Controlli all’auditorium San Paolo di Macerata
Romano Carancini e Stefania Monteverde dopo il sopralluogo all’auditorium San Paolo
di Gianluca Ginella
Rischia di crollare la lanterna dell’auditorium San Paolo di Macerata. Via Don Minzoni è stata chiusa alle auto, così sarà anche per piazza della Libertà. A rischio crollo anche la cupola della chiesa delle Vergini. Intanto da questa mattina sono cominciati i sopralluoghi nelle scuole, il Comune le riaprirà il 7 novembre. Tutto questo in una città semideserta. Una autogru dei vigili del fuoco osservata dal basso dal sindaco Romano Carancini e dal vicesindaco Stefania Monteverde oggi pomeriggio si è alzata fino alla cima dell’auditorium San Paolo in piazza della Libertà ex chiesa ora utilizzata dall’università di Macerata. Ad assistere al controllo anche i tecnici del Comune.
Il problema è la lanterna, che è stata danneggiata a causa delle scosse del 26 ottobre e dopo quella del 30 è peggiorata. «La lanterna si è spostata la sera del 26 facendo esplodere i vetri – spiega il vicesindaco – questo ha provocato un cedimento strutturale. Serve un intervento rapido. La situazione mette a rischio via Don Minzoni, che diventa zona rossa e anche la via sottostante (via Santa Maria della Porta, ndr). Da oggi piazza della Libertà è inaccessibile e in queste ore stiamo modificando la viabilità, i mezzi di questura e prefettura potranno accedere alla piazza passando per corso della Repubblica. Quando potremo riaprire? Non lo sappiamo». Altro problema alla chiesa delle Vergini dove c’è il rischio che la cupola dello storico edificio imploda. «Siccome la proprietà è del demanio, il rischio è di rimanere ad assistere impotenti al crollo di un simbolo della città – dice il sindaco Romano Carancini –. Chiediamo la massima attenzione perché quella chiesa vale una comunità». Stamattina alla chiesa c’è stato il controllo della Sovrintendenza, «naturale che al momento è difficile intervenire perché le scosse sono continue». Oggi i controlli nelle scuole «ancora non sappiamo come sia la situazione, ci sono due squadre che se ne stanno occupando e dovrebbero finire in due o tre giorni. La riapertura resta fissata per il 7 novembre. Domani dovrebbero cominciare i sopralluoghi della Protezione civile». Il centro di Macerata in questi giorni è deserto. L’università è chiusa e gli studenti non ci sono. «In città c’è paura, ieri sera ancora 850 persone hanno dormito nei punti di accoglienza e tante altre nei parcheggi, in auto – dice Monteverde -. Sentiamo la mancanza degli studenti in questi giorni. L’impegno sarà velocissimo per far riaprire l’università». In via Berardi questa mattina la strada era stata chiusa per un cornicione pericolante all’Accademia (leggi l’articolo), il presidente dell’istituto Evio Hermas Ercoli: “La situazione è stata risolta”.
via Don Minzoni è stata chiusa al traffico
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Cristo….ma volete lasciare che tutto crolli….ma intervenite
Ma siete matti?,?,
Se era già danneggiata dalle scosse del 26 era proprio necessario mettere il palco per Bocelli là sotto? Mah
Tutta la Regione Marche è nel mio cuoreL
se dovesse avvenire un crollo sarebbe in via Don Minzoni (che è stata chiusa) e non in piazza, stamattina in centro c’era gente, addirittura chi fotografava l’orologio a mezzogiorno. Certo la paura c’è e tanta, però
Mettere in sicurezza gli edifici pericolanti MA PRIMA DI PENSARE ALLE CHIESE (da ricostruire) PENSIAMO PIUTTOSTO AI CRISTIANI, CHE SONO RIMASTI SENZA NULLA