nella foto da sinistra Giovanni Malagò, Francesco Acquaroli, Laura Brugnola e Fabio Luna
La visita a Matelica del presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stata occasione per ufficializzare la nascita del tanto atteso palasport per il basket cittadino. A darne notizia è Laura Brugnola, direttrice della Halley Informatica, che ha accolto Malagò nella sala conferenze della fondazione Il Vallato. «A partire dai primi anni 80, abbiamo sempre sostenuto il basket matelicese – ha detto Brugnola, per poi aggiungere – oggi supportiamo tante società sportive, dal ciclismo alle ginnaste di Fabriano, fino al calcio, ma la nostra principale passione ed il nostro maggiore impegno sono per il basket, maschile e femminile. Il nostro rapporto con le società Vigor Basket e Thunder Basket, presiedute rispettivamente da Monica Sonaglia ed Euro Gatti, va oltre la mera sponsorizzazione, abbraccia le tifoserie e simboleggia l’orgoglio cittadino. Sullo sport e sul basket in particolare abbiamo sempre investito, ma oggi siamo più che mai motivati e soddisfatti di promuovere sana competizione, formazione all’impegno ed alla disciplina, condivisione di obiettivi di gruppo, socializzazione fisica, incontri di centinaia di persone che al palazzetto gioiscono e patiscono insieme. Per queste cose l’Halley Informatica ha in progetto la realizzazione di un nuovo centro sportivo fruibile dai ragazzi delle varie categorie con servizi ed uffici, facilmente raggiungibile e con ampio parcheggio, situato nella zona industriale dei Cavalieri».
La notizia, tanto attesa da mesi da tifosi e giocatori, ha colto nel segno, riempiendo tutti di entusiasmo. I primi a vedere il progetto realizzato dallo Studio tecnico matelicese dell’ingegnere Filippo Sabbatucci, sono stati proprio il presidente Giovanni Malagò e il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli che hanno elogiato «il lavoro di un’impresa privata per la collettività ed apprezzato l’utilizzo dell’immobile esistente senza spreco di suolo apportando un miglioramento di spazi esistenti». «Il progetto – ha spiegato la Brugnoli – prevede tre campi da gioco: uno con circa 1.200 posti, uno con 500 posti e uno per soli allenamenti oltre ai servizi collegati: palestra, zona di accoglimento del pubblico, quattro spogliatoi e spazi a disposizione delle società sportive».
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Noi maceratesi (con la puzza sotto lu nasu e tante chiacchere) dobbiamo prendere esempio almeno nell’ambito sportivo. Matelica ha portato nei professionisti il calcio, è più di 10 anni che la pallacanestro milita tra la serie B e C, nel nuoto con una piscina olimpica sita nei pressi del vecchio palazzetto annovera un buon numero di iscritti e negli altre discipline sta’ primeggiando. Tutto questo in una piccola cittadina, ma con una realtà eccellente.
Cari amici sono Ivano Tacconi nato a Matelica. Dal 1965 risiedo a Macerata dove ho fatto il consigliere comunale e assessore per 36 anni nelle file prima della D.C. poi nell’UDC sempre con lo Scudo Crociato. Ho presentato in consiglio centinaia di proposte una dettatami dal compianto Prof. Alfredo Muri insieme all’Ing. Fratalocchi proprietario sulla Tiburtina di fabbriche per l’Elettronica serve la Nasa e parecchi governi nel Mondo voleva fare una fabbrica di elettromedicali a Piediripa mi fu votata all’unanimità poi come tante altre lasciata nei cassetti degli uffici competenti poi ricevetti una risposta che diceva: “sconvolgi l’equilibrio della città dei servizi” Poi mie prime firme su Ordine del Giorno (proposte) per la Via Mattei la Pieve- Ospedale di Primo Livello con all’interno la Facoltà di Scienze infermieristiche aperte anche a stranieri, 27 anni fa la proposta per il sottopasso ferroviario di Via Roma (Oggi andato a buon fine grazie all’Ass.re Marchiori) Ampliamento dei sottopassi ferroviari di Via Marche – Via Cincinelli e tante altre votate poi messe nelle infrastrutture mai partite.
Carissimo Filiberto Pagnanelli rispondo al tuo commento illustrandoti un pò del mio lavoro in tanti anni di consigliere comunale a Macerata. Questa paura tutta Maceratese non ha colore politico tutti gli eletti in consiglio sono molto ma molto paurosi che la città cresca (il primo redattore del piano regolatore di Macerata fatto dall’Ing. Piccinato nel dopoguerra la dava a 70.000 abitanti, purtroppo non aveva fatto i conti con il carattere dei Maceratesi, vada in Via Severino sotto la scarpata ci sono pali inghiottiti dalla vegetazione di 9 metri ci doveva passare la tangenziale che da Villa Potenza portava sulla S.S. 77 Val di Chienti (progetto tutto D.C. P.R.I. P.S.D.I. P.S.I. M.S.I.): I fatti di tangentopoli portarono in Comune di Macerata la lista Civica (che non nomino) cambiò il tracciato lasciando le incompiute che partono da Via delle Foibe (cavalcavia), Santo Stefano, Via Severini e Via Pancalducci. Su questi ruderi costati Miliardi di lire scopri il carattere e la rassegnazione di tutta la classe politica cittadina. Sono la vergogna di questa stupenda città. Il mio insistere in quel periodo, mi portò al deferimento ai Probiviri del partito con una ridicola motivazione tanto che i responsabili venuti da Roma mi riammisero immediatamente e l’autista del Comitato Provinciale della D.C. nel riaccompagnarli a Fabriano per prendere il treno per Roma mi raccontò con mia soddisfazione i commenti di questi Magistrati responsabili di queste cariche nazionali:
La nostra Macerata è fatta cosi, purtroppo con tanto rammarico per questi obbiettivi persi io ci sto bene ma la “rabbia” c’è ed è tanta.
Ivano Tacconi Ex consigliere comunale per 36 anni.