Una raccolta fondi per la famiglia di Jaspal Singh, il giovane padre di origine indiana morto mercoledì mattina mentre andava al lavoro in bici. Aveva solo 48 anni, da una settimana era riuscito a trovare un impiego sicuro dopo aver perso anni fa quello che aveva a Civitanova a causa di un infortunio. Jaspal, il cui corpo sarà cremato, aveva due figli piccoli, una bimba di 8 anni e un bimbo di 5. Con loro e la moglie, Devi Sita, viveva da un paio di anni a Tolentino. Il Comune ha deciso di aiutarli con una raccolta fondi. Una iniziativa lanciata dal sindaco Giuseppe Pezzanesi insieme ai suoi assessori e all’amministrazione. «Abbracciamo forte la famiglia – ha detto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – e in particolare siamo vicini alla moglie e ai due figli di questo nostro sfortunato concittadino. Siamo sicuri che la nostra Comunità saprà, ancora una volta, dimostrare tutta la propria solidarietà. Aiutiamo la famiglia di Jaspal Singh e dimostriamo loro tutta la nostra vicinanza, il nostro affetto e tutto il nostro buon cuore». Il 48enne mercoledì mattina è uscito di casa che era ancora buio. Ha preso la bici ed è partito verso San Severino, dove aveva trovato impiego. Ogni giorno doveva farsi 28 chilometri per lavorare. Un sacrificio che il giovane padre faceva per la sua famiglia. Ma lungo la strada, mentre saliva la provinciale che passa di fronte alle terme di Santa Lucia, un furgone lo ha superato. Forse è stato urtato, ma di fatto ha perso l’equilibrio ed è caduto battendo la testa. E questo gli è stato fatale. Singh è morto sul colpo.
Il Comune ha indicato come aiutare la famiglia. I versamenti si possono fare con la causale “Aiutiamo la Famiglia Singh” e utilizzando il nuovo iban del comune di Tolentino IT89 Q030 6969 2001 0000 0046 009 presso Banca Intesa, filale di Tolentino dove è funzionante la Tesoreria comunale.
(Gian. Gin.)
«Jaspal era finalmente felice: dopo tanti sacrifici aveva trovato un lavoro sicuro»
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Storia triste. Perché la morte è uguale per tutti, indipendentemente dalla nazionalità. Bellissima l’idea di aiutare quei bambini