Da ieri tutte le attività italiane di Cementir Holding, che comprende anche la Sacci Cementir con il cementificio di Castelraimondo, sono passate definitivamente in mano ad Italcementi, che è divenuta proprietaria di cinque cementerie a ciclo completo e due centri di macinazione, oltre alla rete di centri e impianti di calcestruzzo attivi in Italia, dopo aver pagato un corrispettivo di 315 milioni di euro. A dare il via libera all’acquisto era stata, lo scorso novembre, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con la prescrizione di dover cedere a sua volta alcuni impianti, come specificato in una nota di Cementir Italia, dopo il sì all’acquisto. «Italcementi sarà tenuta, dopo la chiusura dell’operazione, all’adozione di alcune misure correttive strutturali, consistenti nella cessione di alcuni impianti, e di misure comportamentali. Italcementi sceglierà gli impianti da cedere tra quelli identificati dall’Agcm, che ha delineato precise combinazioni tra loro alternative. Il tutto, secondo tempi e modalità ben definiti», si leggeva nella nota Cementir Italia. Resta da vedere che fine farà la cementeria di Castelraimondo, unica delle Marche, inattiva per la crisi industriale, ma dotata di una cava da cui estrarre materiale per il cemento, almeno fino al 2039. «Gli asset di Cementir Italia e delle società interamente controllate Cementi Sacci e Betontir andranno ad aggiungersi alla struttura industriale Italcementi fino a oggi formata da 6 cementerie a ciclo completo, un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti», si legge nella nota stampa di Italcementi. «La giornata di oggi segna una tappa storica per la nostra società –ha affermato Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi -. Per la prima volta dopo molti anni, torniamo a crescere in Italia, consolidando ancora di più la nostra leadership nel mercato italiano dei materiali per le costruzioni e riaffermando il ruolo di primo piano di Italcementi nel panorama industriale nazionale». Sulla scelta di quali stabilimenti tenere si legge nel comunicato stampa: «L’ operazione è stata approvata a novembre dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha posto alcune condizioni riguardanti la cessione di alcuni impianti. Le scelte a tale riguardo saranno definite entro i prossimi 5 mesi». Italcementi fa parte del gruppo tedesco Heidelberg cement group.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati