di Gabriele Censi
Arrivano gli euro! I numeri sono importanti quelli elencati dalla squadra regionale che prosegue il suo tour di ascolto con i territori in vista della programmazione fondi europei Fesr e Fse 2021-2027. Parliamo di 1102 milioni di euro rispetto ai 625 del precedente periodo. E a queste risorse imponenti andranno aggiunte quelle del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Oggi pomeriggio sala piena al Politeama di Tolentino per la tappa in provincia di Macerata del presidente della Regione Francesco Acquaroli con l’assessore al Bilancio e alla Ricostruzione Guido Castelli e il Segretario generale della giunta regionale, Mario Becchetti. Tanti sindaci rappresentanti delle categorie sociali economiche e professionali hanno ascoltato la buona novella che è anche un’assunzione di responsabilità: «Mai come ora ci sono risorse ora servono progetti, – ha sottolineato Castelli – si cambia strategia con idee e piani definiti per ciò che è necessario per le comunità. Abbiamo trovato grande disponibilità a condividere e fare filiere, ed è una novità per la nostra Regione. Nel maceratese bisogna concentrarsi sui servizi per trattenere la popolazione delle aree interne».
Efficienza energetica, riduzione del rischio idrogeologico, economia circolare, mobilità urbana sostenibile: sono alcune delle linee d’indirizzo. «Le priorità sono il recupero del gap infrastrutturale – ha detto nel suo intervenuto Francesco Acquaroli – la competitività economica, la capacità di costruire una visione e un progetto che riporti ad essere centrale la nostra regione nelle dinamiche nazionali e internazionali. Ascoltare, fare propri e tradurre in risposte i suggerimenti dei territori per costruire il prossimo settennio di programmazione dei Fondi Europei per costruire insieme ai Comuni la nuova programmazione comunitaria 2021-2027, in una logica integrata e plurifondo con tutti gli strumenti che l’Europa mette a disposizione.».
Il saluto del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi è sulla ricostruzione, tra poco ricorrono i cinque anni dalle scosse che furono più distruttive per il Maceratese, con oltre 2200 edifici danneggiati a Tolentino il tema è ancora caldo: «Bisogna fare presto, è fondamentale per arrivare a conclusione di percorsi che altrimenti rischiano di creare uno spopolamento e un impoverimento di quello che è il valore assoluto dei nostri territori».
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