OviCash, rapper “incatenato”
per dimostrare che nulla è impossibile

LA STORIA - Ovidiu Manolachi, musicista di Cingoli, costretto su una sedia a rotelle, scrive testi sprezzanti, carichi a volte di speranza, a volte di dolore e altre volte di rabbia, molto apprezzati dalla comunità rap del territorio

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La canzone

 

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Ovidiu Vasile “OviCash” Manolachi

 

di Leonardo Giorgi

Non lascerò che la mia prova mi schiacci, non prenderò dalla vita solo schiaffi. Sono più unico che raro, non conta solo l’apparenza: dentro di me il ruggito di un giaguaro. Questi sono solo alcuni dei versi più belli di OviCash, 20 anni, scrittore di testi rap di Cingoli. Delle vere proprie poesie che assumono un significato ancora più profondo quando si conosce l’autore, all’anagrafe Ovidiu Vasile Manolachi. OviCash è afflitto da una malattia che lo costringe su una sedia a rotelle e che gli impedisce l’uso della parola e il movimento completo degli arti e dei muscoli. Ma mentre il suo corpo è, come recita il testo di un suo pezzo, “incatenato”, la mente del rapper (o, per usare il gergo del settore, il “flow”) è un fiume in piena. I suoi testi sprezzanti, carichi a volte di speranza, a volte di dolore e altre volte di rabbia, sono così tanto apprezzati dalla comunità rap del territorio che molti artisti, come si può ascoltare sul suo canale Youtube, hanno voluto cantare le parole di OviCash. Perchè i suoi testi, paradossalmente, risultano universali ed emozionanti a prescindere dalla malattia del ragazzo.

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OviCash insieme alla mamma

 

«La mia passione per il rap – racconta OviCash – è iniziata quando ho sentito per la prima volta “Out of my way” di Gemitaiz nel 2010 e da quel momento non ho potuto farne più a meno. Francamente considero i rapper tutti più o meno allo stesso livello, ma se devo scegliere, scelgo Gemitaiz, Emis Killa, GionnyScandal e Diluvio». Da lì, il passo alla scrittura è stato breve. «Ho scritto le mie prime strofe da 13 anni in poi, usando parecchi account Yahoo. A 17 anni, il mio primo testo completo». Quali sono gli argomenti di cui scrive OviCash? «Dipende dal mio stato d’animo visto che non sono rapper, ma un Mc (il “master of ceremonies”, ovvero l’artista che si dedica soprattutto al freestyle ndr). Il mio obiettivo sta nel far capire alla gente che niente è impossibile e dare un incoraggiamento a chi è disabile fisicamente come me di seguire i loro sogni perché nella vita non si sa mai cosa può succedere. Perciò questo rappresenta un grande stimolo». Un viaggio che lo ha portato a inserirsi bene con i rapper del territorio. «Il rapporto che ho con i miei amici artisti è di pura fratellanza anche se non li ho mai visti dal vivo – sottolinea OviCash -. Non mi è mai sfiorata l’idea di fare altri generi musicali, poiché l’hip-hop mi permette di dare il 110%». Tanto che lo stesso Ovidiu non ha una sua canzone preferita, gli piacciono tutte allo stesso modo «perché ogni volta che compongo qualcosa ci metto veramente l’anima». Una vita caratterizzata dal rap, ma non solo. «Le mie altre passioni sono il calcio e le donne – conclude sornione -. Okay, questa me la potevo risparmiare».

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Uno dei loghi usati da OviCash



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