Da sinistra il sindaco Luca Piergentili, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore Guido Castelli e il professor Valerio Temperini della Politecnica
di Monia Orazi
Trentasei milioni di euro da spendere i prossimi tre anni per la “rivoluzione” turistica di Sarnano con una pista da sci artificiale da usare estate ed inverno in Neveplast, un resort ecologico che prenderà il posto di un vecchio rifugio, le “Lanterne” di Santa Maria Maddalena innovative costruzioni rifugio in legno utilizzabili anche di notte come tutte le strutture, un “igloo” costruzione rivestita di bianco che prenderà il posto di un cubo di cemento in quota abbandonato, la nuova cabinovia nascosta alla vista da un innovativo ponte coperto dal manto erboso, spazio anche al glamping, il cosiddetto campeggio glamour di lusso, per un nuovo concetto di accoglienza turistica di livello superiore, che punta ad offrire al turista la possibilità di arrivare in montagna tutto l’anno, avendo a disposizione una serie di attrazioni turistiche che lo facciano restare per almeno cinque, sette giorni. L’investimento non riguarda solo Sarnano, ma anche i Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino, Montemonaco, Sarnano, ed Ussita hanno avviato un processo di ammodernamento degli impianti di risalita e dei rifugi dell’alta montagna per un valore di 58 milioni di euro complessivi, costituendo un sistema turistico integrato, presentato di recente alla Bit di Milano.
I progettisti Alessandro Agrati e Giustino Di Emidio
INTERVENTI PER IL TURISMO ESTIVO – Saranno costruite una pista per gommoni a ciambella gonfiabili, una teleferica con volo d’angelo, piste ciclopedonali ed escursionistiche, un parco avventura, un percorso alpine coaster che consente di scendere dalla montagna a tutta velocità tramite bob su rotaia. Non basta ci saranno una parete per arrampicata sportiva, un osservatorio astronomico, un safari adventure cioè uno zoo percorribile con mezzo proprio, un parco con giochi gonfiabili per bambini e un’area sosta attrezzata dedicata ai camper. Tutti gli impianti saranno utilizzabili qualsiasi giorno dell’anno ed anche in notturna. Il progetto “Sistema integrato della montagna Sarnano-Monti Sibillini” è stato presentato ieri pomeriggio nell’auditorium comunale di Sarnano, alla presenza dei progettisti, degli esponenti della Regione, del Comune di Sarnano e della Sassotetto srl. La zona si trasformerà nella “Sibillini mountain experience”, questo il nome del marchio ideato dal team di creativi e progettisti, coordinati dall’architetto Alessandro Agrati di Milano esperto in allestimento di interni e dall’ingegnere Giustino Di Emidio di Ascoli Piceno. Sono stati coinvolti anche giovani architetti del master della Politecnica di Milano. «Quando vengo nelle Marche mi stupisco che non possano diventare qualcosa di unico al mondo – ha detto Agrati – occorre lavorare su quanto viene percepito, per far capire al mondo come le Marche siano qualcosa di unico. Per una volta dobbiamo diventare locomotiva, per questo abbiamo attivato un gruppo di lavoro, queste montagne hanno un’unicità da far emergere, il marchio Sibillini mountain experience è la garanzia che questo patrimonio è contenuto in una bolla unica. In tutte le università si studia il nuovo lusso, che vuol dire esclusività, cioè che il tempo è mio e lo gestisco io. Ci siamo già confrontati con il Parco e gli altri enti, abbiamo convinto i migliori produttori del settore per dare vita ad un’offerta turistica con strutture di qualità».
INTERVENTI PER IL TURISMO INVERNALE – Gli interventi riguarderanno anche gli impianti sciistici che saranno potenziati con la costruzione di un nuovo impianto di risalita, nel potenziamento e ristrutturazione della seggiovia di Fonte Lardina, potenziamento dell’impianto di innevamento artificiale su tutto il comprensorio sciistico, ristrutturazione e potenziamento dello snow park, realizzazione di una pista per lo snow tubes i gommoni da neve, realizzazione di due tapis roulants coperti, installazione di nuove protezioni per la sicurezza delle piste, riqualificazione dell’illuminazione delle piste ed infine la realizzazione di una pista di pattinaggio su ghiaccio. Entrando nello specifico del progetto, l’intervento andrà ad interessare direttamente un’area di circa 130 ettari sui cui insistono: la baita la Capannina in località S. M. Maddalena; la Piccola Baita in località Sassotetto; la baita Euroski 1.700; gli impianti di risalita e i terreni agricoli ad uso zootecnico e forestale.
