Da sinistra il governatore Luca Ceriscioli, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, l’arcivescovo Francesco Brugnaro, l’assessore Angelo Sciapichetti, il sindaco Mauro Falcucci
di Monia Orazi
«Si farà tutto il necessario per ricostruire e tornare alla normalità». Così il commissario per la ricostruzione Vasco Errani oggi pomeriggio a Castelsantangelo per un sopralluogo sulle zone terremotate. Con lui il presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, l’arcivescovo di Camerino Francesco Brugnaro. «Occorre mettere in atto tutte le iniziative necessarie per tornare a vivere», è stato il messaggio e l’invito rivolto da Errani ai sindaci delle comunità presenti all’incontro davanti al comune di Castelsantangelo.
«Ora la priorità è la messa in sicurezza – ha specificato l’ex presidente della Regione Emilia Romagna – Una volta impostata la ricostruzione si farà tutto ciò che si deve fare per chi è stato colpito dal sisma». Tra i punti toccati durante l’incontro quello sull’esenzione dei tributi per i centri colpiti da cui per il momento Castelsantangelo è stata esclusa. «Non facciamo che sia un terremoto politico» è stato il monito del primo cittadino Mauro Falcucci, rassicurato poi da Ceriscioli. Tra le richieste dei sindaci dell’Alto maceratese quella di allungare il periodo di stanza dei vigili del fuoco nelle zone terremotate. Errani è giunto a Castelsantagelo nel primo pomeriggio dopo un sopralluogo ad Arquata del Tronto e Castelluccio. Il commissario si è spostato poi alla volta di Norcia.
«Come ha detto Errani, il cratere dei danni non è stato ancora definito – ha ribadito il presidente della Regione Luca Ceriscioli al termine dell’incontro – si dovrà fare una valutazione oggettiva, tutto sarà più chiaro. Stiamo lavorando con il commissario al decreto sull’emergenza. Il provvedimento firmato da Padoan è una semplice sospensione delle scadenze fiscali, questo sarà più consistente. L’obiettivo è far tornare le persone prima possibile, vale per realtà come questa dove il turismo è più consolidato e per altre dove stava diventando l’economia che non c’è. Occorre distinguere tra le diverse zone e fare un lavoro differente in base ai diversi problemi rilevati. Il decreto è molto importante, anche se ci si mette tempo a farlo, consentirà di partire bene.
Rivolgendosi agli sfollati il governatore chiarisce: « Chi sta in tenda non avrà un contributo più alto, meglio andare nelle case. Si devono cercare e mettere a disposizione le sistemazioni private. A monte serve dare messaggi chiari, il decreto è molto più ampio delle previsioni del ministro Padoan, servirà per affrontare al meglio i passaggi successivi, dirottare le risorse dove servono di più. In sette mesi contiamo di veder realizzate le casette, nel terremoto siamo coinvolti tutti». E sull’esenzione dei tributi al 31 agosto il sindaco Mauro Falcucci si fa sentire: «Ci è stato detto che anche noi saremo dentro la zona con le agevolazioni fiscali, ne sono certo. Non va bene però che alcuni miei concittadini non hanno avuto la possibilità di posticipare le scadenze fiscali, dopo il 31 agosto. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, ho già detto ai miei concittadini che prima sono ricollocati in una sistemazione temporanea e meglio è. Non sposteremo la tendopoli sino a quando continuerà lo sciame sismico. Le fondamenta per ripartire con la ricostruzione sembrano buone, se così non sarà, saremo pronti a fare azioni anche eclatanti».
(ultimo aggiornamento alle 19,56)
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Mm mm come in Emilia!
Sara’!!!
Vojo vedè
Il prezzemolino sciapo sempre in prima fila quando c’è da farsi le foto!!! Ma quando lavora? Visti i scarsi risultati ottenuti fino ad ora per difendere e tutelare il territorio nel quale è stato eletto, non è il caso che passi più tempo a lavorare a palazzo Raffaello invece di scorrazzare su e giù per la provincia per mettersi in mostra davanti ai fotografi?
A Finale Emila ancora stanno.aspettando! Fanfaroni!
Essere stati esclusi dalla sospensione dei tributi, non è un buon segno, non è proprio un buon segno. Il proverbio dice:” Chi ben ( e non mal ) comincia è a metà strada “. La presenza di quell’altro, già fortemente impegnato a terremotare la sanità non mi sembra un buon presagio. Se si mettono insieme governo e regione, con quello fatto vedere da Renzi da una parte e l’altro da quell’altra, non solo non esiste garanzia ma neanche un briciolo di fiducia da accordar loro. Le case vi continuano a sgretolarsi e non si sono ancora accorti che il terremoto vi ha duramente colpito. Aver paura di essere lasciati da soli, senza vigili del fuoco, la dice lunga sullo stato psicologico della gente che oltre ad aver subito il terremoto, giustamente cominciano a preoccuparsi per l’immediato futuro. Decisamente ho paura per loro. E già si annuncia l’arrivo del freddo.