(Foto e video di Federico De Marco)
Ridurre i costi di luce e gas grazie a gruppi di acquisto tra imprese e alla messa in concorrenza dei fornitori del servizio. E’ il Progetto Energia, che offre agli aderenti vantaggi sulle forniture di energia elettrica e gas oltre al monitoraggio mensile delle bollette, ed è stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio nella sede Cna di Civitanova, riscuotendo grande interesse da parte delle imprese.
“Il Progetto, possibile grazie alla collaborazione con la Cna di Forlì – Cesena, ha destato interesse in particolare nelle imprese dei settori ristorazione, meccanica, produzione e lavorazioni alimentari. Abbiamo già incontrato alcune aziende – commenta Michela Rossi, referente del Progetto Energia di Cna di Macerata – che hanno dato l’adesione al prossimo gruppo di acquisto per l’attivazione del servizio”.
Ha spiegato il presidente Giorgio Ligliani: «Mettiamo in concorrenza i fornitori di energia unendo gli imprenditori. Così otteniamo prezzi migliori». Parla di riduzioni fino al 30% il direttore Luciano Ramadori: «Si ottengono con con gare online mensili. Tutto con la consulenza della Cna. Si arriva a un risparmio di 5mila euro l’anno. Non si parla di convenzioni ma di messa online di proposte concrete». I numeri parlano chiaro: nell’arco di 24 mesi Cna Forlì-Cesena ha assicurato alle imprese un risparmio complessivo di oltre 1,2 milioni di euro sui costi energetici, attraverso la logica del gruppo d’acquisto, che permette di spuntare prezzi molto più bassi grazie alla competizione tra fornitori sul mercato libero, sia per quanto riguardo l’energia elettrica che il gas.
Partecipando con Cna alle aste telematiche, i risparmi per le aziende arrivano fino al 30%, tanto che il 98% degli aderenti ha rinnovato il contratto. Rispetto ai quantitativi complessivi, sono 800 i punti di fornitura (contatori) seguiti da Cna, per un totale di 30 Gigawatt/ora di energia elettrica e 3 milioni di metri cubi di gas. I dati presentati recentemente dall’Osservatorio Energia di Cna Nazionale dimostrano l’attualità di questo servizio: le imprese italiane pagano fino al 45,4% in costi energetici in più rispetto ai colleghi europei, con un’incidenza del prelievo fiscale in assoluto più alto d’Europa. Si rivela quindi molto difficile per le nostre pmi essere competitive sui mercati internazionali con questo gap all’origine.
risparmio rispetto a cosa? se al periodo precedente, sono 5 anni che i mercati scendono...
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