FONDI DAL CIS E DAL PNRR SISMA – I fondi per il progetto arrivano dal contratto istituzionale di sviluppo sisma, gestiti dal ministero della coesione territoriale, dal Pnrr complementare sisma gestiti dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, in collaborazione con il Comune di Sarnano e la Sassotetto srl che gestisce gli impianti sciistici, con una ripartizione della spesa che rispettivamente impegna il settore pubblico con l’80 per cento dell’investimento (29 milioni di euro erogati dal ministero per mezzo del Pnrr Sismi 2009 2016 fondo complementare) e il privato con il restante 20 per cento (7 milioni di euro dalla Sassotetto Srl). Il piano degli interventi si articolerà su più moduli: sviluppo, riqualificazione e caratterizzazione dell’offerta turistico-ricettiva, sviluppo dell’offerta di prodotti e servizi spa, benessere ed esperienze di spor; sviluppo, valorizzazione ed integrazione dell’offerta culturale ed ambientale, sviluppo e qualificazione del sistema infrastrutturale a supporto e un mirato piano marketing e di comunicazione al fine di un maggior sviluppo delle competenze e offerte dei servizi complementari. Nel complesso la nuova offerta turistica del comprensorio montano ha come aspetti principali l’enogastronomia, il turismo lento e naturalistico, la sicurezza e la tranquillità, l’artigianato e la manifattura, la cultura e l’arte, l’autenticità, le tradizioni.
Da sinistra Luca Piergentili, Francesco Acquaroli, Guido Castelli, Valerio Temperini
LA PRESENTAZIONE DELLE AUTORITA’ – Ad aprire gli interventi ieri pomeriggio è il sindaco di Sarnano Luca Piergentili: «Questo prima di essere un progetto è un sogno, è la prima volta che qualcosa viene condiviso con il territorio, siamo arrivati a questo dopo notti insonni ma crediamo che questo sia il futuro dei Sibillini. Con Montefortino e Ascoli Piceno abbiamo presentato un progetto da 101 milioni di euro, che si è classificato al primo posto. Dietro questa progettualità c’è un cambio di prospettiva per la nostra montagna, un investimento da 40 milioni di euro soldi che non si sono mai visti qua sinora. Le Marche puntano sul turismo della neve, otto comuni si sono uniti per formare un sistema turistico integrato della montagna». Ha preso poi la parola il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha affermato: «Vogliamo ricostruire questi territori, i tempi perché tornino ad essere vissuti sono lunghi, ma dobbiamo accelerare. Questo è un progetto importante per alzare il livello di competitività e attrattività turistica regionale, dobbiamo passare ad un’offerta turistica destagionalizzata che traina tanti filiere, quella dello sci, quella del paesaggio, quella enogastronomica. Abbiamo un patrimonio di cui essere orgogliosi lo dico anche ai giovani che vanno fuori regione dobbiamo dare loro l’orgoglio e la professionalità per rimanere qui, per invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne. Ci sono risorse che vanno spese per aggregazione, non per campanilismo». L’assessore alla ricostruzione Guido Castelli di nuovo ha denunciato come il caro materie prime stia rischiando di bloccare la ricostruzione: «Ci sono 9 milioni di turisti balneari ed un milione su Sibillini, bisogna lavorarci questa è una strategia articolata nelle parole borghi e montagna, coppia che trova un prima affermazione nel sistema del contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare l’area del cratere. L’idea è quella di creare un hub che fa da traino all’intero entroterra, nel segno della sostenibilità e del rilancio dei borghi. Vanno create le condizioni per destagionalizzare l’offerta turistica, in modo che un imprenditore veda in tali luoghi potenzialità utilizzabili». Castelli ha anche ricordato gli investimenti regionali per la Pedemontana Sarnano Amandola con prosecuzione nell’ascolano, per 100 milioni di euro. Sono intervenuti anche il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni, il professor Valerio Temperini della Politecnica delle Marche, che ha presentato un’analisi dell’offerta turistica locale. «La nostra società è coinvolta sin dal 2005 come concessionaria degli impianti e dei ristori invernali – ha detto l’architetto Andrea Silipo, presidente della Sassotetto Srl – un soggetto imprenditoriale privato che ha svolto e svolgerà un insostituibile ruolo di attivatore di processi di sviluppo condivisi. Da non tralasciare, inoltre, il fatto che l’arrivo sul territorio di risorse finanziarie di tale entità metterà in moto meccanismi virtuosi di nuovi investimenti privati da parte di operatori locali, piccole e medie imprese, commercianti e portatori di interesse».
Penso che tutte queste risorse non riusciranno a fare la salita fino in cima
I nostri politici come i cosiddetti v.i.p. americani sfruttano il collaboratore domestico messicano ma poi spendono una valanga di dollari per lo psicologo per il cagnolino.
