di Laura Boccanera
Ghio a colloquio col sindaco Corvatta, partita l’autocandidatura del presidente dell’ordine degli avvocati. Non è passata inosservata ieri la presenza di Stefano Ghio, ex consigliere del Pd e dato da molti come prossimo candidato sindaco, per il corridoio del secondo piano di Palazzo Sforza. Una visita all’attuale primo cittadino che pare non fosse solo di cortesia, ma mirata a sondare il terreno in vista delle prossime elezioni amministrative per il 2017. In attesa che Corvatta decida se riproporre la sua candidatura per il bis, Ghio sarebbe andato a proporsi, a capire se il sindaco sia interessato a ripresentarsi e a pesare un pò voti e alleanze. Un nome, quello dell’attuale presidente dell’ordine degli avvocati che gira da tempo, da quando cominciarono le manovre con la lista La nuova città di Piero Gismondi. Al momento il Pd non si esprime e aspetta che Corvatta sciolga il nodo sulla sua ricandidatura. Ma il nome di Ghio non andrebbe proprio giù invece ad Uniti per cambiare che ieri sera si è riunito per discutere di diversi punti all’ordine del giorno, tra cui le nuove entrate e le nuove uscite dopo il terremoto interno. Esce definitivamente Pier Paolo Rossi che rimane in maggioranza, ma al di fuori di Upc. Rientra Livio De Vivo, accolto da Ivo Costamagna nella lista in cui è stato eletto. Come capogruppo consiliare, uscito Rossi, è stato nominato Ivo Costamagna.
Un altro nome per il quale si sono creati malumori in maggioranza e nella lista è stato quello di Carlo Centioni, presidente delle farmacie. Con la presentazione del bilancio il mandato è scaduto e sulla proroga a Centioni si è giocata un partita di forze ed equilibri tra chi voleva una proroga per il traghettamento nella multiservizi e chi invece voleva chiudere così senza ulteriori rinvii. Tanto che il presidente del consiglio era pronto a dare le dimissioni e minacciare di far dimettere i suoi presidenti e assessori. Una posizione poco condivisa anche all’interno della lista stessa e alla fine la sintesi è stata trovata attraverso una proroga di 40 giorni che dovranno servire per nominare un cda tecnico e non politico che traghetti la farmacia nella multiservizi. Una soluzione che lascerebbe però senza incarichi Carlo Centioni, per il quale Costamagna si spende in lodi e tenta il tutto per tutto e con una non troppo implicita dichiarazione chiede al sindaco di ricollocarlo al meglio. «Il direttivo di Upc ringrazia Carlo Centioni per il lavoro svolto con onestà e competenza – si legge in una notte – e per i risultati ottenuti come presidente delle Farmacie. Avviandosi le stesse alla fusione con Atac, nel riconfermalo coordinatore cittadino di Uniti per cambiare, invita il Sindaco, nell’ambito delle sue competenze, ad utilizzare al meglio la professionalità riconosciuta di Carlo Centioni». Uniti per cambiare poi cerca di stringere e lancia un ultimatum alle altre forze politiche per uscire allo scoperto e chiedere la riconferma di Corvatta. «Si ritiene, altresì, necessario un rapido pronunciamento da parte di Pd, Lnc, Prc e Misto dichiarando la rispettiva preferenza per il candidato sindaco da presentare alle prossime elezioni comunali. Ciarapica ha lanciato, come previsto, la sfida (leggi l’articolo). Serve rilanciare subito superando i personalismi ed unendo moderati e riformisti, l’unico modo per contrastare davvero il populismo grillino e gli estremisti di destra».
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