di Laura Boccanera
Cinema all’aperto, omaggio a Federico Fellini e Alberto Sordi. Serata culturale con Evio Hermas Ercoli sui legami fra Civitanova e il regista de La dolce vita. E’ stata presentata questa mattina l’iniziativa ideata dall’Azienda Teatri per l’estate per poter continuare a fruire del cinema in tutta sicurezza. Per l’estate la sala del Cecchetti si sposta all’aperto nello spazio on air dei giardini del Balilla.
Fino a 200 posti di capienza e la voglia di ripartire. Una programmazione che è stata realizzata dai Teatri in collaborazione con l’associazione Arte di Anna Donati e con la Proloco di Maria Rosa Berdini. A sorpresa Hermas Ercoli, dopo la rottura di Popsophia con Civitanova sarà presente per una lectio dedicata a Fellini, tema che è anche nel cartellone di Popsophia. Una presenza che risuona come una provocazione, visti i cattivi rapporti tra giunta e TdC e lo strappo bruciante fra l’ideatore della manifestazione culturale e l’assessore Maika Gabellieri (leggi l’articolo). Ercoli però ha mantenuto ottimi rapporti con l’Azienda Teatri e sarà quindi presente con una serata a tema “Dolce vita”. Così come non è passata inosservata la presenza della Proloco e dell’associazione Arte e rimandi nel cartellone a “Il marchese del grillo”. I più maligni hanno visto infatti un accostamento con la polemica di qualche tempo fa quando l’assessore Gabellieri sul suo profilo Facebook postò lo stralcio video della celebre frase tratta dal film “io so io e voi non siete un…”. Ma il presidente Aldo Santori va avanti e guarda al futuro: «Dopo quattro mesi di lockdown ripartiamo, decisi e determinati – afferma – anche se il progetto e le idee non si sono mai fermate. Dal primo luglio riaprirà senza prenotazione anche la Pinacoteca, seguirà il cinema Cecchetti e la biglietteria del Rossini. Se le condizioni lo permetteranno abbiamo già in programma anche la stagione teatrale invernale».
Ad illustrare il programma dei film Michela Gattafoni del Cda: «Grazie a Banco marchigiano, associazione Arte e Proloco dopo la pandemia torniamo a sognare. Apriremo sette giorni su sette il cinema Cecchetti e due serate saranno all’aperto e gratuite con la celebrazione di due anniversari, quello di Federico Fellini e di Alberto Sordi (il martedì e il giovedì). Gli altri giorni della settimana invece andremo avanti al chiuso con i film che dovevano essere distribuiti nei mesi del lockdown e appena ripartirà la distribuzione da parte delle case di produzione apriremo anche il Rossini». La rassegna Cecchetti tra le stelle si apre il 7 luglio con Lo sceicco bianco e a seguire proietterà I vitelloni, La strada, La Dolce vita il 21 luglio, con incursione di Hermas Ercoli, La grande guerra, Otto e mezzo, il Vigile e chiusura il 6 agosto con Il marchese del Grillo. Tutte le proiezioni avverranno alle 21,15. L’ingresso è gratuito per il cinema all’aperto, stesso prezzo per le altre proiezioni, consigliata la prenotazione. Ma la rassegna si compone anche di una parte dedicata all’arte con l’esposizione di 9 opere a cura di Associazione Arte che saranno visibili all’ingresso del cinema Cecchetti. «Abbiamo dovuto interrompere i martedì dell’arte causa Covid – ha spiegato Anna Donati – però abbiamo deciso di realizzare una mostra sul tema della rassegna che ricordasse Fellini. Gli artisti sono Gianfranco Mascelli, Paolo Berti e Alfredo Celli. Le opere saranno presentate dal professore Andrea Diozzi». «Siamo felici di essere stati coinvolti in questo progetto – ha aggiunto Maria Rosa Berdini della Proloco – ripartiamo alla grande, il nostro scopo e coinvolgere. Per la rassegna ci occuperemo della logistica e della sicurezza».
