Un rendering del nuovo ospedale
Via libera all’aggiudicazione dei lavori per la demolizione e ricostruzione dell’ospedale San Salvatore di Tolentino, lesionato dal sisma del 2016. Lo aveva anticipato il sindaco Mauro Sclavi nel corso della sua conferenza stampa di fine anno (spiegando, però, che l’ufficialità sarebbe arrivata con un comunicato congiunto con la Regione), lo confermano ora i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Simone Livi e Pierpaolo Borroni.
Pierpaolo Borroni (a sinistra) e Simone Livi (a destra)
«Anche a Tolentino si continua a toccare con mano l’accelerazione nell’aggiudicazione delle opere pubbliche che la giunta di centrodestra, guidata da Francesco Acquaroli, ha portato avanti in questi tre anni e che continuerà a fare per ridurre l’impressionante gap nel quale le Marche erano finite con decenni di immobilismo della sinistra – sottolineano Livi e Borroni – l’ospedale di Tolentino è una struttura sanitaria all’avanguardia e con standard qualitativi d’eccellenza. Avevamo ereditato una dotazione economica insufficiente che, anche grazie al lavoro dell’assessore Baldelli, che ringraziamo, abbiamo portato a un valore complessivo di ben 29 milioni di euro per completare doverosamente le procedure per la realizzazione di un’opera sanitaria al servizio dei cittadini di Tolentino e di tutto l’entroterra maceratese. Memori di quanto accaduto negli ultimi anni, con terribili terremoti che hanno colpito la nostra Regione, con il nuovo presidio ospedaliero si potrà garantire l’operatività anche in caso di eventi sismici importanti, senza trascurare inoltre l’aspetto energetico e, dunque, sostenibile».
I consiglieri regionali non perdono l’occasione per puntare il dito sulla precedente gestione regionale. «Da tre anni, dall’insediamento della giunta di centrodestra, le Marche stanno compiendo passi da gigante anche nel comparto dei lavori pubblici, con particolare focus sull’edilizia sanitaria. Si stanno sbloccando numerosi cantieri perché si possa completare, in breve tempo, una sanità diffusa e capillare, di prossimità. L’esatto contrario di ciò che avrebbe voluto il Pd e la sinistra che hanno inseguito la chimera di ospedali unici che avrebbero penalizzato molti territori, soprattutto nell’entroterra, e che la pandemia ha dimostrato fosse una strada sbagliata».
Fanno tutto dappertutto, fattanza
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Da maceratese non posso che rallegrarmi con i cugini di Tolentino che vedono arrivare in porto l’avvio della ristrutturazione del loro ospedale.
Naturalmente la classe politica regionale annuncia in pompa magna l’evento e non manca di rimarcare che loro sono migliori di coloro che li hanno preceduti nella gestione della cosa pubblica !
A questo punto sempre da maceratese governato oggi dalla stessa classe politica di destra in comune, provincia, regione e governo nazionale mi faccio qualche domanda.
Perché l’ospedale di Macerata da qualche anno in predicato di essere ricostruito, da tre anni (guarda caso il tempo della ultima consiliatura regionale di destra) ha visto un brusco arresto e un passaggio dal via che non si sa ancora quando riprenderà.
Sono forse i maceratesi figli di un Dio minore ?
Debbono forse scontare qualche peccato per essere arrivati a votare partiti di destra solo tre anni fa ?
E il signor Sindaco che più di una volta ha promesso/minacciato di incatenarsi se l’iter del nuovo ospedale non si fosse sbloccato, come pensa di sdebitarsi con i cittadini visto che proprio in questi giorni ha visto salire il suo compenso mensile a € 9.660 ?
Ricordo che io sto preparando le catene perché mi sono dichiarato da sempre disponibile al sacrificio con lui prima naturalmente della fine del suo mandato.
Alcune considerazioni l’articolo porta con sé. Con la carenza di personale, questo nuovo ospedale che funzione avrà? Poi i cari consiglieri regionali debbono spiegare perché l’ospedale di Macerata da solo copre oltre la metà delle richieste di prestazioni sanitarie: forse la popolazione, anche se li hanno votati, pensano che è meglio recarsi a curare in una struttura più attrezzata? Un piccolo esempio di quanto da me appena detto.
Nei giorni scorsi purtroppo ero al pronto soccorso per un familiare e ascoltando i vari pazienti in attesa si sentiva nella sala d’attesa parole come ” cossora” ed altre inflessioni non proprio maceratesi.
Infine voglio fare un plauso per il bel commento a Gabriele Foresi, al quale potrei rispondere che l’attuale politica vorrebbe distribuire gli ospedali e i pazienti in provincia e quindi bisogna penalizzare quello di Macerata?