Dopo quasi 30 anni si torna a cantare e festeggiare a Ussita per il giorno del Piantamaggio. L’appuntamento è per il 30 aprile, dalle 14 in piazza dei Cavallari fino alla mezzanotte. Quando, appunto, entrerà maggio.
Il “maggio” viene segnato per essere poi raccolto il 30 aprile
Rinasce così una delle tradizioni più antiche e comuni a molte montagne dell’Appennino. Il “maggio” non è solo un mese, ma un albero, solitamente un faggio, che viene scelto e poi tagliato e piantato al centro della piazza. La tradizione, che si era quasi persa anche prima del terremoto, a Ussita veniva portata avanti in passato dalle diverse frazioni, che si sfidavano in diversi giochi e soprattutto a piantare il “maggio” più alto e bello. Non mancavano dispetti reciproci, tanto che spesso il palo veniva vegliato in modo che nessuno lo tagliasse. Grazie al progetto dell’associazione Psyplus, coordinata da Actionaid, la tradizione riprende quindi quest’anno. Per l’occasione è stato ricomposto anche il canto tipico della festa, che verrà intonato dai presenti accompagnati da musica dal vivo. Il progetto è patrocinato dal Comune e vede la collaborazione della Pro loco, dell’associazione Casa e dell’Asur.
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