di Gabriele Censi
“Sarà il modo in cui ricostruiremo le zone colpite dal sisma in centro Italia a dirci che idea di Paese abbiamo. Il terremoto, al di là di tragedie ed emergenza, può essere anche opportunità di cambiamento per il territorio, ma serve progettualità e visione. Serve tenere insieme le comunità e il tessuto produttivo. La banda larga deve arrivare per prima nel cratere”. Così conclude il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci il seminario estivo a Treia. Evocando due novità sopravvenute rispetto alla discussione dello scorso anno: il cigno nero, ovvero il terremoto citando la metafora del filosofo Nassim Nicholas Taleb e Trump che paradossalmente “può creare effetti positivi per l’Europa”. Sul tema dell’area colpita il riferimento è ai beni culturali: “Il loro ripristino può essere un volano per far ripartire l’economia di queste comunità con uno sguardo rivolto al futuro. E’ di grande importanza che, per 10 anni, la quota dei beni culturali dell’ 8 per milledello Stato sarà destinata al ripristino del patrimonio storico artistico danneggiato dal sisma; una misura per cui mi sono battuto a lungo. Altro importante contributo dal sismabonus che prevede fino all’85 per cento di credito di imposta per i lavori di messa in sicurezza degli edifici. Una misura che si affianca a credito di imposta per ristrutturazioni ed ecobonus che nel 2016, secondo un recente rapporto di Symbola e Cremse, hanno generato 28,2 miliardi di euro di investimenti e 419mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Contribuendo ad una nuova edilizia di qualità”. Realacci ricorda poi la legge di cui è primo firmatario sui piccoli comuni: “Un’occasione per difendere la nostra identità e proiettarla nel futuro”.
Assente per il traffico dovuto ad un incidente il ministro Delrio che manda un messaggio ironico sullo stato delle strade italiane: “Questo paese non ha un ministro serio (leggi). La tavola rotonda “Il senso dell’Italia per il futuro” nella giornata di chiusura del Seminario Estivo, moderata dalla giornalista del Sole24Ore, Lina Palmerini, è iniziata con il saluto di Giuliano Bianchi presidente della Camera di commercio di Macerata che ha invocato il coraggio dei politici: “Firmate gli atti che danno il via alla ricostruzione, bisogna passare dalle parole al fare”. Su Symbola lancia l’allarme per la nuova edizione: “La riforma camerale mette a rischio questa lodevole manifestazione”. Ridimensiona il pericolo Realacci che spera di continuare a Treia: “Ma in tanti ci hanno chiesto di ospitarla”.
Poi la sintesi dei 5 giorni di lavori da parte di Aldo Bonomi, direttore di Aaster, che ha ricordato i temi affrontati, la “via della seta”, il “dov’era come sarà” riferito al sisma: “il senso dell’Italia per il futuro c’è, ed è ripartire dallo sviluppo senza fratture di Giorgio Fuà”. Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente chiede di cambiare anche al proprio interno: “Dobbiamo superare i limiti identitari delle nostre associazioni e aprirci al confronto, con le imprese il rapporto è già fecondo c’è con la politica ancora no”Iil presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello pone l’attenzione sulla formazione: “Non conosciamo i giovani, il nostro futuro. La scuola è il punto centrale”. Catia Bastioli, presidente di Terna e ad di Novamont ha parlato delle rivoluzionarie novità della chimica verde. Nota di speranza dall’ad Enel Francesco Starace che porta esempi concreti di ciò che la sua azienda sta facendo con 10 miliardi di investimenti su digitalizzazione e banda larga: “Nel triennio 2017-2019 sono previsti 6,7 miliardi di investimenti diretti e indiretti in Italia, di 1,9 miliardi di investimento con Open Fiber, la joint venture Enel-Cdp, nelle cosiddette zone nere, e di 1,4 miliardi con Infratel nelle cosiddette zone bianche (svantaggiate). In un futuro energetico che sarà fatto di piccoli impianti diffusi, la posizione dell’Italia è buona”. Monica Maggioni, presidente Rai, si scaglia contro il racconto dei media incentrato sul negativo: “L’Italia ha tante emergenze ma ci sono anche fatti reali che sono ignorati come l’innovazione Enel, i primati chimica verde, le eccellenze dei territori”. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, rivendica con orgoglio il primato dell’industria 4.0: “Se è fare prodotti industriali in chiave sartoriale è quello che facciamo ma non sappiamo raccontarlo”.
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