Da sinistra, Pierluigi Pardo e Marco Ardemagni. Sullo sfondo, i primi minuti di Italia – Grecia
di Leonardo Giorgi
(foto di Fabio Falcioni e Andrea Petinari)
Pierluigi Pardo mattatore del sabato sera di Macerata. Per la penultima serata del festival Overtime, il telecronista e presentatore della trasmissione Mediaset “Tiki Taka” conquista le centinaia di persone arrivate in piazza Cesare Battisti per seguire il suo commento in diretta della partita della Nazionale contro la Grecia (vittoria 2-0 dell’Italia, aritmeticamente qualificata agli Europei di calcio 2020).
Pierluigi Pardo
Una “telecronaca” che in realtà si è trasformata in un vero e proprio show tra commedia e sport, grazie anche alla complicità e alla esperienza d’improvvisazione di Marco Ardemagni di Radio Rai, spalla perfetta del sornione Pardo. Tra imitazioni e riflessioni sul calcio passato e presente (tra cui un sondaggio sulla maglia verde indossata ieri sera dai nazionali), Pardo si dimostra animale da palcoscenico, strappando risate e applausi a più riprese nella gremita notte del centro maceratese. Dal momento fantacalcio («Stasera tifo Immobile e D’Ambrosio perché li ho a fantacalcio, l’importante è che non si facciano male») all’interazione col pubblico («Ecco, guardate quella coppietta che mangia tranquilla a quel tavolo…volevano passare una serata romantica invece devono stare a sentire Ardemagni»), Pardo trova il tempo anche di raccontare alcuni dei momenti più emozionanti della sua carriera. «La verità è che nella vita sono stato abbastanza fortunato sotto questo aspetto – sottolinea il giornalista -. Mi sono spesso trovato a commentare partite straordinarie, come il 6 a 1 del Barcellona sul Paris Saint Germain. Quando ti capita di assistere a qualcosa di straordinario come gli ultimi minuti di quella partita non puoi fare altro che lasciarti andare e restare nudo davanti quell’ondata di emozioni che ti arriva addosso». Sul lato partita, proiettata in diretta alle spalle dei due protagonisti, sono tanti i temi che si sono intrecciati durante i 90 minuti (più intervallo) del match. Uno su tutti, la preoccupazione di Ardemagni per il primo tempo dell’Italia. «Facciamo possesso palla – commenta il conduttore radiofonico – ma questa è la tipica partita dove si rischia la beffa, non riusciamo a fare gol». «Ma stai tranquillo – gli risponde Pardo -, questi nel secondo tempo sono stanchi e la vinciamo, vedrai». Neanche a dirlo: 63esimo e 78esimo, Jorginho e Bernardeschi. Tempo di festeggiare la qualificazione con selfie, autografi e un ringraziamento alla città: «E’ bellissimo essere qui a Macerata in questi ultimi anni – sottolinea Pardo -. Questa è la città dove ha vissuto mio padre, è un piacere essere ad Overtime».
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