di Emanuela Addario
Gli sfollati del camping Medusa sono stati quasi tutti trasferiti al Green Garden di Sirolo. Oltre 80 persone da questa mattina hanno preso le chiavi della loro “nuova casa”, bungalow simili a quelli dove hanno vissuto da fine ottobre ad oggi. Qui dovrebbero rimanere fino al 31 dicembre, termine ultimo fissato dalla Regione, per la consegna delle casette. Da oggi la struttura chiude i battenti per il “lifting” in vista dell’imminente stagione estiva alle porte. “Abbiamo rispettato i termini del contratto con la Regione Marche anche se è un gran dispiacere vedere queste famiglie andare via. Ormai si era creata una comunità e per noi è stata un’importante esperienza umana” dice il direttore del camping, Carlo Newman. “Nessun appunto nei confronti della gestione del Medusa. Ci rendiamo conto che inizia la stagione estiva e che qui c’è un tipo di clientela fidelizzata da anni – commentano gli sfollati di Camerino, Ussita, Fiastra, Pievebovigliana, Acquacanina, oltre a diversi studenti stranieri iscritti all’università di Camerino -. Sicuramente lo Stato avrebbe potuto trattarci in maniera diversa senza farci spostare in continuazione”. Tra le lacrime e la commozione Tatiana Colibazzi, 22 anni di Acquacanina, commenta: “E’ un trauma separarsi. In fondo ormai eravamo diventati una grande famiglia”. Entro domani toccherà alle ultime famiglie rimaste. In totale una ventina di persone.
Un trasferimento, ha detto l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni che ”avviene in modo volontario e secondo un percorso condiviso con gli operatori alberghieri e i sindaci. Abbiamo messo a disposizione nuove strutture qualificate e accoglienti, e potenziato i servizi di trasporto per i lavoratori e gli studenti che devono spostarsi ogni giorno. Il messaggio che vogliamo dare è che la collaborazione e il confronto saranno massimi”.
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