Teatri Civitanova vs assessorato alla cultura «Sentiremo la mancanza di Popsophia»
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Bene, Aldo Santori con Michela Gattafoni, del coraggio dimostrato dopo la rottura dell’ assessesore con la Squadroni e Capodarca Agistinelli per forte incomprensioni organizzative.
Si riparte con il programma che si era iniziato a parlare 3 anni fa con il cda al completo, cinema all’ aperto e non solo, la collaborazione per Fellini di Hermas Ercoli patron di poposophia ci dice come la famiglia Ercoli con la direzione di Lucrezia Ercoli tenga ad essere presente a Civitanova, come tre anni fa tutto il cda ha lavorato per il ritorno….solo un assessore cieco, ignorante, autoreferende di si stesso sta distruggendo la cultura a Civitanova totalmente con intenzione di chiusura del teatro cinema Rossini, la lotta portata avanti dai tre del cda insieme agli impiegati e direttrice fa rimanere accesa la speranza che meglio si può fare anche quando spudoratamente si tolgono ancora denari….la vergogna non è patrimonio di questo assessorato, la prepotenza imperversa.
Lo vedo come un segnale di distensione verso la Gabellieri. Ha litigato con tutti e adesso tutti uniti non contro di Lei, ma per permettergli grazie al suo “ Forte Impatto” con Arte e Cultura, di riuscire ad organizzare qualcos’altro come aveva fatto raddoppiando il cartellone teatrale .Uno organizzato dalla base naturale organizzativa teatrale civitanovese e di cui purtroppo non si è potuto fare una comparazione con il suo, causa covid. Ha comunque l’occasione di ripetere con il suo estro, inventiva e attaccamento al suo ruolo di prima in tutto e soprattutto di tutti, come il suo sindaco “ tale e quale” e di cui, purtroppo è arrivata la “ ferale “notizia della sua uscita dalla Kermesse per la sfida all’”OK Regione”. Fa ancora più triste che, non gli dovrebbe essere nemmeno facile trovare un posticino come consigliere. Adesso tra noi possiamo dirlo, al massimo poteva consigliare quello che gli veniva suggerito dai Civici di cui anche lui fa parte seppur sindaco ma evidentemente non mi è chiaro il concetto e proprio non mi interessa . Certo ci fosse stato lui, avrei voluto vedere come avrebbe inserito gli altrui suggerimenti visto che i suoi , come sindaco non sembrano riscuotere molto successo. Ma quale successo? ma come scrivo….? Addirittura gli danno la colpa pure degli accoltellamenti sempre più frequenti in città, neanche fosse “ Vincé l’arrotino”. Comunque, dopo mesi in cui sembrava che sul suo nome..era il suo?… sembrava si stesse spaccando il centro destra ma poi probabilmente è semplicemente stata fatta la scelta più affidabile, soprattutto dalla Meloni che dopo mesi è riuscito a farsi dare il via libera da Salvini che anche lui mi sa che la sua “via “la vede sempre più sgombra e pertanto più veloce da percorrere. Però, le vie per Ancona sono finite, ma un miracolo od un grosso errore chiaramente non di natura divina ma umana, potrebbe anche accadere e allora lo so, dovrei tirare fuori il classico “ utile idiota “” di leniniana memoria ma non lo faccio perché non mi ricordo il motivo per cui ho iniziato a scrivere questo commento. Perché non ho niente da fare lo so già, aspetto ancora un po’ che l’aria rinfreschi.. sì, però devo essere sincero, il motivo sta in quella frase del Marchese del Grillo che si vorrebbe essere stata messa a bella posta. Non è assolutamente vero. La frase dice suppergiù: io so io e voi non siete un …Ma Lei, per quale motivo dovrebbe far parte della prima parte della frase e non essere come noi semplici, quelli che ci si incontra sempre nella seconda parte?
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_031a.html
L’idiota della locuzione utili idioti è un “idiota politico”: in origine, appena dopo la seconda guerra mondiale e per molti anni ancora, l’espressione (coniata da Stalin ma immediatamente fatta propria dagli anticomunisti) si riferì a coloro che, per ingenuità, finivano col fare gli interessi dei partiti di sinistra (e specialmente del Partito comunista), pur non militandovi.
