Gli agricoltori e gli allevatori delle aree terremotate delle Marche, assieme ai colleghi delle altre regioni, invaderanno la Capitale dove arriveranno numerosi, con i propri animali che non riescono più a sostenere, domani, martedì 7 marzo dalle 9 davanti a piazza Montecitorio a Roma. Coldiretti definisce la situazione ormai insostenibile: “Rischia di saltare anche l’ultimo presidio del territorio ferito dal terremoto caratterizzato da una prevalente economia agricola con una significativa presenza di coltivazioni di pregio e allevamenti che è possibile salvare solo se la ricostruzione andrà di pari passo con la ripresa del lavoro, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo. Insieme agli animali sopravvissuti dalle stalle crollate ci saranno anche i prodotti locali salvati dalle macerie che rischiano però ora di sparire per le difficoltà del mercato locale provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento dovuto all’esodo forzato ma anche ai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei”. Sarà presentato il dossier Coldiretti sul “Terremoto nelle campagne” e distribuito un inedito filmato – denuncia sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali dove si sommano inefficienze, incompetenze e furberie. All’iniziativa sarà presente il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme ai presidenti Coldiretti delle Marche e i sindaci dei comuni rurali colpiti dal sisma.
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Se manifestano a Piazza Montecitorio manifestano davanti alla Camera dei Deputati, che è uno dei due rami del Parlamento. L’altro ramo è il Senato della Repubblica.
Spero che tra i vari animali ci sia una bella rappresentanza di tori molto, ma molto arrabbiati.
Per Micucci. Roma non è Pamplona e in Italia non c’è la festa di San Firmino.
Iacopini, a volte non ti capisco, oppure sei tu che fai finta di non capire. Qui non stiamo a Pamplona e nemmeno in un romanzo di Hemingway. Qui stiamo a Roma, davanti al Parlamento dove i tori, infuriati e guidati da drappi rossi dovrebbero sedersi sugli scranni al posto di tanti deputati che non servono ad un ca.z.z.o.
Per Micucci. Che significa ‘davanti al Parlamento’? Davanti alla Camera dei Deputati, a Piazza Montecitorio, oppure davanti al Senato della Repubblica, a Piazza Madama?
Lo chiederei ai tori una volta entrati se stanno dai Deputati o dai Senatori. Però non sarebbe male una protesta congiunta, così potrei chiedere ai più cornuti, di salutarmi il simpatico senatore Morgoni.