di Gianluca Ginella e Leonardo Giorgi
Muore tra le braccia del padre che lo ha stretto in un ultimo abbraccio, quando ha compreso che per lui non c’era più nulla da fare. Sono gli istanti più drammatici che si sono consumati mezz’ora prima di mezzanotte lungo la A1, in un tratto tra Modena e Reggio Emilia, in località San Martino in Rio (leggi l’articolo). E’ lì che la vita di Pietro Ruggeri, di Cingoli, si è spezzata a 34 anni mentre rientrava a casa dalla Svizzera insieme al papà Gilberto, musicista dove erano andati a trovare la madre del giovane e la sorella. Un tamponamento, le auto fuori controllo che si rovesciano nel mezzo dell’autostrada, il corpo del 34enne sbalzato fuori dall’abitacolo dopo aver sfondato il parabrezza. Poi il papà, il capo insanguinato per le ferite riportate che scende dall’auto, cerca il figlio, cerca di rianimarlo e quando capisce che per lui non c’è più niente da fare lo abbraccia. Là nel mezzo della campagna emiliana piatta e scura invasa questa notte dalle luci dei soccorsi delle ambulanza del 118, delle pattuglie della polizia stradale di Modena Nord, dei vigili del fuoco. Il racconto di quei momenti che mai avrebbe voluto vivere lo fa il padre di Pietro: «Stavo guidando quando un’auto ci ha tamponato – dice Gilberto Ruggeri –. Ho visto mio figlio venire sbalzato fuori dall’abitacolo, ho cercato di soccorrerlo con un massaggio cardiaco, ma quando ho capito che non c’era più nulla da fare l’ho abbracciato per l’ultima volta. Io sono salvo per miracolo». Quando i soccorritori arrivano per Pietro Ruggeri non c’è più nulla da fare. Troppo gravi le ferite che ha riportato nell’incidente.
Il padre invece viene portato in ospedale, ha una ferita alla testa, un taglio che gli viene curato con due punti di sutura. Per lui niente di grave, così come per il conducente dell’auto che li ha tamponati, che è rimasto illeso. «Stasera mi dimettono e rientro a Cingoli» dice Gilberto Ruggeri, molto conosciuto nella zona. Il funerale del 34enne oggi non era ancora stato fissato. I genitori di Pietro sono separati, la madre vive in Svizzera con una sorella del 34enne. Il giovane fino ad un anno fa viveva in Svizzera con la mamma, poi ha raggiunto il padre a Cingoli e con lui viveva in contrada Santo Stefano. Pietro ha studiato al conservatorio e visto che ultimamente era disoccupato a volte accompagnava il padre nei suo spettacoli musicali.
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R.i.P. Pietro!
R.I.P.
Ho i brividi….riposa in pace…. E un grande abbraccio al padre…
Che tristezza …riposa in pace Pietro
R.i.p,
R.I.P.
Ciao Gilberto mi unisco al vostro infinito dolore un abbraccio forte a te la mamma e vostra figlia
Troppi morti sulle strade, e su queste morti, le condoglianze hanno sempre meno senso. Le auto di oggi sono piene di dispositivi elettronici che servono solo per fare aumentare il prezzo. Se l’auto che ha tamponato avesse avuto un dispositivo che avesse fatto mantenere la distanza di sicurezza, con molta probabilità Pietro Ruggeri sarebbe ancora vivo.
Mi dispiace tanto…un abbraccio a Gilberto!
So cosa vuol dire abbracciare un figlio che è appena volato nell’altra vita: uno strazio senza fine e senza limiti. Un abbraccio al sig. Gilberto e a tutta la sua famiglia.