Problema infiltrazioni negli edifici pubblici
L’assessore: “Sono stati costruiti male”

CIVITANOVA - Dopo il caso della nuova caserma dei vigili urbani i fenomeni di allagamento che colpiscono i vari stabili presenti in città aumentano. Riguardano scuole, palestre e farmacie. Poeta: "Costretti a fare manutenzione spendendo cifre non irrisorie"

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La farmacia comunale 3

La farmacia comunale 3

 

Le infiltrazioni dal tetto della farmacia

Le infiltrazioni dal tetto della farmacia

di Marco Ribechi

(foto Federico De Marco)

Acqua negli edifici pubblici di Civitanova. Interessate palestre, farmacie e scuole. L’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta: «Sono edifici costruiti male, molti sono un disastro». Dopo il caso della nuova caserma dei vigili urbani (leggi l’articolo) i fenomeni di infiltrazione e allagamento che colpiscono i vari stabili presenti in città aumentano. L’ultimo è quello della farmacia comunale numero 3 in via Mandela, al piano terra della residenza mista studenti e anziani. Sabato l’attività commerciale è stata soggetta ad infiltrazioni e il presidente dell’azienda farmacie Carlo Centioni ha segnalato il problema all’amministrazione comunale. Dal Comune non sapevano nulla. L’assessore Poeta si sfoga dando la colpa a lavori fatti male dalla precedente amministrazione. «Li abbiamo ereditati», dice. E poi elenca tutti gli edifici con problemi. «La scuola in via Lotto, la palestra Pirandello di Civitanova Alta, il Tirassegno, la scuola Annibal Caro – incalza Poeta – e potrei continuare».

 

La scuola Annibal Caro

La scuola Annibal Caro

LA FARMACIA. «Cade acqua nel deposito e sul quadro elettrico – spiega Centioni – ci sono delle infiltrazioni presumibilmente dovute all’acqua piovana, considerando che i piani superiori sono disabitati. E’ una situazione di pericolo e di danno visto che paghiamo oltre 30mila euro di affitto l’anno. La scorsa estate invece avevamo un problema con l’aria condizionata, l’impianto si trova sottoterra e si creava un fenomeno di condensa sul pavimento. Visto che con il caldo molti medicamenti sono a rischio deperimento abbiamo cambiato a nostre spese l’impianto e stiamo ancora aspettando i rimborsi». Oggi la situazione con il maltempo non era migliore con l’acqua arrivata ad allagare il pavimento nella zona dei contatori. Le infiltrazioni scendevano anche lungo il muro.

Il muro bagnato della casa studenti nella palazzina dove si trova anche la farmacia comunale

Il muro bagnato della casa studenti nella palazzina dove si trova anche la farmacia comunale

IL COMUNE. L’assessore Marco Poeta spiega come i problemi di molti edifici siano strutturali e l’attuale amministrazione sta cercando di provvedere a sistemare un’eredità lasciata dagli anni precedenti: «Gli edifici sono stati costruiti male, molti sono un disastro – continua l’assessore – Uno dei problemi più diffusi ad esempio è quello dei tetti pianeggianti che naturalmente si allagano e poi l’acqua filtra. Questo bel regalo ci è stato lasciato dalle amministrazioni precedenti che lavoravano solo con l’idea di fare investimenti, senza pensare assolutamente a quali sarebbero stati i costi di manutenzione. Ora ci troviamo a dover intervenire in molti edifici pubblici con dei costi molto elevati. Questo è accettabile in palazzi che hanno molti anni ma non in edifici costruiti recentemente». La palazzina mista, dove si trova la farmacia comunale numero 3, il cui progetto è partito con l’amministrazione Mobili, rappresenta un investimento di circa 7 milioni di euro. Ogni anno genera un costo fisso di circa 250mila euro per il Comune, prezzo che doveva essere coperto con le entrate degli affitti che però attualmente non esistono, anche a causa di questi difetti strutturali. Praticamente, è il caso di dirlo, un buco nell’acqua. «L’edificio di via Mandela non è l’unico ad evidenziare questi problemi – continua Poeta – c’è anche la scuola in via Lotto, la palestra Pirandello di Civitanova Alta, il Tirassegno, la scuola Annibal Caro e potrei continuare. Siamo costretti a fare una manutenzione continua spendendo cifre non irrisorie, se invece volessimo fare un piano per risolvere definitivamente le singole questioni non so neanche di quanti fondi avremmo bisogno».

CASERMA. A volte però l’allarmismo non è la prima soluzione come nel caso della nuova caserma dei vigili: «Non capisco però perché questi problemi non ci vengono segnalati per tempo – conclude l’assessore – non sempre si tratta di investimenti proibitivi, a volte basta una semplice manutenzione per evitare l’aggravarsi delle singole situazioni. Riguardo alla farmacia comunale Centioni poteva avvisarci prima. Invece per la caserma dei vigili urbani è bastato l’intervento di un idraulico. Lo scarico era semplicemente intasato da carta non biodegradabile. Bisogna anche avere l’accortezza di capire cosa si può buttare nelle tubature e cosa va gettato nel cestino, in 10 anni non ci sono mai stati problemi agli scarichi».



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