La Lube non conosce ostacoli,
Belchatow superato in quattro set

VOLLEY CHAMPIONS - I biancorossi vincono 3 a 1 a Lodz davanti a 8mila spettatori. Fanno festa i nove supporter arrivati dalle Marche, il libero Grebennikov esce nel quarto set per infortunio - VIDEO

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Coach Gianlorenzo Blengini durante un time out

Coach Gianlorenzo Blengini durante un time out

Lube inarrestabile anche in Europa. Dopo l’exploit di domenica scorsa in campionato, a Perugia, la squadra di Blengini ammutolisce gli 8000 spettatori presenti all’Atlas Arena di Lodz sconfiggendo per 3-1 la forte formazione polacca del PGE Skra Belchatow (30-28, 18-25, 25-21, 25-20), nella seconda giornata di Main Phase della CEV Volleyball Champions League. Una vittoria che consolida l’imbattibilità stagionale dei marchigiani (sette vittorie su sette gare), catapultandoli in vetta alla graduatoria del Pool E, con tre punti sulla squadra allenata da Falasca e sui i belgi del Roeselare, che ieri hanno battuto per 3-1 i cechi del Dukla Liberec, prossimi avversari dei cucinieri nella massima competizione continentale per club (il 3 dicembre in Repubblica Ceca).

La grinta di Jenia Grebennikov

La grinta di Jenia Grebennikov

La partita – Tra i biancorossi si registra l’esordio stagionale per il martello sloveno Klemen Cebulj, inserito dl coach Gianlorenzo Blengini nel sestetto titolare a scapito di Parodi. Confermato invece capitan Miljkovic nella diagonale d’attacco con Christenson. Lube dai due volti nel parziale d’apertura. I cucinieri e compagni dominano infatti in avvio sfoderando una prestazione di assoluto livello in tutti i fondamentali, e soprattutto un Juantorena inarrestabile (8 punti, 89% in attacco). Avanti addirittura 20-13, i biancorossi si fanno però rimontare con i muri di Wlazly (3), fino a ritrovarsi in parità a quota 24, con due set point annullati. Nel testa a testa finale, decisivo un muro di Podrascanin su Wrona (29-28), e per chiudere il successivo contrattacco vincente dello schiacciatore italo-cubano in maglia Lube, che capitalizza una magia in difesa di Grebennikov (30-28).

Muro Lube

Il muro della Lube contro il Belchatow

Nel secondo set è l’ex di turno Facundo Conte a prendere per mano la squadra di casa (8 punti, 64% sulle schiacciate), che può sfruttare anche 4 clamorosi errori arbitrali per piazzare la fuga verso l ‘1-1. Sull’8-12 Blengini gioca la carta Fei per Miljkovic, poi dentro anche Corvetta al palleggio (12-20) e Parodi per Cebulj (15-21). Finisce 25-18 per i polacchi, che utilizzano pure Winiarski in seconda linea, e oltre al martello argentino mettono in vetrina un Marechal efficace in attacco (4 punti, 60%) e letale dai nove metri. Il terzo parziale è equilibratissimo, con le due squadre (tornate in campo coi sestetti iniziali) che camminano punto a punto fino al 21-21. Poi l’accelerata della Lube, che chiude il discorso a proprio favore firmando addirittura un parziale di 4-0: break sul 23-21 grazie al contrattacco di Cebulj che sfrutta l’ennesima difesa del folletto Grebennikov, set point conquistato dallo stesso sloveno con un muro su Wlazly (per lo schiacciatore vice campione d’Europa, prelevato dal Ravenna, 7 punti col 60% in attacco e 1 muro), quindi il 25-21 finale siglato da Stankovic con un altro blocco vincente. Il quarto set inizia con una brutta tegola per i biancorossi, che sullo 0-2 perdono Grebennikov, alle prese col medesimo problema muscolare che lo aveva fermato nei giorni precedenti al match di domenica scorsa a Perugia. E’ Simone Parodi a sostituire (bene) il francese indossando la pettorina prevista dal regolamento internazionale. E qui si vede una Cucine Lube gonfia d’orgoglio e di carattere, capace di andare oltre le difficoltà. I biancorossi, innescati magistralmente da Christenson, si portano sul 17-13 sfruttando il gran lavoro dei centrali, la continuità di Juantorena (chiude la gara con 21 punti, 59% in attacco e 2 muri), l’esplosività di Cebulj e l’esperienza di Miljkovic. Fattori che tengono a debita distanza ogni velleità di rimonta da parte dei polacchi, che arrivano fino al 16-17 ma nel rush finale alzano bandiera bianca dinanzi ai muri siglati in serie da Stankovic (20-179, Cebulj (24-20) e Podrascanin (25-20, per il serbo 11 punti col 78% sui primi tempi e 3 muri vincenti). Sugli spalti all’Atlas Arena esultano solo i 9 encomiabili tifosi del club Lube nel Cuore che hanno raggiunto la Polonia nella serata di ieri partendo in auto dalle Marche.

Il tabellino
PGE SKRA BELCHATOW: Lisinac, Wlazly 13, Klos 5, Conte 17, Wrona 12, Janusz, Uriarte 2, Stankovic M. n.e., Winiarski, Gromadowski 6, Rodriguez 1, Piechocki (L1), Milczarek (L2), Marechal 13. All. Falasca.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: Fei 1, Gabriele n.e., Parodi, Juantorena 21, Vitelli n.e. , Stankovic D. 6, Christenson 2, Cester n.e., Grebennikov (L), Miljkovic 11, Corvetta, Cebulj 14, Podrascanin 11. All. Blengini.
ARBITRI: Mezoffy (HUN) – Markov (RUS).
PARZIALI: 28-30 (34’), 25-18 (29’), 21-25 (28’), 20-25 (30’).
NOTE: Spettatori 8247. Belchatow bs 21, ace 5, muri 20, errori 6, ricezione 44% (28% prf), attacco 44%. Lube bs 12, ace 2, muri 11, errori 10, ricezione 42% (32% prf), attacco 47%.

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