Il Partito Democratico è in fibrillazione negli ultimi mesi. Le ormai storiche contrapposizioni interne non sono state superate dall’elezione del segretario Settimio Novelli. “Passo Dopo Passo” l’associazione politico-culturale nata recentemente con l’adesione di molti renziani (leggi l’articolo) interviene nel dibattito imperniato dapprima intorno al servizio idrico, poi all’incarico di collaborazione a Sara Giannini affidato dal presidente della Regione.
«Ci sono state reazioni inadeguate, – scrive l’associazione – nel metodo e nel merito, da parte della segreteria provinciale del Pd. Nel primo caso (servizio idrico) il segretario Settimio Novelli ha attaccato a testa bassa sindaci del Pd, che amministrano importanti città, accusandoli di aver fatto accordi con il centrodestra per ambizioni personali, paventando chissà quali disastri. Tuttavia, con buona pace dei toni allarmistici utilizzati dal segretario provinciale, alla fine si è visto che l’elezione del nuovo presidente dell’Aato3 ha rappresentato un’accelerazione verso un sano processo di unificazione delle varie municipalizzate per far nascere un gestore unico del servizio idrico. Nel secondo caso (nomina di un consulente di fiducia da parte del Presidente Ceriscioli) il segretario Novelli, prima ha accusato di populismo tutti coloro che hanno osato criticare quella nomina, senza, tuttavia, nulla dire sul merito e sull’opportunità della stessa e limitandosi a difenderla in quanto “prerogativa del presidente” e poi, non pago, ha sbeffeggiato l’ex-Segretaria provinciale del Pd, a suo dire non titolata ad interloquire sul punto in quanto oramai non più dirigente del partito, bensì semplice iscritta (come gli altri 1.800 della provincia).
Quanto sopra premesso ci domandiamo: che concezione ha degli iscritti al suo partito e del dibattito politico il segretario Novelli? Reputa forse il segretario che gli unici soggetti deputati a parlare ed esprimersi siano i componenti della dirigenza provinciale? Crede forse che il semplice iscritto avulso da funzioni dirigenziali non abbia titolo per intervenire, quando necessario, anche per criticare il proprio partito? Ma soprattutto, ritiene che questo modo di pensare e di fare politica sia in sintonia con il sentire dell’elettorato Pd e dei cittadini in genere? Noi riteniamo che le esternazioni del segretario provinciale del Pd stiano mettendo in imbarazzo i suoi iscritti, simpatizzanti ed elettori, in quanto riflettenti una visione distorta del ruolo del partito. La funzione del Pd non può essere quella di dare ordini e di lanciare anatemi o minacce più o meno esplicite. Al contrario, il partito deve fornire adeguati strumenti per l’ascolto, la mediazione così da dimostrare nei fatti di volersi occupare dei reali problemi dei cittadini e non solo della difesa di poltrone e poltroncine che peraltro – come nel caso sopra indicato – sono state garantite sulla base di una normativa regionale contrastante con il chiaro e costante orientamento della Corte Costituzionale e della Corte dei Conti secondo cui gli incarichi che comportano esborso di soldi pubblici debbono essere conferiti sulla base di predeterminati criteri di selezione e non sulla mera discrezionalità dell’organo politico».
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Era ora!
Non cominciamo a sminuire, si tratta di un’associazione politico-culturale e Filosofica, a cui vorrei dedeicare questa strofetta presa da una canzone del grande Califano:
Un passo dietro un passo, nessuno ce viè appresso
‘st’amore segna rosso, ma lo sapevamo già.
io so io e voi non siete……..
https://youtu.be/7MDY-8DVqjs
Se non vado errato, mi par di capire che nelle municipalizzate ci fanno parte i privati. Se è così, non vanno unificate, ma vanno cacciati privati, se non vogliamo che i privati si prendano gli utili e ai contribuenti rimangono i debiti. Per l’acqua, c’è stato un referendum popolare, con il risultato che la gestione dev’essere esclusivamente pubblica, quindi, credo vada gestita dai sindaci non da un gestore unico, che comporta la creazione di un altro carrozzone con tanto di presidente con codazzo di personale al seguito. Inoltre, Ceriscioli, si è candidato a presidente della regione: Ora che ha vinto le elezioni, dovrà dimostrare di essere all’altezza delle mansioni che sono proprie della presidenza; quindi: cosa centra la nomina di un consulente in suo aiuto? A me risulta che nel privato, quando uno si presenta con una qualifica deve dimostrare di conoscerla bene, altrimenti viene messo alla porta e viene assunto chi è capace: non è chiaro perché non deve essere la stessa cosa nel pubblico.
Ma forse quando già ci s’è iscritti al Pd qualsiasi imbarazzo giunge poi fatalmente tardivo e quindi agevolmente superabile.
ricordo che il segretario è stato per 10 anni sindaco di Apiro combinando disastri e lasciando in bancarotta il comune …..