenziato il consigliere di maggioranza dando lettura della stessa – nella missiva è stato comunicato all’impresa che la sua proposta sarebbe stata valutata una volta presentata formalmente, visto che al momento non esiste di fatto. Nel merito della questione, credo che, se si voglia presentare una proposta di partenariato in un settore dove c’è già un’azienda operativa, sia giusto incontrare chi opera nella struttura. Ma non ci risultano inviti o tavoli di questo tipo. Senza dimenticare che le proposte di partenariato vanno votate prima in giunta e poi in consiglio comunale. Ma al momento sul piatto non ci sono tavole, né rendering, né tantomeno idee progettuali. Sappiamo tutti che l’ippodromo ha bisogno di investimenti, che il Comune fa fatica a farli e che Corridonia avrebbe bisogno di strutture sportive alternative all’ippodromo. Ma se si vuole parlare del futuro dell’ippodromo non si può prescindere da un confronto con Comune e Comitato Corse».

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Daniela Serafini, capogruppo del Centro Destra Corridonia

Tra l’altro, la maggioranza ha pure rischiato lo scivolone andando in ordine sparso al momento del voto, graziata soltanto dal voto di Lina Agostinelli (ex capogruppo di Corridonia Rinasce, ora passa al gruppo misto anche se formalmente ancora seduta tra i banchi dell’opposizione): decisivo il suo no insieme a quello dei sei consiglieri di Cambiamo Corridonia, perché il quartetto del Centro Destra Corridonia (il contenitore all’interno del quale si trova anche Forza Italia, non a caso) ha optato per l’astensione. Sei i voti favorevoli, tutti sui banchi dell’opposizione. Ma al netto dello scampato pericolo, il voto ha fatto emergere la sottile linea di spaccatura tra le due anime della maggioranza. E le parole della capogruppo del Centro Destra Corridonia Daniela Serafini sono state un chiaro monito: «Per una svolta è essenziale pensare a un nuovo modello per la gestione della struttura aperto ai privati – ha rimarcato Serafini – per renderla più attrattiva e moderna. Questo è il pensiero che i partiti di centrodestra e in particolare Forza Italia hanno sempre manifestato. Ci sono stati soggetti privati resisi disponibili a un eventuale partenariato: è semplice capire che per una riqualificazione seria non possono essere ad appannaggio del Comune. L’idea è stata subito accolta favorevolmente all’interno della maggioranza, esponendo a sindaco e giunta la nostra posizione nel rispetto delle leggi e della convenzione. Non serviva la mozione per smuoverci sulla questione, ma è stata una buona occasione per parlarne».

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