Rischia di costare cara la potatura di alcune querce: verbale da 8.500 euro dei carabinieri Forestali in arrivo dopo che i militari hanno accertato che nel taglio delle piante, avvenuto una ventina di giorni fa, qualcosa non andrebbe e parlano di una grave menomazione degli alberi. Di parere opposto chi ha tagliato le querce ed il proprietario che ha commissionato il lavoro e che aveva i permessi per procedere alla potatura. A occuparsi del taglio delle piante è stato un muratore, contattato per fare il lavoro in un terreno che si trova a Santa Maria del Rango, a Cingoli, lungo la strada comunale tra Grottaccia e Cingoli. Ad essere potate sono state due querce secolari e altre sette più piccole. I carabinieri Forestali, insieme a personale dell’Unione montana, hanno fatto un sopralluogo all’indomani della potatura, per vedere come gli alberi fossero stati tagliati. Per i Forestali le piante sono state danneggiate, da qui il verbale che prevede una sanzione di 500 euro per le querce piccole e 2.500 per ognuna delle due secolari. Il taglio si era reso necessario perché alcuni rami sporgevano sulla strada o erano secchi. Chi ha tagliato gli alberi ritiene di aver fatto un lavoro corretto, che i permessi c’erano e, in attesa della notifica della sanzione e di quanto in questa contestato, è pronto a fare ricorso.
(redazione CM)
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beh certo un muratore che pota le piante era sicuramente qualificato per farlo mah!
Le querce non vanno mai potate.
Se i forestali hanno contestato quella potatura una ragione ci sarà, difficile è ritenere che abbiano preso un abbaglio.
L’avere acquisito il permesso di potare non esime il proprietario dall’affidare il compito a chi ne ha la competenza e la capacità.