Gianni Dessì
Vando Scheggia non è più presidente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’avvocato maceratese non è stato rinnovato al termine dei suoi tre anni di mandato. Al suo posto l’artista romano Gianni Dessì.
L’avvocato Vando Scheggia
La nomina, arrivata ieri dal Ministero dell’Università e della Ricerca nella persona del Ministro Anna Maria Bernini, è sostenuta dalla seguente motivazione: «L’alta formazione artistica è la nostra finestra sul mondo – spiega il ministro Bernini -. I Conservatori, le Accademie, gli Istituti Superiori Artistici sono in assoluto i centri di diffusione del sapere più internazionalizzati in Italia, che ci consentono di andare oltre il Made in Italy per affermare il valore assoluto del ‘creato’ in Italia. In queste realtà risiede l’altissimo artigianato artistico, il saper fare, l’intelligenza delle mani. Obiettivo del Ministero è valorizzare questi luoghi di eccellenza, competitivi e attrattivi, forti della nostra storia e sempre più consapevoli della nostra bravura».
«In questo generale discorso, la nomina di Gianni Dessì – scrive l’Accademia – importante artista del panorama nazionale e internazionale dell’arte, rappresenta una conferma autorevole del successo perseguibile per chi intraprende un percorso di formazione nell’ambito della creatività, ampiamente sostenuto dall’attuale direttrice la professoressa Rossella Ghezzi. Un percorso che allo stesso tempo si pone sin da ora in continuità con la precedente presidenza, attento alla vita culturale e sociale, non solo dell’Accademia ma di tutta la città». Dessì ricoprirà un ruolo che finora era stato affidato a professionisti scelti sul territorio maceratese. L’avvocato Scheggia sarà comunque ricordato per aver siglato l’acquisto dell’ex Catasto per realizzare la nuova sede dell’Accademia.
CHI E’ GIANNI DESSI’ – Giovanni (Gianni) Dessì, Roma 1955. Diplomatosi in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma con Toti Scialoja, Gianni Dessì sin dalla fine degli anni ’70 partecipa a importanti collettive in Italia e all’estero. In seguito, a metà degli anni ’80 ha uno studio nell’ex Pastificio Cerere a San Lorenzo a Roma dove, nel 1984, partecipa alla mostra Ateliers curata da Achille Bonito Oliva. Nello stesso anno, e poi nel 1986 e nel 1993 è presente alla Biennale di Venezia, nel 1986 e nel 1996 alla Quadriennale di Roma. Negli anni duemila le opere di Gianni Dessì che approfondiscono il rapporto fra pittura e scultura, sono presentate per la prima volta nel 2003 alla Galleria dell’Oca, poi nella personale del 2006 del Macro, infine nel 2009 al Mart di Rovereto. Ha mantenuto continui contatti con il mondo del teatro realizzando le scenografie per il Parsifal di Richard Wagner, messo in scena con la regia di Peter Stein e la direzione musicale di Claudio Abbado al Festival di Salisburgo e nel 2008/2010 ha realizzato le scene de Il castello del duca Barbablù, opera di Bela Bartok, rappresentato al Teatro alla Scala di Milano ed al Het Muziektheater di Amsterdam. È stato docente di pittura alle Accademie di Belle Arti di Carrara e Frosinone.
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