Il sindaco Fabrizio Ciarapica
«La tattica del Pd è a mio avviso chiara: tenta da giorni di spostare tutta l’attenzione sulla costruzione del nuovo ospedale alla Pieve di Macerata, ospedale di primo livello e contestualmente promette di mantenere i servizi esistenti negli ospedali periferici, cosa a cui nessuno crede più». Sono le parole del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica che ritorna sul tema ospedale, dopo il consiglio aperto di ieri a San Severino contro la determina 742 del Capodanno scorso. «Per Civitanova si continuano a dare rassicurazioni sul completamento dei lavori di ristrutturazione dei reparti di Allergologia Oncologia e Radiologia e sulla sostituzione dei primari mancanti – continua Ciarapica – mentre noi gli chiediamo conto dell’unità complessa di chirurgia d’urgenza e farmacia ospedaliera che sono state cancellate e della Tac di radiologia che funziona a settimane alterne e del telecomandato che non è in funzione da tre anni. Gli chiediamo anche conto dei concorsi per il primario ostetrico considerando il fatto che vi è un facente funzioni da quasi un anno e che il reparto ha effettuato circa 650 parti ed aggiunto nuove attività come il centro per l’oncofertilità ed il parto indolore nonché il bando per il primario ortopedico, vacante da diverso tempo e con un’attività traumatologica in aumento. Se è vero, come affermato dalla direzione AV3, che dal 2017 sono state avviate la guardia radiologica e pediatrica H24, è vero anche che è stato fatto con notevole carenza di personale, contravvenendo alla legge a tutela dei pazienti e degli stessi operatori. Inoltre, anche in carenza di organico, l’Unità di Chirurgia di Civitanova copre 5 turni settimanali a Recanati e di recente anche a Camerino».
L’ospedale Civitanova
Ciarapica annuncia la massima attenzione sul mantenimento delle promesse e ribadisce la necessità di annullare la determina relativa ai tagli delle unità operative dipartimentali. «A differenza di quanto sostenuto dal presidente Ceriscioli – aggiunge il sindaco – gli obblighi di adeguamento degli organici agli standard nazionali erano stati già rispettati e applicati a partire dal 2014 e fino al 2017 pertanto non vi era nessuna necessità di ridimensionare le strutture esistenti e depotenziare l’ospedale di Civitanova a favore di quello di Macerata. Quello che ci preoccupa è che il declassamento, oltre a far perdere l’autonomia gestionale delle risorse, avrebbe come rischio quello di provocare una diffusa demotivazione professionale nel personale medico, che sta già lavorando con carichi di gran lunga superiori alle mansioni e con spirito di sacrificio. Il depotenziamento lento ma continuo, inoltre, potrebbe portare l’utenza a disaffezionarsi e a cercare strutture private. Questa ipotesi deve essere assolutamente evitata affinché nel nostro ospedale ci sia continuità e la nostra città abbia tutti i servizi necessari per rispondere ai bisogni dell’utenza residente e non, che come dimostrano i dati, è in crescita esponenziale». Sull’argomento interviene anche Giovanna Capodarca Agostinelli presidente del Comitato provinciale a difesa degli ospedali pubblici: «Noi temiamo fortemente che la determina 742/19 sarà modificata in negativo. Non è possibile che le regionali condizionino così i primi cittadini di 20 Comuni. Nulla di concreto, solo parole al vento. Martedì 4 febbraio tutti i comitati della regione sono a protestare sotto Palazzo Raffaelo ad Ancona contro questo piano sanitario».
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Ogni tanto prende sei caffè tutti assieme, dice qualcosa di cui sono tutti al corrente senza che nessuno gli dica che sta parlando al trapassato remoto, poi convinto di aver scosso i suoi amministrati con notizie sorprendenti, ritorna alle sue sognanti meditazioni urbanistiche. Sono anni che Ceriscioli viene sottolineato come il miglior partner della sanità privata, che ha chiuso ospedali e reparti senza nessuna intenzione di smettere. I sindaci, già da un bel pezzo dovevano lanciarglisi addosso e il nostro poi che lo fa adesso perché sente odor di candidature regionali non è nemmeno credibile visto anche che il suo interesse dapprima più o meno annuale adesso sta accelerando. Ma ” accà nisciun è fess”..