Il termine “utile idiota” oggi è usato in senso più ampio per descrivere qualcuno che sembra essere manipolato da un movimento politico, un gruppo terroristico, un potere economico, indipendentemente dal fatto che si tratti di entità ispirate all’ideologia comunista.
Lo scrittore Edvard Radzinsky, nel suo libro “Stalin”, attribuisce l’espressione all’artista Jurij Pavlovič Annenkov, che riferì di averlo visto in alcune carte lasciate da Lenin….
Bruce Thornton, professore di Lettere classiche alla California State University di Fresno ha scritto:
«Lenin called them “useful idiots,” those people living in liberal democracies who by giving moral and material support to a totalitarian ideology in effect were braiding the rope that would hang them…
Ho letto con molta attenzione la spiegazione della Treccani che indica il signor Pavoni, in riferimento all’espressione “utili idioti”, e, sinceramente, la frase che mi ha colpito di più (oltre, ovviamente, a quella di Pavoni che dice di “coloro che, per ingenuità-e magari fosse solo per quello-, finivano col fare gli interessi dei partiti di sinistra, pur non militandovi) è stata quella che, alla fine del breve testo perfettamente esplicativo, afferma, riferendosi all’utile idiota, “chiunque agisce a vantaggio di altri…senza guadagnarci nulla”. Cordiali saluti, signor Pavoni e grazie della lezione. gv
Sì, Micucci, ma non ti pare strano che queste carte lasciate da Lenin non siano mai state pubblicate? e che solo un pittore non particolarmente osservante abbia potuto visionarle? Cosa valga poi la testimonianza di un latinista americano nostro coetaneo solo gli dei dei lettori di Telepiù lo sanno…
Pavoni giustamente quando non ci sono prove oggettive , ci si affida soggettivamente a chi all’epoca o anche oggi dopo aver analizzato, sentito, scambiato opinioni, studiato ecc. ecc.opta per l’utile idiota leninista. Poi se c’è chi preferisce l’idiota stalinista, e anche qui prove dirette ed inconfutabili non ce ne sono e tranquillamente lo fa. Però tu, generalmente , anzi sempre, scrivi solo per continuare a rompere i santissimi. E qui sbagli, anche se ti renderai simpatico a chi dice di pensarla come te e il caso pietoso che si è espresso soprastante lo dimostra. Ti appoggia più per trovare un’ancora di salvezza in questo mondo che lo ripudia in quanto gretto servo usato solo esclusivamente come idiota utile, ben conosciuto in zona, di quelli che ti vanno a prendere il caffè, le sigarette e per il proprio tornaconto e lui lo ha anche spiegato, lo fa. Si comporta miseramente anche quanto mi attacchi tanto che alla fine non si capisce più chi dei due fa la spalla. E datemi retta, non insistete più di tanto che con me ” se ce magni non ce vei ” nessun senso escluso.
…”La stanza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi” (perché non ne vale la pena). Luciano Ligabue.
Impara meglio gv.
ah, Micucci, sapessi quanto per me il tuo amore è migliore della vita… se ti rompo i santissimi è solo per darti materia di scrittura ingorillita, perché una primatologa, mia vicina, è molto incuriosita, interessata e divertita da questo raro tipo di scrittura che si imbufalisce ad ogni correzione in quanto ha per scopo non il pervenire al Vero e al Bene ma solo lo specchiarsi nella propria Apparenza che necessariamente deve essere fonte del Vero e del Bene.
Tu mi rompi i santissimi perché non hai neanche una vicina disposta a sentirti, sennò non staresti 24 ore davanti al display dove leggi notizie da tutti i siti più cretini esistenti.
Ti informo che su quest’ultimo tuo commento la primatologa si è scompisciata dalle risa fino a star male.
Speriamo non crepi.
…”Repetita (forse…) iuvant” “La stanza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi” (anche quello sarebbe tempo buttato via…). Luciano Ligabue.