Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli
«Nessuna riduzione del personale in sanità nelle Marche per il 2019». E’ quanto dichiara il governatore Luca Ceriscioli, che assicura il mantenimento degli stessi dipendenti dell’anno scorso, ovvero 14.207 dei quali 3.521 in servizio nell’Area vasta 3. «E’ anche bene ricordare che nel 2015 quando abbiamo iniziato il nostro percorso – aggiunge Ceriscioli – la spesa del personale in sanità era pari a meno 17 milioni, rispetto al tetto del 2020 (614 milioni). Noi abbiamo invertito il corso e siamo arrivati, anzi, a sforare di 4 milioni, avendo prodotto un investimento sul personale di 21 milioni. Questi sono numeri chiarissimi che ci dimostrano come la giunta regionale abbia messo risorse e creduto nella più forte azione mai fatta per la sanità pubblica. Dall’inizio della legislatura abbiamo investito 200 milioni in macchinari all’avanguardia, abbiamo assunto 1200 professionisti per garantire un’assistenza di grande qualità in termini di attività, operatori messi in campo e tecnologie disponibili. Una operazione che ci ha permesso di ridurre anche la mobilità passiva». Il presidente della Regione parla quindi del rapporto col privato nella sanità. «Di fronte a un così ampio e forte impegno sulla sanità pubblica – spiega – risulta evidente che il ruolo del privato sia circoscritto a complemento dell’attività pubblica, solo ad integrazione di alcuni servizi. Nella nostra azione si inserisce la riforma del governo che finalmente ci garantisce la flessibilità sulla spesa. Questo ci permette di non dover rientrare come era invece previsto da un tetto che è nazionale e che quindi non dipende dalla Regione. La proposta di modifica del tetto è in conferenza delle regioni e, grazie al fatto che noi abbiamo i conti in equilibrio, avremo diritto a quei 4 milioni che ci mancavano: quindi garantiremo tutto il personale che abbiamo in servizio. Pertanto, non ci sarà nessuna riduzione nelle Aree vaste, anzi stimiamo che grazie ai 4 milioni di flessibilità, alla fine del 2019, potremo contare su qualche professionista in più per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Nei primi giorni di aprile incontreremo le organizzazioni sindacali per un confronto».
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Devo scoprire chi è che gli scrive i discorsi e sapere perché lo fa!
Quindi farà i concorsi per rimpiazzare coloro che vanno in pensione. O no?
Non è solo il personale che bisogna guardare, ma i servizi che si danno. Basta con la favoletta che abbiamo una delle sanità migliori al mondo, forse una 15ina di anni fa poteva anche essere, ora non più. Anche per “attaccare” un cerotto o fare un iniezione bisogna passare per il cup con mesi di attesa. In aggiunta, perdita di umanità a mio parere da parte dei medici, ognuno pensa per il proprio camice(egoisticamente parlando). Ci vogliono far credere che Cristo è morto di freddo.