Via le deleghe all’assessore:
«Non c’è più condivisione»

USSITA - La decisione riguarda Noemi Orazi, a spiegarne le ragioni il sindaco Marini. Polemica da parte della Pro loco. Il 16 dicembre si affronterà anche questa questione in un incontro pubblico

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Noemi Orazi

di Federica Nardi

A Ussita sono state revocate le deleghe all’assessore Noemi Orazi. La scelta è stata comunicata oggi tramite pec alla diretta interessata e anche sulla pagina istituzionale del Comune. Orazi era entrata in carica a marzo, con l’elezione dell’attuale sindaco Vincenzo Marini Marini. Le sue deleghe riguardavano i Servizi sociali e il Turismo. Settori che, fino a nuova nomina, resteranno in carico al sindaco. Alla base della scelta «la mancanza di condivisione», spiega il sindaco. 

«Sapevo della scelta già da una settimana – dice Orazi -. Non ho bisogno del titolo (e sono stata la più votata), per aiutare il popolo. Non mi è piaciuto il modo perché volevo incontrarlo di persona e non ho potuto per impegni e stamattina mi sono ritrovata la comunicazione su Facebook». Ad attaccare l’amministrazione per la decisione anche il capogruppo della minoranza Giovanni Marronaro e Rossella Orazi, sorella dell’assessore e vice presidente della Proloco: «Noi cittadini votanti vorremo sapere il vero motivo di questa decisione. Perché “mancanza di fiducia”, ci sembra un po’ poco».

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Vincenzo Marini Marini, sindaco di Ussita

A spiegare le ragioni è il sindaco Marini:  «La priorità adesso è ricercare la massima condivisione, anche nella squadra dell’amministrazione. Cosa che con Orazi non c’era – spiega il sindaco Marini -. Tra l’altro noto che la scelta è stata contestata con reazioni estremamente aggressive e negative da parte della Proloco, che io ritengo un elemento essenziale per Ussita (Marini si riferisce a uno scambio di commenti avvenuti nel profilo social del Comune, ndr). Comune e Proloco, in un momento così drammatico, devono collaborare. Di fronte a queste reazioni penso che potrei non essere adatto a fare il sindaco per due ragioni. La prima è che purtroppo non ho un approccio politico, parlo molto chiaro e senza troppe mediazioni. La seconda è che questa estrema contrapposizione nella comunità presuppone un lavoro di confronto continuo e quindi una presenza fisica che io non sono in grado di garantire. Io sto lì se servo a Ussita, se non servo o sono un problema mi tolgo, perché per me è primario il bene della comunità». Anche per chiarire i profili della sfiducia all’assessore, si terrà un incontro pubblico con la popolazione il 16 mattina, alle 10,30, nella Casetta Ruggeri accanto all’area commerciale della piazza di Ussita.

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