Tassa rifiuti non pagata dall’Asur, l’assessore al bilancio di Civitanova Roberta Belletti spiega che i 500 mila euro oggetto dell’indagine da parte della Guardia di finanza non sono stati inseriti tra i crediti dell’Ente: «l’accertamento tributario Tarsu dell’Asur riferito agli anni 2006-2012 del valore di circa 481 mila euro non risulta inserito nell’accertamento contabile dei crediti iscritto nel 2016 e nemmeno negli anni successivi». La vicenda aveva suscitato una vasta eco e alimentato preoccupazioni in ordine alla stabilità dei conti del bilancio comunale qualora quei soldi che non verranno mai introitati dal Comune fossero stati inseriti a bilancio tra i crediti esigibili. La Belletti spiega invece che non è così: «Il credito al 31 dicembre 2016, era decaduto in quanto non seguito dalla notifica dell’ingiunzione fiscale entro i termini previsti dalla legge e pertanto nel 2017 la nuova amministrazione e il nuovo Cda, trovandosi di fronte a questo problema sorto in precedenza, non ha potuto far altro che sottoporre la questione ad un legale e notificare nei confronti dell’Asur un nuovo avviso di accertamento per le due annualità Tarsu 2011 e 2012 ancora non prescritte dell’originario accertamento tributario per un importo pari a circa 93mila euro. All’accertamento tributario notificato dalla Civita.s non è seguita alcuna registrazione contabile tra i crediti del 2017 né successivi in quanto l’avviso è stato impugnato dall’Asur e quindi non è divenuto definitivo. L’entrata relativa alla Tarsu riferita a tale periodo non è stata indicata tra le entrate e quindi non ha finanziato quote di spesa. Si evidenzia inoltre che l’Asur che ha impugnato anche l’avviso di accertamento riferito alla Tari ordinaria 2015 ha recentemente provveduto al pagamento delle annualità 2013-2014 per un importo complessivo di circa 177 mila euro.
Indagine della Finanza sulla Civitas, buco di 500mila euro: in arrivo segnalazione a Corte dei conti
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Sostengo che la Tarsu è una tassa ingiusta perché calcola i metri
di una abitazione e non le persone che producono il materiale oggetto della tassa. Ma detto questo, che mi sembra che così funzioni, qualcuno può spiegarmi perché l’ Asur non è iscritta tra i debitori, non paga e nessuno dice niente nel senso che niente succede. Non dico nemmeno che se tutte le Asur non pagassero le Tarsu, meglio per i cittadini, se nessuno pretenderebbe che in un modo o nell’altro la tassa venga comunque evasa ma non fuggita a loro spese come se non tutto, tanto, forse troppo ha questo rispettoso iter. Sento di gente perseguitata, inseguita, braccata da bollette insolute di somme piccole ma esagerate lo stesso e all’Asur, manca che chiedano scusa solo per aver pensato che avrebbe dovuto pagare la Tarsu, parolaccia che indica la tassa sui rifiuti.