di Claudio Ricci
Un distretto culturale alle porte del centro storico di Macerata. Un quartiere della musica che include Sferisterio e Ostello Ricci abbracciando il suggestivo quartiere della Cocolla, storicamente culla dell’arte e della creatività cittadine. La rivoluzione parte proprio dall’Asilo Ricci fino ad oggi adibito all’ospitalità e alle emergenze di prima accoglienza. Servizi gestiti dalla cooperativa sociale Meridiana vincitrice di un bando emesso dal Comune nel 2011 e in scadenza al dicembre di quest’anno. La struttura che negli anni ha accolto la scuola civica di Musica Scodanibbio si appresta a diventare nel 2017 polo culturale e della musica dove troveranno casa oltre all’associazione Sferisterio – che traslocherà dalla sede di palazzo Rossini-Lucangeli – importanti realtà come Musicultura, il gruppo folclorico Li Pistacoppi e l’associazione Nuova Musica. «L’idea nasce da una revisione delle finalità dell’ostello – spiega l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde – perché nel tempo la destinazione di tipo ricettivo non era più sostenibile economicamente. Tanto che proprio La Meridiana vincitrice del bando 2011 non poteva dare continuità a questo impegno. Neanche la finalità sociale ha trovato risposte negli anni, declinando le funzione di piccole urgenze di accoglienza e asilo alle altre associazioni come la Caritas».
Nel 2013 l’idea di destinare uno dei piani dell’ostello alla Scuola civica di Musica apre lo scenario per nuovi progetti: «Il Comune ha fatto un bando con cui ha messo a disposizione un piano inutilizzato dell’ostello per la ricerca di un gestore della scuola. Il percorso è finito lo scorso maggio e oggi coinvolge più di 300 famiglie. E’ insomma uno spazio adatto per poter crescere. L’idea è farne una casa della Musica in collaborazione proprio con l’associazione Sferisterio che si trasferirà lì e insieme coordinare altre attività di tipo culturale a partire proprio dalla scuola di musica, da Musicultura, Li Pistacopoppi, e l’associazione Nuova Musica. Contemporaneamente il salone e giardino rimarranno a disposizione della città come un auditorium dove organizzare eventi». Preoccupazione per il futuro dei 6 dipendenti che oggi lavorano nella struttura: «Si sta verificando il rapporto con Meridiana per salvaguardare i servizi e i posti di lavoro considerando che la cooperativa non gestisce solo questo servizio sulla città e sul territorio quindi il discorso non è focalizzato solo sull’Ostello»
Il trasloco dell’associazione lirica da palazzo Rossini-Lucangeli porterà ad altre destinazioni dei due piani dello stabile in via Santa Maria della Porta. «Una volta liberati quegli spazi – spiega Monteverde – potranno essere affittati diventando ulteriore fonte di entrata per le casse del Comune. Il progetto nella sua totalità è di orizzonte e prospettiva.Tutta una zona diventa in questo modo quel distretto culturale su cui stiamo lavorando».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati