Si sente male mentre sta con gli amici,
muore animatore di 25 anni

SAN GINESIO - Alcuni ragazzi si trovavano nel vigneto dell'abitazione di uno di loro quando alle 9,20, Fausto Pierangeli, di Sant'Angelo in Pontano, ha avuto un malore e si è accasciato. Dai primi accertamenti la morte potrebbe essere legata a un infarto. Il padre di uno dei giovani: "Sono stati momenti scioccanti"

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Fausto Pierangeli

Fausto Pierangeli

 

di Gianluca Ginella e Marco Cencioni

Stava passeggiando insieme a tre amici nel vigneto di uno di loro quando all’improvviso Fausto Pierangeli, 25 anni, animatore turistico di Sant’Angelo in Pontano, si è sentito male: ha perso conoscenza e non si è più ripreso. E’ morto così questa mattina intorno alle 9, a stroncarlo sarebbe stato un infarto.

Avevano approfittato di una soleggiata mattina di sole per andare a fare due passi nel vigneto di un loro amico, Guido Lucarelli, per andare a salutarlo prima della sua partenza per Londra. I quattro ragazzi questa mattina si trovavano in contrada San Costanzo, a San Ginesio. Intorno alle 9 erano nel vigneto quando Pierangeli si è accasciato a terra. Da quel momento sono stati minuti drammatici. Il giovane, 25 anni, non si riprendeva. I suoi amici hanno chiamato il 118, «mio figlio è venuto a chiamarmi, ero in casa. E’ stata una cosa scioccante – racconta Valerio Lucarelli –, vedere quel ragazzo alto, robusto, disteso per terra. Per un’ora hanno cercato di rianimarlo, ma non si è ripreso». Alla fine agli operatori del 118 non è rimasto altro che dichiarare la morte del giovane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di San Ginesio e Urbisaglia che si sono occupati di ricostruire quanto accaduto. In base agli accertamenti il giovane sarebbe stato stroncato da un infarto. Pierangeli lavorava come animatore per la Eden viaggi. Era stato un periodo in Egitto e aveva poi trascorso tutta l’estate a Cuba. Era rientrato in Italia da due o tre settimane e aveva riabbracciato la sua famiglia: il papà Fabio (ex assessore del comune di Sant’Angelo in Pontano, che fa il camionista), la mamma Tania Falcedo, il fratello e la sorella. Ieri sera il giovane aveva trascorso la serata in un pub di Passo San Ginesio, il Mirage. Intorno all’una era andato via insieme ad una sua amica ed era rincasato. Questa mattina si era alzato presto per andare a trovare l’amico che domani parte per andare a lavorare a Londra. «La notizia ha sconvolto la nostra comunità, è stato un fulmine a ciel sereno – dice il sindaco di Sant’Angelo in Pontano, Agostino Cavasassi –. Abito vicino a casa sua, tutti lo conoscevano in città era un ragazzo brillante e socievole». «Era un mio grande amico, un ragazzo spavaldo» lo ricorda Diego Costantini che proprio ieri sera l’aveva visto. «Sono sconvolto, tutti lo conoscevamo – dice Eraldo Mosconi, consigliere comunale ed ex sindaco di Sant’Angelo in Pontano –, era un compagnone, sempre pronto a partecipare nell’organizzazione di eventi: faceva il dj. La sua simpatia era contagiosa, lascia un vuoto incolmabile».

 



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