Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia
«Ancora una volta alcuni sindaci non perdono occasione di strumentalizzare una vicenda per gettare fumo negli occhi dei cittadini». Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia interviene per replicare alle parole dei sindaci di Treia, Montecassiano e Montelupone sugli aumenti del costo del servizio idrico deliberati venerdì dall’Ato 3.
Franco Capponi, Leonardo Catena e Rolando Pecora hanno spiegato i motivi della loro astensione, puntando il dito anche contro la Provincia per la mancata attuazione della legge nazionale, che vorrebbe un solo gestore del servizio idrico nel Maceratese al posto dei sei attuali. Secondo i tre sindaci questa sarebbe stata una della cause che hanno portato a deliberare gli aumenti delle tariffe.
«Capisco che parlare di aumenti in questo periodo non sia mai piacevole e possa essere usato per far urlare allo scandalo, però bisogna dire ai cittadini che si tratta di un aumento medio di circa 9 euro l’anno a famiglia (0,02 centesimi al giorno) a seguito degli incrementi imposti dall’Arera – precisa Buldorini -. Un aumento che è stato approvato da tutti i sindaci presenti (con la sola astensione dei primi cittadini di Treia, Montecassiano e Montelupone) proprio perché minimo e che si è potuto mantenere ai minimi termini perché il servizio viene svolto in maniera efficiente. Il principio fondamentale che regola la tariffa è quello del full costing recovery vale a dire che la tariffa deve assicurare la copertura integrale dei costi per la realizzazione del piano degli investimenti nonché quelli di esercizio del gestore (costi operativi, tasse, oneri finanziari). Le regole con cui viene calcolata la tariffa sono stabilite dall’Arera; i singoli gestori comunicano all’Ato i dati relativi al biennio precedente (2020-2021) e su tali basi vengono calcolate le tariffe del biennio successivo (2022-2023). Il sistema tariffario prevede un tetto all’aumento delle tariffe al fine di assicurare la sostenibilità delle stesse da parte degli utenti; sono previsti tetti diversi alla variazione del moltiplicatore tariffario che dipendono dagli investimenti stimati, dall’efficienza della gestione operativa (costi operativi sostenuti dal gestore per abitante servito), eventuali maggiori costi dovuti all’introduzione di miglioramenti qualitativi dei servizi erogati».
«Se pensiamo all’Apm – continua Buldorini – solo per fare un esempio di una delle maggiori società che gestisce il sistema idrico sul nostro territorio, la composizione tariffaria nel 2021 per il 57% copriva i costi operativi, per il 14% i canoni e per il 29% gli investimenti. La tariffa media Apm nel 2021 di 2,36 euro a metrocubo, vale a dire che mille litri di acqua costano come sei bottiglie di acqua minerale. A fronte di questo Apm nel periodo 2006 – 2021 ha fatto investimenti per 74 milioni euro, di cui 13.600.000 solo nell’ultimo triennio. Macerata inoltre, insieme ad altre cinque città (Pavia, Pordenone, Livorno, Mantova e Milano) è inserita nella prima fascia vale a dire con una dispersione idrica inferiore al 10-15%; una percentuale considerata fisiologica e data dal rapporto tra la quantità d’acqua immessa nella rete e quella consumata. Questi dati solo per dimostrare come il sistema idrico nel nostro territorio funzioni e non si sia mai corso dietro a interessi politici, ma solo a quelli dei cittadini. Come amministratori, quindi, abbiamo portato avanti il nostro dovere amministrativo, a cui affianchiamo quello civico cioè lavorare a favore della collettività con sincerità e onestà, senza strumentalizzare solo per scopi politici un aumento che, ripeto, è di 9 euro l’anno a famiglia. Se i cittadini non solo di Macerata, ma della provincia, della regione e ora anche a livello nazionale ci hanno dato fiducia è perché credono nella buona amministrazione di centrodestra».
Nella replica Buldorini non affronta dunque il tema principale posto dai tre sindaci: quello del gestore unico del servizio idrico in provincia. Cosa si sta facendo per andare nella direzione prevista dalla legge?
(Redazione Cm)
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Bella politica. Affermare che quando le cose funzionano merito del centrodestra, quando invece non vanno, colpa di quelli che c’erano prima. Ho sempre pensato che sono molto bravi a comunicare e questo amministratore ne è la dimostrazione. Bello
Mi meraviglio che incominciate a capirlo!!!… meglio tardi che mai…non vi ricordate le promesse di più di 2 anni fa per la regione Marche e guardate il risultato … però hanno vinto anche in campo nazionale ecco perché è da molti anni che voto scheda nulla perché la politica è uguale….meglio che mi fermo però guardate come sono trattati i malfattori per non dire peggio…sono più protetti dalle persone oneste …oggi essere per bene è uguale a essere TONTI
altro che centesimi, 500€ l’anno di acqua una famiglia di 4 persone e ancora non vi basta … via tutti i vari dirigenti inutili e raccomandati ruba soldi. Quando non c’era la politica di mezzo si pagava 49€ l’anno!!!!
Abbiamo il diritto di non credere a questo ‘aumento’?