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Il memoriale di Silvia Squadroni
Mail, messaggi e whatsapp:
«Se mi smentite li do alla magistratura»

CIVITANOVA - L'ex presidente dei Teatri consegna una vasta documentazione sulla ricostruzione dei fatti che hanno portato alle sue dimissioni: «Bassa manovra di cecchinaggio contro di me, ignobile tradimento dal cda che prima firma un documento e poi costretti alle dimissioni tentano di distruggerlo. Ho tutto in mano io».

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L’avvocato Silvia Squadroni ex presidente dei TdC mostra la mole di documenti archiviati

 

di Laura Boccanera

«Quello del cda dei Teatri di Civitanova è un ignobile tradimento, il tempo e la storia ci diranno come i 3 consiglieri di Vince Civitanova siano stati convinti a tradire, loro stessi prima che me, sono certa saranno rinominati». Mette una pietra tombale sulla vicenda l’ex presidente dei TdC Silvia Squadroni che questa mattina in un incontro ha voluto mostrare una serie di corrispondenza, messaggi whatsapp e materiale a conferma delle sue parole. C’è rammarico soprattutto per coloro che dapprima coesi e vicini nel criticare l’operato della giunta, poi hanno voltato le spalle dopo minacce e processi interni alla lista civica. La Squadroni ripercorre gli eventi: «Lo faccio per legalità, per spirito di verità, perché non voglio essere oggetto di un’interrogazione come successo a Francesco Centioni. Ho sempre lavorato solo per difendere l’azienda e il compito che mi era stato dato, non c’era né lesa maestà né volontà di attaccare l’amministrazione». Da quanto racconta la Squadroni a scoperchiare il vaso di Pandora sarebbe stato il diniego della presidente a realizzare il piano sicurezza per il Carnevale dopo che già l’assessorato aveva organizzato tutto l’evento. Ma la Squadroni ne ha anche per i consiglieri che hanno inviato il comunicato di solidarietà al sindaco: «di unitario c’era poco visto che esponenti della stessa maggioranza mi hanno manifestato il proprio appoggio disconoscendo quel documento e sottolineando di non aver firmato nulla nonostante siano stati inseriti nella lista». Ma nel ripercorrere gli eventi la Squadroni riparte dalle mail inviate a sindaco e assessore a partire da novembre con le quali si chiedeva e sollecitava di fornire istruzioni in merito a budget e gestione degli eventi che l’azienda aveva in carico: «Nessuno ha mai risposto a queste mail – dice la Squadroni – da subito l’assessore si produsse in una serie di condotte finalizzate a spogliare l’azienda che presiedevo, ho cristianamente sopportato sperando in un intervento del sindaco al quale confidai le perplessità mie e del cda».

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Una foto dei mesi scorsi di Silvia Squadroni con il sindaco Fabrizio Ciarapica

Tutto questo fino all’incontro del 24 gennaio quando la Gabellieri – nella ricostruzione della Squadroni – convocò un incontro nel suo ufficio per discutere degli eventi: «in quella riunione impose l’assunzione in carico all’azienda del Carnevale da lei stessa organizzato e visti i tempi e visto che era il solito pacchetto preconfezionato che l’assessore passava all’azienda anzichè programmarlo insieme mi rifiutai. La Gabellieri rispose con toni animati e che il budget dell’Azienda andava ridimensionato a favore dell’assessorato. Ma il sindaco rispose sempre e solo “la Gabellieri è intoccabile è il miglior assessore che ho”». A far precipitare gli eventi la riunione di Vince Civitanova con l’azienda Teatri del 7 febbraio a cui intervennero vicesindaco, sindaco, assessore alla cultura e addirittura dirigenti e impiegati comunali: «pensavo fosse una riunione politica e invece l’assessore sciorinò cifre e dati di un bilancio non attuale con mal celata  veemenza e dichiarò che Futura non si sarebbe mai tenuto per scelta politica a favore di Popsophia, poi disse di voler tenere aperto il Rossini solo il fine settimana, di essere delusa che l’azienda non avesse preso in carico il Carnevale e di voler affidare le iniziative a carico dell’Azienda all’Amat. Il cda in quell’occasione fu forte e coeso fortemente critico verso l’operato dell’assessore che voleva esautorare l’azienda a biglietteria. Nel frattempo arrivò la pec del sindaco che annunciava trasferimenti all’azienda per 850mila euro a fronte di 1 milione e 100 richiesti per gli eventi che avevamo in carico». E’ a questo punto che i rapporti tesi arrivano sulla stampa: dopo il botta e risposta il sindaco incontra prima la consigliera del cda Michela Gattafoni che aveva con sè un documento firmato da tutti i consiglieri di piena fiducia al presidente e poi la Squadroni con la quale decide di prendere qualche giorno di riflessione: «Ciarapica non l’ho più sentito e ignoravo anche che la Gattafoni non consegnò nè protocollò la lettera al sindaco e che la sera stessa nella riunione di Vince Civitanova il consigliere Aldo Santori subì un attacco durissimo da parte dei consiglieri comunali Rossi e Belletti i quali lo bollavano al pari di Michela Gattafoni e di Fabiola Polverini di tradimento verso la lista. Fu lo stesso membro del cda a dichiararlo dicendosi pronto a subire l’epurazione – continua la Squadroni – e ignoravo anche che sabato 24 febbraio i 3 consiglieri erano stati indotti alle dimissioni e che la Gattafoni aveva insistito con la consigliera Capodarca per distruggere la lettera sottoscritta da tutto il cda. Purtroppo quella lettera io ce l’ho, è a disposizione di stampa e magistratura qualora qualcuno voglia smentire le mie parole. Sbugiarderò tutti i registi e gli autori di questa bassa manovra di cecchinaggio contro di me. Me ne sono andata prima, dopo aver compreso il prezzo del tradimento e la pochezza di taluni soggetti i quali pur di apparire o mantenere non esitano a schiacciare voci di dissenso». 

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