di Sara Santacchi
Ha lasciato una lettera nella sua abitazione in cui spiega i motivi del gesto Ilaria Gelicich, la 20enne di Bologna, che ieri pomeriggio è morta gettandosi sotto ad un treno Frecciabianca alla stazione di Civitanova (leggi l’articolo). La giovane, studentessa di Mediazione linguistica all’università di Macerata, abitava nel capoluogo in via Batà 22. E proprio nella casa, dove viveva da sola, è stato trovato uno scritto con cui la ragazza spiega il gesto. La giovane ha chiesto scusa ai genitori e al suo fidanzato (un giovane di Bologna), spiegando che non ce la faceva più a vivere.
La 20enne ha parlato proprio di «male di vivere». La ragazza ieri aveva con sé un libro di poesie di Montale, e uno dei più conosciuti componimenti del poeta si intitola proprio “Spesso il male di vivere ho incontrato”. Un malessere interiore quello che stava vivendo la giovane che alla fine l’ha condotta a scegliere di compiere un gesto drammatico. Da quanto emerge i genitori della ragazza avevano compreso che qualcosa non andava, tanto da raggiungerla nei giorni scorsi a Macerata. Una studentessa modello Ilaria Gelicich iscritta da qualche mese all’ateneo maceratese, dove aveva già sostenuto tre esami. L’intero mondo universitario questa mattina era sconvolto dalla scomparsa della ragazza e ha manifestato vicinanza al dolore della famiglia. Allo stesso si è unito il Bellaria, la società di pallavolo di Bologna in cui Ilaria ha giocato fino al 2013. I dirigenti la ricordano come «una ragazza educata, composta sempre gentile. L’abbiamo vista crescere – dicono – ed era diventata una bella ragazza. Era dolcissima e quanto accaduto ci ha sconvolti, non riusciamo a darci una spiegazione».
Non è stata disposta alcuna autopsia sul corpo della 20enne. Stando agli elementi raccolti subito dopo il gesto della ragazza, la giovane nel primo pomeriggio aveva preso un treno swing da Macerata per arrivare a Civitanova. Erano le 17,20 quando è arrivato il Frecciabianca, partito da Milano e diretto a Lecce. Viaggiava con 20 minuti di ritardo. La giovane è scesa sul terzo marciapiede, binario 5, dal treno proveniente da Macerata. Poi il dramma. Il macchinista del treno non è neanche riuscito a frenare quando la ragazza è finita sui binari, e il convoglio l’ha presa in pieno. L’impatto è avvenuto all’altezza del bar. La 20enne è stata sbalzata sul primo binario, poco dopo la biglietteria. Lì vicino è stato trovato il libro di poesie di Montale. Il treno ha percorso alcune centinaia di metri e poi si è fermato. La stazione è rimasta bloccata per diverse ore. Solo dopo le 21 il corpo è stato rimosso dai binari per essere ricomposto.
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