«Concetta lavorava all’ospedale di Matelica,
aveva avuto il coraggio di denunciare»

OMICIDIO - Il ricordo della Fp Cisl Marche sull'infermiera uccisa dal marito a Cerreto D'Esi: «Le siamo stati accanto, da anni viveva una situazione familiare drammatica. L’avevamo accompagnata al centro antiviolenza. Non vi sono parole per esprimere il dolore»

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Concetta Marruocco

di Alberto Bignami

Cordoglio per il femminicidio, a Cerreto d’Esi, della 53enne Concetta Marruocco, uccisa a coltellate dal marito Franco Panariello di 55 anni. La donna faceva l’infermiera all’ospedale di Matelica. E i colleghi la ricordano con una nota a firma di Luca Talevi, reggente della Fp Cisl Marche (la 53enne era iscritta a questo sindacato). «Profondo dolore per Concetta Marruocco, infermiera professionale all’ospedale di Matelica. Siamo vicini e solidali alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Concetta. Concetta – sottolinea – credeva nei valori del lavoro e dell’aiuto verso il prossimo».
Anche la Fp Cisl Marche era «a conoscenza della situazione familiare drammatica che perdurava da anni, e grazie all’apporto della collega Paola Ticani, responsabile Fp Cisl Sanità di Macerata – prosegue -, le siamo state vicino».
Poi, il ricordo personale per Concetta che «era una donna coraggiosa, che aveva avuto il coraggio di denunciare e di accettare di vivere per un periodo in una struttura protetta, indossando braccialetti elettronici lei e la figlia. La collega Ticani – continua – conserva un messaggio in cui dopo questo periodo le scriveva che “finalmente” tornava a casa».

e6394d85-c784-4bdf-822b-1cdab0922ca3-325x183Insieme alla Cisl si era recata al centro anti violenza di Ancona, supportandola nei percorsi di richiesta dei benefici per le donne vittime di violenze.
«Non vi sono parole per esprimere dolore e sconcerto per un evento di enorme gravità – sottolinea – accaduto ad una donna che si era affidata alle istituzioni per tutelare lei e la figlia minorenne che adorava. Ci troviamo davanti ad una vera emergenza nazionale – conclude – di fronte ad uomini incapaci di essere tali».
Quindi, l’ennesimo appello nel quale si chiede, ancora una volta, «un cambiamento civile e culturale che istituzioni, corpi sociali e cittadini devono sostenere. L’impegno della Fp Cisl Marche sarà come sempre massimo».

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