Livi: “Basta chiacchiere,
si faccia il sottopasso a Collevario”

MACERATA - Il segretario politico di "Azione in movimento" interviene sulle code al passaggio a livello dopo il caso dell'auto sui binari

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Simone Livi

Simone Livi

Il segretario politico di “Azione in movimento” Simone Livi interviene sulla vicenda dell’auto rimasta incastrata tra i binari (leggi l’articolo) del passaggio a livello di Collevario:

«Un ulteriore fatto di cronaca fortunatamente finito nel migliore dei modi. Ma il punto è un altro. Vi sembra possibile che nel 2015 uno degli ingressi principali di un capoluogo di provincia debba essere ancora “ostruito” almeno venti volte al giorno dal passaggio di un treno regionale? Considerando che la chiusura delle sbarre al passaggio a livello mediamente è di circa 5/6 minuti, possiamo tranquillamente affermare che le code nell’arco di una giornata durano più o meno due ore. Tutto questo è assolutamente fuori tempo. In nostro sistema viario obsoleto causa non pochi disagi alla mobilità quotidiana e credo sia giunto (anzi sarebbe passato) il momento di intervenire in modo deciso e valido per risolvere il problema. “Azione in movimento”  invita con forza l’amministrazione comunale di Macerata affinché si adoperi immediatamente, dopo decenni di chiacchiere, al fine di trovare una soluzione per l’ingresso alla città da Sforzacosta, evitando che migliaia di automobilisti ogni giorno rimangano fermi al passaggio a livello di Collevario.

L'ingorgo al passaggio a livello

L’ingorgo al passaggio a livello

E’ già evidente da tempo che la soluzione tecnica più plausibile possa essere la costruzione di un sottopasso ferroviario tipo quello aperto circa un anno fa tra Montecosaro e Civitanova. Il Sindaco, congiuntamente all’ufficio tecnico Lavori Pubblici del comune di Macerata, attivi subito un tavolo con Regione, Provincia e Ferrovie dello Stato per reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’intervento più che mai necessario. Anche se in ritardo di anni, si agisca subito con fatti concreti. Altrimenti Macerata rimarrà una città di serie B.



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