Il sindaco Carancini e l’assessore regionale Sciapichetti durante la presentazione di Macerata che sarà
di Claudio Ricci
“Macerata che sarà”, il Comune non molla e annuncia battaglia alla Regione. Dopo la bocciatura del progetto, con la firma del premio Oscar Dante Ferretti, che avrebbe portato alla città più di 6 milioni di euro l’amministrazione sta valutando il ricorso per giocare l’ultima carta sull’ottenimento dei fondi Iti di provenienza europea. Un tesoretto da oltre 19milioni assegnato, in parti quasi uguali, ad Ancona, Ascoli e Pesaro-Fano ritenute meritevoli da una commissione tecnica regionale che ha valutato i progetti provenienti dai 5 capoluoghi di Provincia. Proprio i parametri utilizzati per valutare le proposte sono finiti sotto la lente di ingrandimento dei tecnici regionali e degli esperti della Innothink incaricati dall’amministrazione di redigere il progetto. «Dopo aver ricevuto gli atti dalla Regione – spiega il sindaco Romano Carancini in questi giorni a Zagabria come ambasciatore dello Sferisterio per la Madama Butterfly – Stiamo approfondendo con i nostri progettisti e con i nostri tecnici le motivazioni della commissione regionale. Questo primo approfondimento ci fa immaginare che ci possono essere spazi per poter contestare le decisioni. L’intenzione è di incaricare un legale. Ad esempio c’è il tema relativo alla partecipazione che non tiene conto della campagna di incontri portata avanti con cittadini associazioni e enti del territorio. Questo ci convince che è un dovere dell’amministrazione rispetto ad una partita così importante in termini di risorse predisporre un ricorso amministrativo». Di rientro dalla Croazia domani il sindaco si metterà subito all’opera per predisporre la delibera di incarico ad un legale. Secondo fonti comunali le carenze riguarderebbero anche i criteri con cui si è arrivati alla motivazione finale e la questione dell’innovazione su cui la commissione non avrebbe avuto le adeguate competenze interne.
Intanto sull’intenzione del sindaco muove l’attacco il Movimento 5 Stelle: «Curioso l’atteggiamento del nostro sindaco – dice Cherubini – che dopo aver presentato un progetto scadente in regione si rivolge ad un avvocato per contestare il giudizio di una commissione espressa dal suo stesso partito. Curioso questo fatto perché solo pochi giorni fa ci etichettava come sciacalli in consiglio comunale solo perché non avendo chiare varie questioni sull’acquisizione del Park Sì abbiamo chiesto chiarimenti a procura e corte dei conti. O il nostro sindaco è diventato “grillino-giustizialista” oppure pensa che solo lui può chiedere chiarimenti su questioni non limpide. Aggiungo che è comprensibile questa sua delusione, ma è altrettanto logico che essendo il bando basato sulla costruzione di città sostenibili il mettere al centro un parcheggio (il riferimento è al Park Sì) auto l’abbia penalizzato fortemente. Il sindaco – conclude Cherubini – dovrebbe anche fare attenzione alle questioni che solleva perché anche nella nostra città i bandi vengono gestiti in maniera non troppo chiara. Un esempio su tutti? La riassegnazione della gestione delle piscine di via Don Bosco, questione molto poco chiara e limpida che con tutta probabilità avrà strascichi legali. Ai cittadini va anche ricordato che la stesura del progetto è costata alla città circa 35mila euro, quando secondo noi abbiamo le professionalità per realizzare da soli questi progetti.».
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La Glande Involuzione Cultulale fa passi da gigante.
Non passa giolno che non ne esca una nuova.
Senza ombla di dubbio stiamo assistendo al peggiole spettacolo dopo il big bang.
Anche i più distlatti olamai si sono accolti che al peggio non ci è mai fine.
L’eco delle cantonate macelatesi, qui a Canton, è allivato folte e chialo…
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Chi cledeva ad un nuovo colso oramai si è leso conto, da Pechino a Shanghai, che di nuovo non ci è nulla, e non ci è mai stato.
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Ma andale a casa no??