Massimo Pizzichini, coordinatore comunale dell’Udc, scrive una «Lettera aperta al Sindaco Carancini, in qualità di massima autorità locale sanitaria, Presidente del comitato dei Sindaci dell’ambito territoriale socio-sanitario n.15 a far valere la propria autorità e autorevolezza nei confronti del direttore Sanitario dell’area vasta 3 Alessandro Maccioni».
« In questo particolare momento tutti i sindaci si preoccupano, giustamente e doverosamente, della salute dei cittadini – dice Pizzichini – Inviano messaggi ottimisti e consigliano di stare attenti, usare precauzioni, rimanere in casa. Con l’aiuto delle forze armate vigilano sul rispetto delle disposizioni dello Stato e della Regione per gli spostamenti all’interno e fuori le città. Hanno creato dei punti di ascolto e di aiuto per le persone anziane e per chi è solo. Cercano di far rispettare le regole dettata dai decreti nei luoghi di lavoro e vigilano per l’attuazione di queste, anche con sanzioni pecuniarie. In questi ultimi giorni ho letto tanti articoli su questo, multe di qua e di là.
Si è levato però anche il “grido silenzioso” degli operatori sanitari che non si vedono tutelati. Lavorano incessantemente, contro questa pandemia, rinunciando anche al loro riposo. Loro di chi sono cittadini?
Ognuno di loro ha un sindaco della propria città di residenza. Questi sindaci si rendono conto dell’attività che svolgono? Si rendono conto che debbono andare a far la spesa, aiutano i nostri familiari nei reparti Covid e No-Covid, svolgono il lavoro in Assistenza Domiciliare, ritornano nelle loro abitazioni col dubbio di non sapere se sono contagiosi per i propri cari?
Alcuni cercano una sistemazione alternativa per paura di contaminare la famiglia. Credo che ogni sindaco debba prendersi cura anche di loro, che sono cittadini alla pari di tutti gli altri. Penso che si debba tutelarli attraverso controlli nei luoghi di lavoro chiedendo rassicurazioni al loro datore di lavoro. Tutti i sindaci, primi responsabili civili della sanità del loro territorio, devono comprendere che proteggendo gli operatori sanitari, attraverso dotazioni di presidi di protezione individuale e facendo i tamponi al personale a rischio, proteggeranno tutti i cittadini. E’ doveroso intervenire oggi, domani sarà troppo tardi».
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