
Il raduno dei trattori
di Monia Orazi
San Severino è stata pacificamente invasa da oltre quaranta trattori, per la giornata di protesta indetta dal Comitato agricoltori maceratesi, che si è costituito questa settimana, per un gruppo di agricoltori indipendenti, provenienti da tutti i comuni dell’entroterra. La manifestazione, autorizzata dalla questura, si svolge per tutta la giornata, con il punto di raccolta dei mezzi agricoli in piazzale del Commercio, con due giri in corteo per la città settempedana, il primo al mattino alle 11, l’altro previsto alle 16.
Gli organizzatori hanno allestito due gazebi, uno in piazzale del Commercio, l’altro davanti al cinema Italia dove si raccolgono le firme, anche di cittadini comuni, a sostegno delle richieste del mondo agricolo. Ne sono state raccolte centinaia e centinaia già nelle prime ore di questa mattina.
«L’idea di raccogliere tutti gli agricoltori della zona di Macerata è nata perché ormai sono due mesi che stiamo manifestando e ancora nessuno ci sta ascoltando – racconta Mauro Palanca, titolare di azienda agricola a Castelraimondo e organizzatore della giornata – ci siamo accordati tra più agricoltori. Fortunatamente siamo riusciti a costituire il comitato Cam, che speriamo possa mettere a segno risultati importanti. Abbiamo lanciato anche una raccolta firme per rendere più concreta l’azione del comitato e poter presentare le nostre richieste alle istituzioni. Abbiamo bisogno anche della forza dei cittadini, perché loro sono i consumatori finali e devono sapere quello che mangiano e che portano in tavola, acquistandolo dai supermercati. Vogliamo farci ascoltare dalla Regione, che può fungere da tramite con il ministero a Roma e con Bruxelles».
Sono arrivati sin dalle prime ore del mattino da Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Apiro, Valfornace, Macerata, San Severino ed altri comuni dell’entroterra maceratese gli agricoltori che con i loro trattori hanno colorato piazzale del Commercio e percorso le vie centrali di San Severino in corteo a suon di clacson, con cartelli espliciti, come “Salviamo l’agricoltura”.

Il sindaco Rosa Piermattei allo stand dove si raccolgono le firme
Il problema più urgente è quello della giusta remunerazione dei prodotti agricoli, spiega Mauro Palanca: «I prezzi sono gli stessi di 40 anni fa, ma il costo delle materie prime è aumentato a dismisura, vale per il gasolio, i fertilizzanti e le attrezzature agricole, tutte cose di cui non si può fare a meno, per questo sono ormai due anni, e ci stiamo avviando verso il terzo, che le aziende agricole lavorano in perdita. Non vogliamo sussidi ma chiediamo ad alta voce un prezzo equo per i nostri prodotti, vittime anche della concorrenza sleale».

Il sindaco Rosaa Piermattei con gli agricoltori
Sono anni duri per l’agricoltura locale, i contributi della pac europea sono calati dal trenta al 50 per cento, in media i costi di produzione sono saliti del doppio. Per fare un esempio il prezzo di vendita di un quintale di grano si aggira sui 17-18 euro, contro i 26-28 euro di due anni fa.
Davanti al cinema Italia a raccogliere le firme c’è Emanuele Agrifoglio agricoltore settempedano, portavoce del Cam: «Il Comitato agricolo maceratese è stato costituito questa settimana in orario notturno perché la serata è stato impegnativa e ricca di confronto. Abbiamo scritto uno statuto che stiamo facendo conoscere, anche tramite la raccolta firme, perché è semplice e raccoglie le nostre richieste. Chiediamo ai cittadini di firmare, per dare supporto alla nostra battaglia, il comitato è un passo in avanti in più, per far ascoltare la nostra voce in maniera più ufficiale, per farla sentire questa voce che parte da tantissime persone ma con un’unica direzione. Chiediamo a chiunque di sostenere la nostra causa. C’è molto più interesse, la gente si sta sensibilizzando, lo scopo del comitato è proprio quello di far conoscere i problemi dell’agricoltura e allargare la conoscenza, sensibilizzando i consumatori finali».
Nel volantino che raccoglie le richieste degli agricoltori del Cam si legge: «Il comitato ha lo scopo di salvaguardare la figura dell’agricoltura e le sue attività collaterali quali l’allevamento, attraverso delle azioni volte a tutelare l’eccellenza dei prodotti italiani. Si chiede altresì una valorizzazione del “Made in Italy” mediante il controllo e la trasparenza dei prezzi dell’intera filiera agricola, troppo spesso soggiogata a situazioni di oligopolio ed ai dettami della grande distribuzione organizzata, unico centro di potere e di guadagno in campo agricolo. L’azione del comitato avrà anche l’obiettivo di esaltare le specificità dei nostri singoli territori regionali, tutti diversi per orografia, clima e culture.
Inoltre il comitato si impegna a favorire misure che consentano agli agricoltori, vero fulcro della filiera, di ottenere un equo compenso dalla vendita dei loro prodotti agricoli». Altro punto di attenzione è la tutela dalla concorrenza sleale e la richiesta di istituire un tavolo tecnico regionale per l’agricoltura: «Si chiede altresì l’adozione di misure che tengano conto del costo di produzione dei prodotti agricoli, combattendo pratiche di concorrenza sleale. Inoltre dovrà adottarsi una legislazione che privilegi l’uso di materie prime agricole, con indicazione precisa delle origini dei prodotti, al fine di evitare misure di raggiro. Da ultimo si richiede alle istituzioni l’immediata costituzione di un tavolo tecnico regionale permanente che tuteli efficacemente tutti gli operatori del settore agricolo».


Mauro Palanca

Il gazebo davanti al cinema Italia

Il gazebo a piazzale del Commercio






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