Serve l'aeroporto a Pian di Pieca
Bello veramente, poi se uno si sente male se attacca
Praticamente il paesaggio di montagna trasformato in lunapark!
Che bella la montagna di plastica...
Tanti soldi che verranno spesi male e porteranno a danni irreparabili, ancora non si riesce a capire che chi sceglie Lentroterra marchigiano per le proprie vacanze lo fa per la genuinità di questo territorio e stiamo facendo di tutto per perderla
Ad associare una pista in Neveplast ed il bob su rotaia con turismo lento e sostenibile ci vuole coraggio.
Le buche le buche le buche nooo?
la montagna non è un luna park!
Povera montagna...
In pratica un luna park, mancano solo il tagadá e le montagne russe con la musica sparata a tutto volume
La ricostruzione no,?
Prima Macerata poi Sarnano, lobiettivo è fare i 4 Passi Marchigiani e quelli Dolomitici muti
Uno zoo?
ma perchè non rifate le case teremotate??? I soldi dei contribuenti spesi per cose effimere dove a guadagnare sono altri e non il contribuente.
Sono pienamente d'accordo
Luciano Brandimarti diglielo tu.. cavolo serve pista da sci di plastica?
Luciano Brandimarti hai pienamente ragione,ma sono soldi che la stato da x riqualificare questi posti ,se nn fai si riprendono i soldi. Quindi tanto vale farli, con la speranza che un domani le nostre case e i nostri luoghi valgano qualcosa in più
Francesca Zizi contenta tu!!!! a posto. le vostre case domani varranno meno di quello che vale oggi....quando quei centri saranno non funzionanti per mancanza di affluenza di persone e di turisti.....ci sono molti esempi in italia di villaggi creati per il cosidetto turismo godereccio......abbandonati a se stessi......In quale infrastrutture alberghiere eventuaalmente verranno ospitati dico cosi per esempio una comitiva di due pulman con una 80ntina di persone per un soggiorno di una settimana....
Luciano Brandimarti spero che nn sia come dici tu
Francesca Zizi tu spera...la speranza è sempre l'ultima a morire!
Facevano prima ad aprire una Disneyland
Luca Terence Tombesi avrebbero speso di meno.....i preso meno mazzette.
Io vedo solo borghi distrutti e tanto menefreghismo delle istituzioni! Invece di dare il 2% del PIL per inviare armi potevano tranquillamente darlo per ricostruire invece di parlare sempre al vento! P.s siamo stati domenica, persone splendide e gentilissime! Un panino ciaiscolo e pecorino 3 euro! Questa gente va tutelata e vanno rivalorizzati questi territori distrutti
NON L ENNESIMO SCEMPIO E MOSTRO ECOLOGICO.. VIE FIORITE, VIE ALBERATE, PARCHI, SUOLO SANO, DIDATTICA AMBIENTALE NON ENNESIMA CEMENTIFICAZIONE SCELLERATA IN UN MONDO FERITO DALLA PERDITA DI SUOLO FERTILE A RITMI ALTISSIMI
E ... in confronto alla pista da sci artificiale ...... Roba da matti .....
L'ennesima cattedrale nel deserto. Sono finiti gli anni settanta quando c'era fermento e turismo di livello. Sassotetto lasciata al suo destino e l'offerta di svago è insufficiente. Perché mai da Roma dovrebbero venire in vacanza in quei luoghi ?
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Interessante e positivo, hanno pensato a tutto meno che alla comunicazione, ovvero si può avere le migliori attrazioni ma vanno comunicate ai potenziali avventori e come ? Quali saranno le strategie di marketing ?
Sig Paggi, non si preoccupi, qualche cima verrà raggiunta sicuramente….
Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio!
Ma”la pista artificiale da sci” è la nuova pandemia?
E i soldi che lo Stato da per queste opere non sono sempre soldi nostri? Perchè allora non fare qualcosa di più costruttivo?
Io direi che prima mettiamo a posto la sanità regionale, le scuole, le infrastrutture per chi vive sul territorio, poi pensiamo al resto…non ho mai visto frotte e orde di turisti venire a Frontignano/Sassotetto come se fosse Madonna di Campiglio…mi piacerebbe che ripartisse il turismo nelle nostre montagne, ma vorrei evitare di spendere inutilmente soldi che graveranno sulle nostre spalle per decenni e riempire la montagna di ecomostri. Tra l’altro quella è tutta zona del Parco dei Sibillini e neanche un chiodo si può piantare a terra ma questo va bene?…mettiamo allora pale eoliche che almeno fanno qualcosa per l’ambiente!