Maxi furto alla Damar, il titolare:
“Già stati qui, puntavano alla produzione
Ecco le immagini delle telecamere”

RECANATI - Parla Franco Sampaolo, proprietario dell'azienda di Sambucheto dove sono spariti 100 quintali di alluminio. Le riprese, ora al vaglio dei carabinieri, hanno immortalato i malviventi che entrano e vanno via a bordo di un camion. "Per caricare la merce hanno usato il nostro muletto". Bottino di 100mila euro

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L'ingresso dei ladri nella proprietà della Damar ripreso dalle telecamere

L’ingresso dei ladri nella proprietà della Damar ripreso dalle telecamere

 

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Le immagini riprese dalle telecamere

 

di Laura Boccanera

«Erano già venuti per un sopralluogo la scorsa settimana, ora ho capito che quello non era un semplice furto, ma stavano puntando alla produzione». Franco Sampaolo titolare della Damar di Recanati non si abbatte per il colpo messo a segno ai danni della sua attività nella notte fra sabato e domenica (leggi l’articolo). Un colpo studiato, fatto con calma e con una certa conoscenza di spazi e mezzi. I ladri, almeno tre persone, sono entrati in azione dall’1 alle 3,30. L’azienda, che si trova in via Fratelli Maggini a Sambucheto, produce e fresa barre di alluminio conto terzi, utensili meccanici. I malviventi hanno portato via circa 100 quintali di alluminio in barre (l’equivalente di un camion a pieno carico), un furgone della ditta Mercedes da 35 quintali e alcuni monitor di pc mettendo a soqquadro tutti gli uffici. I primi operai hanno trovato il caos questa mattina quando sono entrati in fabbrica. «Abbiamo visionato le immagini della telecamera – spiega Sampaolo – sono arrivati con un camion e una volta dentro hanno usato il nostro muletto per caricare tutta la merce. Sono entrati dapprima a piedi rompendo la rete della recinzione, hanno forzato una porta antipanico e poi hanno aperto i cancelli elettronici e si sono messi al lavoro caricando tutto e se ne sono andati con tranquillità portando via anche il nostro furgone».

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Gli interni messi a soqquadro

Un metodo che dimostra una certa familiarità coi luoghi. «C’erano già stati – continua il titolare – una settimana fa abbiamo ricevuto un’altra visita. Sono entrati solo negli uffici portando via 300 euro in contanti e non entrando per niente in produzione». Un colpo che fra barre di alluminio, inserti per placche per macchine a controllo numerico, organi meccanici e alluminio fuso ammonta a circa 100mila euro di merce. Un prodotto difficilmente rivendibile sul mercato e probabilmente rubato per essere fuso di nuovo e venduto come rottame, magari all’estero. «Ora il problema è la produzione e le scadenze, siamo già al lavoro, ma subiremo dei ritardi», spiega il titolare.  L’azienda è nata nel 1990 e da 15 anni si trova nella zona industriale di Sambucheto. Qualche precedente c’era stato anche negli anni passati, ma piccoli furti per qualche migliaia di euro. Ora le immagini della telecamera sono al vaglio dei carabinieri per riuscire a risalire agli autori del furto.

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Gli interni messi a soqquadro

 

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