L’incendio alla Tontarelli (foto Giusy Marinelli)
Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato stamattina nello stabilimento Tontarelli a Castelfidardo. I capannoni dell’azienda, leader mondiale nella produzione di articoli in plastica per uso domestico, si trovano in via di via Giolitti e l’allarme è stato lanciato stamattina poco prima delle 5.45. Sul posto stanno lavorando le squadre dei vigili del fuoco di Ancona, Osimo, Jesi, Falconara e gli equipaggi con le autoscale di Ancona e Macerata. I lavoratori sono stati evacuati. Le fiamme sono partite dal magazzino contenente solo scaffalature con prodotti lavorati e semi-lavoratori, soprattutto piccoli contenitori in polipropilene da frigo, della vasta gamma del catalogo dei casalinghi, pronti ad essere caricati stamattina sui tir per le consegne. I primi ad accorgersi del rogo sono stati gli operatori della reception. Già secondo le prime stime i danni i danni sarebbero milionari. Era costata circa 3 milioni di euro solo l’installazione dell’impianto fotovaoltaico da 1 Mw sui 10mila metri quadrati del deposito. Pannelli solari andati completamenti in fumo.
La stessa struttura, composta da pannelli prefabbricati, è irrecuperabile e andra demolita. Per permettere le operazioni di soccorso le pattuglie della polizia locale di Castelfidardo e Camerano, tra i primo soccorritori hanno regolamentato il transito su via Giolitti dalla rotatoria di San Rocchetto, sulla Statale 16 e dall’imbocco della Direttissima del Conero. L’azienda, una delle più importanti della città con filiali anche all’estero, si trova infatti al confine con il territorio comunale di Camerano e Osimo Stazione, vicino all’A14. Via Giolitti, per molti mesi è stata intransitabile dopo il crollo del cavalcavia 167 nel 2017, che ha provocato la morte dei coniugi Diomede. Nel 2006, i depositi della ‘Tontarelli erano stati colpiti dall’alluvione che aveva messo in ginocchio l’area a sud di Ancona.
“La situazione è sotto controllo – ha scritto poco fa Roberto Ascani, sindaco di Castelfidardo – . Non ci sono feriti o vittime e questa è la notizia più importante. In attesa dei rilievi sull’aria si consiglia di rimanere in casa e tenere le finestre chiuse”. Un invito esteso ai propri concittadini anche dai sindaci di Osimo e Loreto, Simone Pugnaloni e Paolo Niccoletti. A causa del vento, la nube si starebbe spostando verso sud proprio nei Comuni di Loreto, Osimo e Porto Recanati. Per rilevare eventuali polveri nocive, sul posto opereranno per tutta la giornata i tecnici dell’Arpam. Nel pomeriggio, a fiamme spente, è atteso un nuovo sopralluogo dei vigili del fuoco che stamattina hanno ispezionato il luogo (non dall’interno dove la temperatura superava i 1000 gradi centigradi) con l’ingegnere Rodolfo Odorado tra i primi funzionari giunti sul posto. Il magistrato incaricato di coordinare le indagini dei Carabinieri della compagnia di Osimo e del Noe, è il Pm Rosario Lioniello che al momento escluderebbe l’ipotesi dell’incendio doloso. Il rogo potrebbe essere stato innescato da un corto circuito dovuto al malfunzionamento dell’impianto elettrico presente nel deposito. Per domare le fiamme i vigili del fuoco hanno scaricato sulle fiamme quasi 4 tonnellata di acqua attinta dalle bocchette collegate all’acquedotto e predisposte dall’impianto anticendio dell’azienda oltre ai carichi delle autobotti da 100 mc riempite almeno due volte in mattinata. Nel pomeriggio i vigili del fuoco acquiranno le immagini della videosorveglianza e della centralina antifumo che permetteranno di individuare il punto di origine del fuoco.
(servizio aggiornato alle 12.20)
(redazione Cronache Ancona)
(foto Giusy Marinelli)
(foto Giusy Marinelli)
(foto Giusy Marinelli)
(foto Giusy Marinelli)
Quella è plastica bruciata ovviamente , aria buona.
Ho letto poco fa. Sarà doloso?
Ci capita una dietro l,altra! Per stare tranquill
La puzza se sente anche a Civitanova. Plastica e prodotti chimici che bruciano . Evviva la salute . Non ce scampo. Siamo la razza più vergognosa di questa terra. Meritiamo autodistruzione
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Per il giro d’affari che ha la Tontarelli non vedo il motivo dell’incendio doloso…come ha scritto qualcuno…vediamo come vanno le indagini prima di giudicare inutilmente..a mio avviso
…no, di sicuro l’incendio non è doloso, come lo è invece quello di Parigi, doloso di sicuro, anche se risultasse “solo” un incidente. gv
Vallesi,a Notre Dame il primo attentato lo ha fatto lo stato. Poi Macron piange con tutti i francesi. La verità, quella che finora si può accertare perché già accertata era che la cattedrale cadeva a pezzi e che dopo varie richieste ho sentito stamattina gli erano stati accordati 2 milioni per i restauri. Con la stessa cifra a Civitanova ci costruiscono un buco e mezzo sotto la ferrovia ed esclusivamente pedonale come successo nell’amministrazione Corvatta, Io il buco non ci sono mai andato a visitarlo ma non credo che sia a due piani con scale mobili bar e negozi vari. Ritornando a Notre Dame leggi quest’articolo del 2017.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/notre-dame-cade-pezzi-francia-non-fa-niente-salvarla-1470599.html
Siamo felici che la BCE abbia deciso di partecipare con propri fondi alla ricostruzione di Notre Dame, dopo aver fatto la stessa cosa per L’Aquila, per S.Maria di Collemaggio… no… aspetta…
Signor Micucci, perfettamente d’accordo, è anche per questo che ho commentato in quel modo. gv
…ah, Micucci, dimenticavo: il famoso buco di cui parlava Lei, sarà mica il famoso buco nero fotografato pochi giorni fa dagli scienziati..perché allora il discorso potrebbe cambiare..eh!! p.s.: ..e poi non sia mai che i francesi perdano la loro laicité té té té, nel ricostruire o restaurare una chiesa, anche se è tra le più visitate (e quindi redditizie e non solo per la chiesa..) d’Europa, molto meglio costruire magari qualche moschea, lì, di sicuro, la laicité non si perde, no no, lì la religione diventa legge dello stato e quindi…”liberté egalité souttomissé”!!
…signor Pavoni, pare che già da ieri le “donazioni” fossero arrivate a 600 milioni, credo proprio più che sufficienti per ricostruirla nuova, la chiesa, quindi la bce (beceri ca.co. europei) potrebbe anche esimersi dal..partecipare e quei soldini, magari, indirizzarli altrove, ma si sa, le vie del Signore, e dei “signori”, sono infinite!! gv