Il tricolore innalzato dai pompieri di fronte alla chiesa di Santa Croce
Achille Cipriani
di Federica Nardi
(foto di Federico De Marco)
Con 335 pompieri al lavoro per l’emergenza terremoto e 27mila e 591 interventi nel 2016 il comando provinciale di Macerata festeggia quest’anno la ricorrenza della protettrice Santa Barbara con l’orgoglio nel cuore. «Teniamo botta da tre mesi – ha detto il comandante Achille Cipriani – e non sarebbe possibile senza il sostegno delle nostre famiglie. Lo stress emotivo e fisico è tantissimo ma sono orgoglioso per l’impegno, la professionalità e il senso del dovere di tutto il nostro personale. A oggi con 30 unità ordinarie, 35 straordinarie e 270 vigili provenienti dai comandi di tutta Italia siamo uno dei comandi più grandi d’Italia. Dal 24 agosto siamo intervenuti, solo per il terremoto, 22100 volte. Su un totale di 77mila interventi in tutte le Regioni colpite dal sisma. Ci siamo organizzati con presidi a Visso, Camerino e Tolentino, ognuno con un coordinatore, mezzi e uomini e abbiamo chiesto che i distaccamenti stagionali di Visso, Norcia e Amandola vengano riattivati e restino operativi tutto l’anno. L’augurio – ha concluso Cipriani – è anche quello che si finisca di sistemare la nostra caserma a Macerata. Il progetto c’è, la struttura ha retto al sisma, serve solo la volontà».
Una forza e una gentilezza che anche il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, che ha celebrato la messa nella chiesa di Santa Croce, ha voluto sottolineare: «Un lavoro prezioso quello dei vigili del fuoco – ha detto Marconi – non solo per cosa fanno ma soprattutto per il come. Ricordo la gentilezza e la cura con cui durante i giorni del sisma un vigile che aveva già fatto 17 interventi ha accompagnato un prete anziano a prendere le sue cose nella casa del clero a Tolentino». Il vescovo si è detto preoccupato per il duomo di Macerata, dove i tecnici hanno sancito che, con il rischio crollo della cupola, per il momento è pericolosa anche la messa in sicurezza. Ma «bisogna farsi forza – dice Marconi – Insieme siamo più forti e questo i pompieri lo sanno. Come in una treccia composta tra tre corde che sostiene più peso delle singole corde prese separatamente».
Da sinistra Nazzareno Marconi, Romano Carancini e Roberta Preziotti
“APPENDETE IL NOSTRO CUORE” – Dopo la celebrazione della messa i pompieri hanno dispiegato il tricolore con l’aiuto dell’autoscala nel piazzale di fronte alla chiesa di Santa Croce. Subito dopo, nei vicini locali della parrocchia, il saluto delle autorità. Sulla bandiera innalzata è apposto un cuore, dice il sindaco di Macerata Romano Carancini, che «è il nostro. E potete appenderlo perché è vostro. Grazie per quello che fate e per il senso del dare che avete nell’anima». A ringraziare i pompieri per il lavoro svolto anche il prefetto di Macerata Roberta Preziotti: «non c’è giorno senza rischio e senza responsabilità. Un senso che hanno tutte le forze dell’ordine ma i pompieri in particolare. Loro che questo rischio lo vivono con la sicurezza della professionalità e con l’animo sereno, perché il pericolo non li abbatte».
Rita Torregiani
RICORDO – La festa della protettrice Santa Barbara è stata anche quest’anno l’occasione di ricordare chi non c’è più perché ha perso la vita in servizio. Come Roberto Torregiani, vigile del fuoco di 46 anni di Montelupone, che se n’è andato il 14 gennaio del 2016 dopo che, nel 2014, era rimasto gravemente ferito durante un intervento. A ritirare oggi la benemerenza dalle mani del prefetto Preziotti il padre e la sorella Rita. «È la prima Santa Barbara senza Roberto – ha detto Rita Torregiani – Quella mattina di due anni fa ci siamo salutati per andare ognuno a lavorare, mai avrei pensato che potesse accadere quello che è successo. Roberto è una vittima del dovere e del lavoro, ma noi vogliamo che altre famiglie si risparmino questa sofferenza. Da qui le due borse di studio istituite all’università La Sapienza di Roma per lo studio dei rischi operativi e il miglioramento delle attrezzature negli interventi ai silos». Premiati per il lodevole servizio prima del ritiro Paolo Sossai e Roberto Cipollari. Hanno ricevuto la croce di anzianità Sonia Titini, Stefania Arditi, Giuliana Salvatelli, Carla Piancatelli, Tonino Cingolani e Matteo Elisei.
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ONORI A QUESTI UOMINI E DONNE SEMPRE I PRIMI E SEMPRE PRESENTI OVUNQUE, BRAVI.
Da tutte le parti d’Italia, un unico cuore….. siete i nostri eroi……